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14 agosto 2023 1 14 /08 /agosto /2023 07:01
Tenebroso atoscatto (foto di Maurizio Crispi)u

Sono qua
prossimo a mezzo agosto

Non so
Non so

Non so cosa scrivere, 
non vedo i miei pensieri,
che si presentano solo come schermo opaco,
eppure sento la necessità di un conforto

 

Cosa c’è oltre il cielo stellato?
cosa c'è oltre il tempo,
cosa oltre lo spazio?

 

Notte senza sogni
oppure con molti sogni
che non ricordo

 

Ecco però che viene fuori
un dettaglio
fulgido come un astro nascente

 

Sono in una landa desolata
dove non cresce nulla
nemmeno un filo d’erba
Ho con me una sacca
piena di sementì
e una bottiglia piena d’acqua
Porto trepidante il mio tesoro
in attesa di arrivare 
nel posto giusto 
dove poter iniziare
a mettere a dimora i piccoli semi
che un giorno si trasformeranno in albero,
in tanti alberi,
ma anche se ne germogliasse solo uno,
sarebbe una festa
(L’altro giorno è stata grande
l’emozione,
quando nascosto - e protetto -
dai tralci della bordura di asparagus 
abbiamo scoperto una piantina di cipresso
giovanissima, alta meno di dieci centimetri
Era là, un piccolo miracolo alla vita, 
ancora così fragile e debole)
Mentre cammino nel deserto
sperando di portare a compimento
la mia impresa
mi risuonano in testa le parole di un amico di mio padre
Il quale sosteneva con grande vigore (predicava)
che nella vita un essere umano
(Lui diceva: un Uomo)
ha tre cose fondamentali da fare
che nell’ordine erano, 
nella sua concezione,
Generare un figlio
Piantare un albero
Scrivere un libro
La mia fantasia di bambino
fu molto colpita da queste parole
che a lungo continuarono 
ad echeggiare dentro di me
E così, nel sogno, cammino e cammino
alla ricerca del luogo propizio 
per la semina,
anche se - nella realtà -
tutte le condizioni 
sono state soddisfatte
Malgrado ciò 
sono sempre alla ricerca inesausta
di qualcosa
Vorrei essere
come l’uomo che piantava gli alberi
o come John Appleseed, forse,
spinto dal desiderio insopprimibile
di lasciare una traccia duratura
del mio passaggio,
prima che la festa sia finita
prima dell’ultimo rintocco di campana

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13 agosto 2023 7 13 /08 /agosto /2023 07:12
Doppio riflesso di un incontro ravvicinato del terzo tipo (foto di Maurizio Crispi)

Peripatetici folli
Porte che si aprono 
e si chiudono
in un infinito, interminabile, gioco del cucú
Scale retrattili
Scale enormi alla Escher
che non conducono da nessuna parte
Architetture alla Piranesi
(le Prigioni)
Interazioni che si ripetono
sempre eguali 
o con minime variazioni
Uno dice che non sopporta
il benché minimo cambiamento
Un altro è intollerante alla parola
Uno ti guarda come se non capisse,
appuntando su di te
uno sguardo vacuo
E c’è uno che va alla ricerca di cibo
e, per soddisfare la sua bramosia,
va nell’orto e si mangia gli ortaggi crudi
Altri si alzano all’improvviso
e come buffe marionette
incedono fuori dalla stanza
per poi rientrare subito dopo
Non c’è requie alla reiterazione
senza pensiero
in questo assurdo universo
che sovente appare nei miei sogni

 

Dove sono?
Chi sono io?
Dove sono loro?
Dove vanno?
Chi sono?
Ancora non lo so
Ma confido di scoprirlo presto,
prima o poi

 

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12 agosto 2023 6 12 /08 /agosto /2023 06:21
Villa Sperlinga verso sera /foto di Maurizio Crispi)

Verso il tramonto
di un giorno di mezzo agosto
cammino solitario
in una città semi-deserta e silente

 

Sono andati tutti via
(in vacanza, 
i vacanzieri folli del Ferragosto)

