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16 novembre 2024 6 16 /11 /novembre /2024 11:22
Il Sè duplicato (dal dettaglio di una foto scattata da Gianfranco Maggì)

Cammino a piedi, percorrendo una lunga strada che porta ad una località di mare, caratterizzata da una vasta spiaggia, fiancheggiata da grandi alberi ombrosi
È uno di quei giorni in cui tutti vanno al mare, creando muri di folla spasmodica, urlante, sudata, accaldata, febbrile
Non è certo uno dei giorni migliori per andare al mare, perchè si deve faticare per trovare un posto dove fermarsi e, dopo che lo si è conquistato, bisogna starsene con il culo incollata alla tovaglia perché appena ti muovi invadono la tua postazione o calpestano, incuranti, i tuoi effetti personali
Mentre mi avvicino sempre di più al lungomare passo accanto ad un rudere molto grande e sbircio attraverso alcune brecce nei muri
È davvero affascinante!
Vorrei  penetrare al suo interno ed esplorarlo
Sento però delle voci provenire dall’interno e ciò mi trattiene dall’entrare a mia volta
Ho l'impressione che le voci provengano da una struttura a forma di sarcofago posta al centro di un grande ambiente fatiscente 
C’é qualcuno lì dentro”, penso
Contemporaneamente, mi si rafforza nella mente l’idea che tornerò in seguito ad esplorare quella struttura, possibilmente di notte o in una giornata meno frenetica, e che mi infilerò proprio dentro a quel sarcofago
Riprendo a camminare verso il mare ed incrocio un ragazzino che cammina in direzione opposta
Lo fermo e gli dico: “Hai notato quella struttura? È affascinante! E poi, all’interno c’è una specie di sarcofago. Da ragazzo, di sicuro, sarei penetrato al suo interno per starci dentro e vivere le avventure che leggevo nei romanzi. magari ci si potrebbe trovare anche un tesoro!”


Sono adesso al margine della spiaggia superaffollata 
Non sono da solo, ma la mia comitiva rimane indistinta
Mi sono sistemato su di una piccola piattaforma di cemento rialzata, con effetti personali e tovaglia, ma ho anche con me un piccolo marchingegno piazzato su di un carrello a ruote che serve per friggere
Indubbiamente qualcosa di insolito da portarsi al mare, ma questo dispositivo c’é (incongruamente: del resto i sogni sono spesso il reame di accadimenti incongrui e bizzarri)
Nel mentre arriva un friggitore vero con il suo baracchino 
Mi squadra e comincia a piazzare le sue cose, proprio a ridosso delle mie, bofonchiando qualcosa circa il fatto che quello sia da sempre il suo posto, la SUA postazione, nei secoli dei secoli ed amen. E insinuando, dunque, che io sia, di quel suo spazio, un illegittimo usurpatore.
Animato da un improvviso ed irrefrenabile impulso che non mi è usuale, io - con un calcio violento - rovescio a terra il baracchino del friggitore, con tutto il suo contenuto
L’olio fuoriesce e si spande sul terreno
Il friggitore mi rivolge allora uno sguardo assassino, preparandosi a consumare una vendetta per l’affronto subito
Io lo fisso impassibile, pronto a fronteggiare le conseguenze del mio gesto, quali che siano, e a rintuzzare l’attacco che verrà 
Sono sicuro che sarò in grado di difendere la postazione dal friggitore impazzito

Un brivido mi corre per la schiena
Sudore freddo scende per la mia fronte
Che non si tratti del friggitore seriale,
pericoloso serial killer 
(omologabile quanto a stravaganza
al famoso Illinois Enema Bandit)
di cui scrissi in una mia traccia
alcuni anni fa?

