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20 gennaio 2025 1 20 /01 /gennaio /2025 11:27

A volte Facebook e i social sono un autentico scrigno di tesori, dove si trovano proprie cose scritte estemporaneamente e poi lì abbandonate e dimenticate. Come è il caso di questa piccola storia che riguarda il ritrovamento di un elefantino abbandonato e alcune nefaste conseguenze che, a torto o a ragione ad esso attribuii. Da questo piccolo racconto si vede bene che il pensiero magico è sempre presente in noi ed è ben difficile che la razionalità possa estirparlo del tutto!

Maurizio Crispi (20 gennaio 2010)

Guanto di latex e foglie secche (foto di Maurizio Crispi)

Una volta ho raccolto da terra un elefantino di peluche
Era piccolo piccolo: stava confortevolmente nel palmo della mia mano chiusa a pugno
L'ho portato a casa, l'ho lavato e strigliato ben bene e l'ho messo ad asciugare
Quindi l'ho mandato per posta ad una mia amica, accompagnandolo con una lettera che era, a tutti gli effetti, una richiesta di adozione da parte di un elefantino smarrito e trovatello
Il plico arrivò a destinazione, ma purtroppo aperto e depredato proprio del povero elefantino del quale da quel momento si sono perse le tracce
Chi sa adesso su quali sentieri del mondo starà girovagando, tutto solo e ramingo?
Questa storia per arrivare al punto cruciale: dopo averlo raccolto e maneggiato, tempo due giorni, fui invaso da un prurito irrefrenabile in ogni parte del corpo, ma quello più penoso era nel palmo delle mani e nella pianta dei piedi. Passavo ogni notte, per quasi quindici giorni, a grattarmi irrefrenabilmente, insonne. E più mi grattavo più il prurito arrivava a vertici di insostenibilità. Cominciai a fantasticare che quell'elefantino fosse stato abbandonato a bella posta da qualche scienziato folle, dopo averlo intriso di batteri e virus da testare come armi biologiche (avevo letto poco tempo prima un medical thriller proprio incentrato su questo argomento)
Con il mio collega medico giungemmo alla conclusione che, probabilmente, si era trattato di un'infezione virale di tipo neurale, in forma blanda, partendo dall'osservazione che non vi erano i segni tipici (a livello locale) delle manifestazioni di tipo allergico, insomma una neuropatia diffusa di tipo virale
Poi a poco a poco, la sintomatologia si ridusse fino a scomparire del tutto
Ora non vorrei sbagliarmi ma cominciai a prendere anche del cortisone, dopo aver tentato, ma invano di lenire i sintomi, con gli antistaminici…
Ma il ricordo di quei giorni terribilmente pruriginosi è per me rimasto indelebile
Siccome, però, il lupo perde il pelo ma non il vizio, io continuai a raccogliere tutte quelle cose abbandonate per strada (purchè fossero di decente aspetto) che attraessero la mia attenzione, avendo l'accortezza di maneggiarle - prima del rituale (ed obbligatorio) lavaggio - con una certa cautela
Ancora non mi è capitato di imbattermi in un abito di latex con borchie sadomaso, ma non dispero, sono certo che prima o poi anche questo incontro si avvererà…
Una pura curiosità: quel guanto di latex della foto, l'ho ritratto a nemmeno dieci metri di distanza dal punto in cui quasi tre anni fa avvenne il rinvenimento dell'elefantino di peluche
E aggiungerò che stavolta mi sono ben guardato dal  toccare il reperto e semplicemente sfiorarlo, per timore di una ulteriore e letale contaminazione

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16 gennaio 2025 4 16 /01 /gennaio /2025 06:27

Ecco che da mio figlio Gabriel
sono stato beccato in flagranza di sonno improvviso!

Maurizio Crispi

Beccato! (foto di Gabriel Crispi)

Colto dal sonno
mentre digitavo un whatsapp,
probabilmente
e rimasto bloccato in quella postura,
come fossi sveglio

Nella foto sono dormiente e con gli occhi chiusi,
eppure sembro ancora affaccendato 
in ciò che stavo facendo
Mio figlio ha faticato
a togliermi l’iPhone dalla mano
perché non cadesse, dopo

Mi ha detto che, benché dormiente,
io mi opponevo e facevo resistenza

Con un libro che leggo la sera,
di frequente mi capita la stessa cosa
Rimane bello diritto 
davanti ai miei occhi
E potrei continuare a dormire così per ore

E guai a togliermi il libro dalla mano!