 

Ed io?
Io cammino solitario
(in verità non da solo,
perché mi accompagnano la mia ombra
e il mio cane nero 
che è come un’ombra)

 

Non c’è nessuno
Poi, alle mie spalle,
sorge all’improvviso 
uno scalpiccio di passi affrettati,
un ticchettio leggero di sandali
e il suono più profondo e felpato
di calzature gommate

 

Due - una coppia -
mi raggiungono 
mi superano
si dileguano 
nell’oscurità incipiente 
E rimango di nuovo da solo
con le mie ombre

 

E poi c’è una che vaga 
come un fantasma
È straniera
Ha perso l’orientamento e la strada 
Non sa più trovare casa 
Ha dimenticato il cellulare 
da qualche parte
Chiede informazioni e aiuto
Pare un’anima in pena,
vagante in un limbo
Mi chiede qualcosa
e poi se ne va

 

E di nuovo rimango da solo 
con le mie due ombre
nel buio 
che si fa sempre più fitto
e senza suono

 

La vertigine del buio e del silenzio

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11 agosto 2023 5 11 /08 /agosto /2023 06:36
Ho perso un'ala (foto di Maurizio Crispi)

Ho sognato che partecipavo
ai lavori preliminari  per un convegno del PCI
vecchia maniera
(mai fatto nella realtà, invero)
Mentre tutti lavoravano
s’impegnavano alacre-mente
discutevano seriosa-mente
io facevo cose funambolesche
arrampicando e scendendo
su per certe impalcature
li disposte 
e che avrebbero dovuto sostenere
nel grande giorno del congresso
delle quinte scenografiche
(anche queste vecchia maniera)

 

Rischiavo molto
Salivo e scendevo, ardita-mente
senza essere assicurato,
senza rete di sicurezza

 

Volevo essere guardato,
ammirato, 
contemplato
Gridavo ed esigevo attenzione
senza sosta
Avevo bisogno di un pubblico
per le mie funamboliche scorribande,
di qualcuno che facesse 
a bocca aperta
Oooooohhh!
e Aaaaaahh!
a bocca aperta

 

Il popolo eletto dei congressisti
era irritato dalla mia insolenza
e dalla mia continua richiesta di attenzione 
Qualcuno mi gridava:
Devi fare da solo! 
Senza che qualcuno ti guardi!
Ma così non era più interessante,
né divertente
Senza il pubblico a guardarmi
le mie abilità 
le mie attitudini
il mio coraggio
si dissolvano in una bolla di niente

 

Ed era così che, persa ogni fiducia in me stesso,
rimanevo appeso
al punto più alto 
dell’impalcatura
senza più potermi muovere
Guardavo il vuoto sotto di me
e tremando pensavo
“Non riuscirò più a scendere di qui”
In questo periglioso frangente
con l’abisso che si apriva sotto di me
e le viscere in subbuglio,
qualcuno dal basso
mi chiamava 
e mi incitava alla discesa
con voce calorosa e suadente
Ed io seguii l’incitamento
fiducioso
In quattro e quattr’otto
ero giù 

 

Ho sudato come un riccio di Schopenhauer 
che cerca la giusta distanza 
per poter star bene
accanto ai suoi simili
E sono esausto,
eppur soddisfatto
Dopo essere tornato a terra 
non posso più replicare le acrobazie funambolesche 
poiché mi mancano le forze
per lanciarmi in un nuovo slancio vitale
Non vedo l’ora di tornarmene a riposare
Mi si chiudono gli occhi
cala la palpebra

 

Il sonno infuria
- e così pure il morbo
Il pan mi manca
Sul ponte sventola bandiera bianca

 

Vengo sino ad una sublime
piccola morte
per poi restare acquattato nel buio, 
con il mio nuovo assetto
e non ho più paura

 

Non temerò alcun male

 

Aiuto, mamma! 
Mi sono perso un’ala!
Pur con una sola ala rimasta
ce la potrò fare
Lo sento

 