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16 novembre 2024 6 16 /11 /novembre /2024 05:51
Merda di cane abbandonata (foto di Maurizio Crispi)

Merda di cane abbandonata (foto di Maurizio Crispi)

Questa è bella
Intervento geniale e creativo
in cui la parola si unisce al (mis)fatto

da parte di un Censore

che dà voce allo sdegno di una parte dei cittadini offesi e vilipesi

 

Immagino questo Censore ignoto che, fornito di cartoncini bianchi e di pennarello, gira per le vie della mia città 
con la mission di contrassegnare con il suo cartellino le deiezioni dei cani abbandonate da padroni incivili e irrispettosi.

Questo Censore è come l’arbitro di una partita di calcio che assegna ai giocatori che non rispettano le regole cartellini gialli e rossi.
La sua mission alla fine potrebbe sortire dei risultati positivi, sulla base del principio: “Colpirne uno per educarne cento!

Il problema è che i trasgressori della norma e delle regole di civile convivenza hanno stomaci foderati di cuoio e, il più delle volte, sono immuni dal senso della vergogna e, del pari, non si sentono in colpa (e nemmeno sono sfiorati dal sentimento di colpa)

É questa una foto che potrebbe diventare iconica del malcostume imperante

#fotodimauriziocrispi

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16 novembre 2024 6 16 /11 /novembre /2024 05:51
Merda di cane abbandonata (foto di Maurizio Crispi)

Merda di cane abbandonata (foto di Maurizio Crispi)

Questa è bella
Intervento geniale e creativo
in cui la parola si unisce al (mis)fatto

da parte di un Censore

che dà voce allo sdegno di una parte dei cittadini offesi e vilipesi

 

Immagino questo Censore ignoto che, fornito di cartoncini bianchi e di pennarello, gira per le vie della mia città 
con la mission di contrassegnare con il suo cartellino le deiezioni dei cani abbandonate da padroni incivili e irrispettosi.

Questo Censore è come l’arbitro di una partita di calcio che assegna ai giocatori che non rispettano le regole cartellini gialli e rossi.
La sua mission alla fine potrebbe sortire dei risultati positivi, sulla base del principio: “Colpirne uno per educarne cento!

Il problema è che i trasgressori della norma e delle regole di civile convivenza hanno stomaci foderati di cuoio e, il più delle volte, sono immuni dal senso della vergogna e, del pari, non si sentono in colpa (e nemmeno sono sfiorati dal sentimento di colpa)

É questa una foto che potrebbe diventare iconica del malcostume imperante

#fotodimauriziocrispi

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Merda di cane abbandonata (foto di Maurizio Crispi)

Merda di cane abbandonata (foto di Maurizio Crispi)

Questa è bella
Intervento geniale e creativo
in cui la parola si unisce al (mis)fatto

da parte di un Censore

che dà voce allo sdegno di una parte dei cittadini offesi e vilipesi

 

Immagino questo Censore ignoto che, fornito di cartoncini bianchi e di pennarello, gira per le vie della mia città 
con la mission di contrassegnare con il suo cartellino le deiezioni dei cani abbandonate da padroni incivili e irrispettosi.

Questo Censore è come l’arbitro di una partita di calcio che assegna ai giocatori che non rispettano le regole cartellini gialli e rossi.
La sua mission alla fine potrebbe sortire dei risultati positivi, sulla base del principio: “Colpirne uno per educarne cento!

Il problema è che i trasgressori della norma e delle regole di civile convivenza hanno stomaci foderati di cuoio e, il più delle volte, sono immuni dal senso della vergogna e, del pari, non si sentono in colpa (e nemmeno sono sfiorati dal sentimento di colpa)

É questa una foto che potrebbe diventare iconica del malcostume imperante

#fotodimauriziocrispi

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Merda di cane abbandonata (foto di Maurizio Crispi)

Merda di cane abbandonata (foto di Maurizio Crispi)

Questa è bella
Intervento geniale e creativo
in cui la parola si unisce al (mis)fatto

da parte di un Censore

che dà voce allo sdegno di una parte dei cittadini offesi e vilipesi

 

Immagino questo Censore ignoto che, fornito di cartoncini bianchi e di pennarello, gira per le vie della mia città 
con la mission di contrassegnare con il suo cartellino le deiezioni dei cani abbandonate da padroni incivili e irrispettosi.