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6 gennaio 2025 1 06 /01 /gennaio /2025 14:13
Foto Michelacci

L'arrivo a Faenza dopo aver percorso i 100 km che la separano da Firenze, attraversando l’Appennini, é stato sempre profondamente emozionante
Ogni volta ho avuto la consapevolezza di aver compiuto un'impresa importante
Sapevo anche che avrei voluto riprovarci, 
senza però sapere con certezza se ci sarei riuscito di nuovo alla prossima tornata
Ho partecipato da runner 15 volte alla Cento del Passatore e sono stato finisher al traguardo di Faenza 8 volte. 
Ho smesso di correre prima di arrivare per la nona e decima volta a Faenza e conquistare così l’ambito riconoscimento dei dieci arrivi a Faenza
Il mio compianto amico Enzo ci è riuscito, pur avendo iniziato dopo di me a percorrere queste strade

La foto si riferisce alla 100 km del Passatore - Firenze-Faenza svoltasi nel1995 tra il 27 e il 28 maggio. Questa partecipazione vide la mia seconda migliore prestazione cronometrica all time (alla mia terza partecipazione): feci un po' meglio l'anno successivo quando conclusi in 13h02'. 
Qui tagliai il traguardo a Piazza del Popolo di Faenza in 13h12'28.
Ma anche di questa Cento ho un bellissimo ricordo
Parti questa volta senza niente con me e senza depositare dei ricambi al 50° km. Solo una T-shirt ritagliata che entrava tutta ripiegata nel marsupio (unico mio bagaglio). 
Come sempre ero senza assistenza: ho sempre pensato che la 100 km la si debba correre da soli, nudi e crudi, senza aiuti esterni oltre a quelli che ti offre l'organizzazione.

Foto Francesco Michelacci

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27 dicembre 2024 5 27 /12 /dicembre /2024 13:32
Il venditore di ombrelli pigro e poco convincente (foto di Maurizio Crispi)

Mondello, 27 dicembre 2009 - Dopo due giorni di temperatura mite, si è scatenato il diluvio
E, come sempre accade, queste piogge "monsoniche" attirano immediatamente i venditori ambulanti di ombrelli (che praticano dunque una vendita specialistica "mono-articolo", al bisogno

Analogamente, se ci fosse un'epidemia di lombosciatalgie e tutti andassero in giro sciancati sarebbero subito pronti ad offrirti vasetti di balsamo di tigre ed altri unguenti)
In questo caso, il venditore ha utilizzato la panchina disponibile come banco da esposizione, ma - poiché pioveva a dirotto - si è rifugiato al caldo in macchina, rinunciando dunque a fare da testimonial dell'articolo da lui proposto
Un venditore assai poco convincente, perché non è disposto a mettersi in gioco in prima persona
Sono convinto che oggi gli affari, al venditor di ombrelli che non ha voluto dare testimonianza della bontà della sua merce, non siano poi andati così bene

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23 dicembre 2024 1 23 /12 /dicembre /2024 16:10
Foto non mia, “Alba a Gavirate”, 23 dicembre 2011

Foto non mia, “Alba a Gavirate”, 23 dicembre 2011

Il rosa delle nuvole
il blando arancione sulla linea dell'orizzonte
il buio della notte che va in dissolvenza
(ma ce ne sono ancora tracce, nel blu più scuro in alto)
una soglia tra la notte e il giorno,
tra l'oscurità fredda che accende paure ancestrali
e la vita che, ciclicamente, risorge
Ma c'è anche in questi tenui colori
l'annuncio della Primavera che verrà
dopo il Solstizio
e dopo l'immersione profonda
nelle brume dell'Inverno

Aftermath

Maurizio Crispi

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20 dicembre 2024 5 20 /12 /dicembre /2024 16:26
Incontro con la befana (foto di Maurizio Crispi)

Whoops!
La befana è arrivata in anticipo quest’anno!

Così ho pensato quando l’ho vista

Era lì che guardava il mondo con la sua scopa in mano dalla bocca di un cassonetto per la raccolta differenziata degli abiti dismessi
Forse Befana c’era entrata dentro per trovare qualche straccio colorato e rinnovare così il suo misero guardaroba 
Che ci fai tu là?, le ho chiesto
Eh eh eh!, ha ridacchiato la vecchina, mostrando una bocca sdentata sotto il naso adunco
Vado di fretta adesso, le ho detto, Sto andando a prendere mio figlio a scuola
Di ritorno, ti prendo e ti porto via con me
Eh eh eh!, ha di nuovo ridacchiato Befana, Fai come ti pare!
Ma non so se mi troverai ancora qui!
In effetti, al mio passaggio di ritorno, Befana non c’era più 
Sono certo che fosse volata via sulla sua scopa

L’incontro magico è avvenuto a Palermo, in via Papireto 

Un incontro anzitempo con la befana
Un incontro anzitempo con la befana
Un incontro anzitempo con la befana
Un incontro anzitempo con la befana
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2 dicembre 2024 1 02 /12 /dicembre /2024 04:59

Malinconia struggente, tristezza, solitudine Eppure, lontano, un angolo di cielo si sta rischiarando Bisogna attendere
Forse, ritornerà il sereno.
Me lo auguro!
Non mi piace star fermo con questo gelo che mi penetra nelle ossa e mi fa sentire fragile come un cristallo, pronto ad incrinarsi al minimo sussulto

Maurizio Crispi (2 dicembre 2009)

Una traccia pubblicata su Facebook il 2 dicembre 2009, saltata fuori come “ricordo” con l’algoritmo

