Botti insulsi
Vetrine scintillanti
Luci colorate a festoni
Il vento soffia gelido
Fa freddo
Pochi passanti umani,
tristi, intristiti, grigi
a piedi, sulle loro gambe
Tutti gli altri viventi disumanizzati,
ficcati nelle loro scatole di metallo
procedono in lenta processione
consumando tempo prezioso
e tempo non ce n’é più molto
I negozi, pur scintillanti,
sono desolatamente vuoti
Il vento soffia e ulula,
smuove mucchi di foglie secche
con lievi scricchiolii,
squassa le chiome degli alberi
e questi, nel buio, paiono giganti
che si agitano scomposti
per liberarsi dalle catene
che li opprimono
Il fiume di auto scorre
implacabile
con il proprio carico
di prigionieri e coatti
Arriva un’ambulanza
con la sua sirena assillante,
il girofaro che lampeggia
ed è anche lei bloccata
Nessuno si premura di fare largo
Sono tutti coatti
accecati,
sordi,
insensibili
É questo il Natale?,
mi chiedo
e non so trovare risposta
Intanto, mi sento bloccato,
come un naufrago aggrappato
alle scogliere del Tempo
fermo ed immutabile
Una storia non storia
che si ripete ogni volta
e così sia
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