Gagliarda-mente
Valida-mente
Eroica-mente
Intraprendente-mente
Tonica-mente

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1 agosto 2023 2 01 /08 /agosto /2023 08:42
Passaggio a livello a Terrasini (foto di Maurizio Crispi)

Ogni giorno vedo gli alberi
arsi dal fuoco
venirmi incontro
e poi fuggire via
come scheletrite sentinelle nerovestite

 

Ogni giorno vedo edifici e case
che sono stati assediati dalle fiamme

 

Ogni giorno vedo i fianchi brulli
di monti riarsi

 

Gli uccelli sono fuggiti via,
o sono morti,
e si vedono in giro solo cani emaciati
che rovistano tra i rifiuti
alla ricerca di un magro pasto,
i cani del nulla


Ogni giorno vedo ergersi
davanti a me
Montagna Longa
dove si schiantò un tempo
un aereo di linea

 

Lì non è arrivata
per un miracolo, forse,
la devastazione degli incendi

 

Da lì, mio padre
con il suo volto 
d’un cinquantenne
nel pieno vigore delle sue forze
ogni giorno mi saluta,
ricordandomi 
che un giorno, forse,
potremo di nuovo incontrarci

 

Lui rimasto giovane,
io adesso di quasi vent'anni
più vecchio di lui

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31 luglio 2023 1 31 /07 /luglio /2023 08:19
Selfie ad Altavilla, 2012 (foto Maurizio Crispi)

Ho sognato che inforcavo una moto,
di grossa cilindrata, 
enorme e ingombrante

 

Dovevo guidare su per una strada di montagna
piena di tornanti

 

Non mi sentivo a mio agio,
da tanto tempo non avevo più guidato una moto

 

Non riuscivo a tenere bene la traiettoria
nelle curve
Sbandavo
Andavo un po’ a singhiozzo

 

C’erano molte difficoltà da superare
Il viaggio non finiva più.
interminabile
Forse c’era un passeggero seduto
dietro di me

 

Ma non ricordo bene

L'andare in moto è una delle cose che ho perso nel corso dell'ultimo decennio. E sì che ho ben due moto in garage inutilizzate, lo storico V7 della Guzzi e un Honda 500 CB che acquistai in tempi più recente. Poi da un momento all'altro la Honda smisi di usarla. Se ne sta in garage a prendere polvere. Si va avanti e si perdono pezzi. Un pezzo dopo l'altro, fino a che non rimane più nulla. E' questa la triste constatazione. Eppure il sogno può anche significare che, in modo sia pure esitante, riprendo a fare qualcuna delle cose che ho abbandonato. Chi sa!
L'andare in moto è una delle cose che ho perso nel corso dell'ultimo decennio. E sì che ho ben due moto in garage inutilizzate, lo storico V7 della Guzzi e un Honda 500 CB che acquistai in tempi più recente. Poi da un momento all'altro la Honda smisi di usarla. Se ne sta in garage a prendere polvere. Si va avanti e si perdono pezzi. Un pezzo dopo l'altro, fino a che non rimane più nulla. E' questa la triste constatazione. Eppure il sogno può anche significare che, in modo sia pure esitante, riprendo a fare qualcuna delle cose che ho abbandonato. Chi sa!
L'andare in moto è una delle cose che ho perso nel corso dell'ultimo decennio. E sì che ho ben due moto in garage inutilizzate, lo storico V7 della Guzzi e un Honda 500 CB che acquistai in tempi più recente. Poi da un momento all'altro la Honda smisi di usarla. Se ne sta in garage a prendere polvere. Si va avanti e si perdono pezzi. Un pezzo dopo l'altro, fino a che non rimane più nulla. E' questa la triste constatazione. Eppure il sogno può anche significare che, in modo sia pure esitante, riprendo a fare qualcuna delle cose che ho abbandonato. Chi sa!
L'andare in moto è una delle cose che ho perso nel corso dell'ultimo decennio. E sì che ho ben due moto in garage inutilizzate, lo storico V7 della Guzzi e un Honda 500 CB che acquistai in tempi più recente. Poi da un momento all'altro la Honda smisi di usarla. Se ne sta in garage a prendere polvere. Si va avanti e si perdono pezzi. Un pezzo dopo l'altro, fino a che non rimane più nulla. E' questa la triste constatazione. Eppure il sogno può anche significare che, in modo sia pure esitante, riprendo a fare qualcuna delle cose che ho abbandonato. Chi sa!

