Una mia nota di diario del 18 dicembre 2011.
/image%2F1498857%2F20241218%2Fob_0adf6c_palermo-il-sottopasso-di-villa-trabia.jpg)
La città di notte
dopo il vorticare delle compere stolte e della folla
pazzamente riversata nelle strade
è deserta,
dimenticata,
morta,
Solo il vento spazza le strade,
facendo vibrare le saracinesche di lamiera
sbattendo qua e là
i contenitori di plastica della raccolta differenziata
mobili sulle loro ruote come fossero robot domestici,
indisciplinati
staccando le ultime foglie ingiallite dai platani
e facendone grandi cumuli sui marciapiedi
che poi si spostano obbedendo alla fisica delle dune
- o quasi-dune crepitanti e scricchiolanti sotto il passo del viandante,
unica presenza di vita ad un'ora tarda -
provocando l'oscillazione ritmica degli aloni gialli dei lampioni
Ogni tanto un oggetto in volo,
cessata la forza propulsiva della raffica,
crolla a terra
Un gatto miagola
mimetizzato nell'oscurità
E' un gatto nero di cui s'intravede
solo il baluginio degli occhi
e un ghigno, come fosse il gatto del Cheshire,
ma in gramaglie ninja
lì, acquattato, immobile
sentinella della notte
di guardia al suo terreno di caccia
Il vento che soffia a raffiche
parla di solitudine e luoghi lontani
S'avverte qualche passo sul cemento
un ticchettio di tacchi
un frammento di conversazioni sussurrate,
parole in libertà,
una porta sbattuta con forza,
un tintinnio di vetri infranti
ma sono rumori che vanno subito in dissolvenza
dando l'impressione che le vie siano percorse
da fantasmi più che da Uomini
Poi, con il sorgere del giorno
quei fantasmi si dileguano
e rimangono soltanto
i cumuli di foglie morte
e il vento che continua
a soffiare incessante
La temperatura s'è abbassata
Un giorno freddo si annuncia
ma è solo l'anticipo di giorni ancora più gelidi e desolati
Il vento s'è portato via tutto,
gli uomini, le donne, gli animali,
le parole,
i pensieri,
persino le speranze e i sogni,
lasciando soltanto un insopprimibile vuoto
e ben poche riserve e scorte,
nessuna attrezzatura per attraversare
indenni
il lungo inverno che ci attende
in attesa d'una primavera
che forse mai arriverà
scrivi un commento …