Maurizio Crispi

Ricordo di Halloween (foto di Maurizio Crispi)

Sono un ricordo di Halloween 

Nessuno mi vuole piú

Mi hanno lasciato solo, al freddo, esposto alla pioggia 

Prima, la mia vita era stata una bella festa, vedevo tanti bimbi ciarlieri attorno a me

Non immaginavo che, senza alcun preavviso sarei stato considerato una vita di scarto e gettato via con tanta indifferenza
I miei occhi vuoti non vedono più niente nuovo
Ma ho scoperto il modo di trarre consolazione da questa nuova esistenza che mi rimane - anche se non so per quanto tempo ancora
Guardo il cielo, così alto ed immenso sopra sopra di me, e le nuvole che, a volte, viaggiano come fiocchi cotonosi simili a pecorelle e che, altre volte, si addensano minacciose, incutendomi timore
Guardo il sole nel suo ciclo giornaliero e qualche volta la sua radiosità mi fa male, perchè sono una creatura della penombra.
Guardo la luna benevola e le stelle di cui è tempestata la volta celeste, di notte
E tutto questo mi tiene compagnia
Ora sei arrivato con quella macchinetta fotografica e mi hai salvato: anche se il mio corpo di carta si dissolverà presto, la mia immagine sopravviverà per molto tempo ancora
Grazie, amico sconosciuto, per avermi preso con te!

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16 novembre 2024 6 16 /11 /novembre /2024 05:51
Merda di cane abbandonata (foto di Maurizio Crispi)

Merda di cane abbandonata (foto di Maurizio Crispi)

Questa è bella
Intervento geniale e creativo
in cui la parola si unisce al (mis)fatto

da parte di un Censore
che dà voce allo sdegno di una parte dei cittadini offesi e vilipesi

Immagino questo Censore ignoto che, fornito di cartoncini bianchi e di pennarello, gira per le vie della mia città 
con la mission di contrassegnare con il suo cartellino le deiezioni dei cani abbandonate da padroni incivili e irrispettosi.


Questo Censore è come l’arbitro di una partita di calcio che assegna ai giocatori che non rispettano le regole cartellini gialli e rossi.
La sua mission alla fine potrebbe sortire dei risultati positivi, sulla base del principio: “Colpirne uno per educarne cento!


Il problema è che i trasgressori della norma e delle regole di civile convivenza hanno stomaci foderati di cuoio e, il più delle volte, sono immuni dal senso della vergogna e, del pari, non si sentono in colpa (e nemmeno sono sfiorati dal sentimento di colpa)

É questa una foto che potrebbe diventare iconica del malcostume imperante

#fotodimauriziocrispi

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11 novembre 2024 1 11 /11 /novembre /2024 06:29

Questa piccola storia che prende spunto da una mia foto, risale all’11 novembre 2011.
Mai inclusa qui nel blog.
E dunque, anche se in ritardo, eccola!

In realtà, ad una più attenta verifica, mi sono accorto che la piccola storia era già presente, sin quasi dai primordi del blog

Maurizio Crispi (11 novembre 2011)

La rosellina di plastica e i fiori di Lantana (foto di Maurizio Crispi)

Sappiamo che il burattino di legno voleva essere un bambino di carne e ossa
La rosellina di plastica era triste perchè avrebbe voluto essere un fiore vero.
Io le ho detto: Non essere triste! Sei bella anche così e poi durerari molto più a lungo di qualsiasi fiore vero"
E la rosellina mi ha detto: "Non voglio vivere in eterno, voglio essere un fiore vero, anche se dovessi durare per un solo giorno. Voglio essere annusata e voglio che chi mi si avvicini possa cogliere la mia fragranza
Voglio sentire dentro di me la tensione della crescita del fiore ancora in boccio la cui linfa preme per trasformarsi in petali, stami e pistilli..."
E a questo punto la rosellina non disse altro
Si chiuse nel silenzio triste d'un impossibile sogno
E io non potei dire null'altro per placare la sua malinconia.
Forse per consolarla, la raccolsi dal pavimento di nudo cemento dove era stata gettata con sprezzo e la deposi su di una fioriera, accanto a dei fiorellini di lantana, dall'odore pungente ed aspro.
Mi commiatai da lei: "Buona vita a te, Rosellina: magari un giorno il tuo sogno di esser vera sarà esaudito..."

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22 ottobre 2024 2 22 /10 /ottobre /2024 07:08

Resti immondi,
un tempo amabili
Bambole
Pupazzi
Dismessi
Abbandonati
nella polvere,
nella morchia
ai piedi di un cassonetto
stracolmo di indifferenziata
Cose inutili adesso,
un tempo utili,
amate,
desiderate,
forse anche con un nome
ora caduto nell'oblio del disuso
Senso di desolazione
Tristezza

Maurizio Crispi (22.10.2024)

Resti non più amabili (foto di Maurizio Crispi)

Resti non più amabili (foto di Maurizio Crispi)

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DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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