L'andare in moto è una delle cose che ho perso nel corso dell'ultimo decennio. E sì che ho ben due moto in garage inutilizzate, lo storico V7 della Guzzi e un Honda 500 CB che acquistai in tempi più recente. Poi da un momento all'altro la Honda smisi di usarla. Se ne sta in garage a prendere polvere. Si va avanti e si perdono pezzi. Un pezzo dopo l'altro, fino a che non rimane più nulla. E' questa la triste constatazione. Eppure il sogno può anche significare che, in modo sia pure esitante, riprendo a fare qualcuna delle cose che ho abbandonato. Chi sa!

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29 luglio 2023 6 29 /07 /luglio /2023 08:34
Selfie pensoso ad Altavilla, 2012 (foto Maurizio Crispi)

Una stanza piena di gente tutta per me

 

Si affollano dietro una porta

 

Entrano
Domandano
Escono
Ritornano
Sindrome della porta girevole
Jack-in- the-box
Burattini-Paperini
Tragici commediatori 
anaclitici 
ma anche un po’ anacleti 
Macerie e rovine 
di esistenze imperfette

 

Non c’è tregua
Non c’è requie

 

La mia testa è questa stanza piena di gente,
piena di ronzii e di voci sussurrate

 

E i mille personaggi
rimangono a lungo con me
a dialogare
a chiedere
a domandare
a questuare,
sempre bisognosi di qualcosa,
ed esprimenti in ciò 
un bisogno inestinguibile

 

Ecco è questa
la mia stanza piena di persone

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28 luglio 2023 5 28 /07 /luglio /2023 08:25
Addaura_via Pitea da Marsiglia (foto di Maurizio Crispi)

Notti opache,
senza sogni

 

Dopo il fuoco
persiste il lezzo forte
di bruciato

 

Il sole sorge ancora
su distese boschive
ridotte ad un folla assiepata
di scheletri carbonizzati

 

Qua e lá,
ai margini della strada,
vedo case strinate dalle fiamme

 

Animali privati dei loro rifugi sicuri
vagano inquieti
Anche molte creature dell’aria
hanno perso i loro ripari
e non hanno più dove andare

 

Dovunque,
il mio sguardo si posa
sui fianchi brulli dei monti,
riarsi, senza più tracce di verde,
trasformati in un deserto di desolazione

 

E il mio cuore
si fa pesante
per il dolore

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2 luglio 2023 7 02 /07 /luglio /2023 09:18
Isola felice (foto di Maurizio Crispi)

Già le cicale hanno preso a frinire
con quel ritmo
ipnotico e altalenante
che va e viene a ondate 
con repentine pause di un silenzio
profondo, abissale
Oppure il loro suono
si rincorre
un focolaio si spegne 
e un altro s'accende
a poca distanza
quasi a fare eco
a quello che è entrato in pausa
all’improvviso
senza una ragione apparente

 

Ramazzo via le foglie del carrubo
che crocchiano callose sotto i piedi

 

E poi mi riposo nell’ombra densa
cullato dalla musica 
del canto delle cicale

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1 luglio 2023 6 01 /07 /luglio /2023 09:09
Attesa (foto di Maurizio Crispi)

All’improvviso
il cielo s’è rabbuiato
Refoli di vento
hanno fatto levare le foglie morte
in mulinelli

L’aria s’è rinfrescata
Pareva dovesse piovere
Ma poi no!
Anche se il sole ha continuato 
a giocare a nascondino 
con le nuvole
e il vento a soffiare

C’è nell’aria
una sensazione di attesa inquieta
come quel momento di sospensione
in cui di tutto potrebbe accadere
ma poi nulla accade veramente

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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