Questo Censore è come l’arbitro di una partita di calcio che assegna ai giocatori che non rispettano le regole cartellini gialli e rossi.
La sua mission alla fine potrebbe sortire dei risultati positivi, sulla base del principio: “Colpirne uno per educarne cento!

Il problema è che i trasgressori della norma e delle regole di civile convivenza hanno stomaci foderati di cuoio e, il più delle volte, sono immuni dal senso della vergogna e, del pari, non si sentono in colpa (e nemmeno sono sfiorati dal sentimento di colpa)

É questa una foto che potrebbe diventare iconica del malcostume imperante

#fotodimauriziocrispi

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Merda di cane abbandonata (foto di Maurizio Crispi)

Merda di cane abbandonata (foto di Maurizio Crispi)

Questa è bella
Intervento geniale e creativo
in cui la parola si unisce al (mis)fatto

da parte di un Censore

che dà voce allo sdegno di una parte dei cittadini offesi e vilipesi

 

Immagino questo Censore ignoto che, fornito di cartoncini bianchi e di pennarello, gira per le vie della mia città 
con la mission di contrassegnare con il suo cartellino le deiezioni dei cani abbandonate da padroni incivili e irrispettosi.

Questo Censore è come l’arbitro di una partita di calcio che assegna ai giocatori che non rispettano le regole cartellini gialli e rossi.
La sua mission alla fine potrebbe sortire dei risultati positivi, sulla base del principio: “Colpirne uno per educarne cento!

Il problema è che i trasgressori della norma e delle regole di civile convivenza hanno stomaci foderati di cuoio e, il più delle volte, sono immuni dal senso della vergogna e, del pari, non si sentono in colpa (e nemmeno sono sfiorati dal sentimento di colpa)

É questa una foto che potrebbe diventare iconica del malcostume imperante

#fotodimauriziocrispi

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Merda di cane abbandonata (foto di Maurizio Crispi)

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Questa è bella
Intervento geniale e creativo
in cui la parola si unisce al (mis)fatto

da parte di un Censore

che dà voce allo sdegno di una parte dei cittadini offesi e vilipesi

 

Immagino questo Censore ignoto che, fornito di cartoncini bianchi e di pennarello, gira per le vie della mia città 
con la mission di contrassegnare con il suo cartellino le deiezioni dei cani abbandonate da padroni incivili e irrispettosi.

Questo Censore è come l’arbitro di una partita di calcio che assegna ai giocatori che non rispettano le regole cartellini gialli e rossi.
La sua mission alla fine potrebbe sortire dei risultati positivi, sulla base del principio: “Colpirne uno per educarne cento!

Il problema è che i trasgressori della norma e delle regole di civile convivenza hanno stomaci foderati di cuoio e, il più delle volte, sono immuni dal senso della vergogna e, del pari, non si sentono in colpa (e nemmeno sono sfiorati dal sentimento di colpa)

É questa una foto che potrebbe diventare iconica del malcostume imperante

#fotodimauriziocrispi

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16 novembre 2024 6 16 /11 /novembre /2024 05:51
Merda di cane abbandonata (foto di Maurizio Crispi)

Merda di cane abbandonata (foto di Maurizio Crispi)

Questa è bella
Intervento geniale e creativo
in cui la parola si unisce al (mis)fatto

da parte di un Censore
che dà voce allo sdegno di una parte dei cittadini offesi e vilipesi

Immagino questo Censore ignoto che, fornito di cartoncini bianchi e di pennarello, gira per le vie della mia città 
con la mission di contrassegnare con il suo cartellino le deiezioni dei cani abbandonate da padroni incivili e irrispettosi.


Questo Censore è come l’arbitro di una partita di calcio che assegna ai giocatori che non rispettano le regole cartellini gialli e rossi.
La sua mission alla fine potrebbe sortire dei risultati positivi, sulla base del principio: “Colpirne uno per educarne cento!


Il problema è che i trasgressori della norma e delle regole di civile convivenza hanno stomaci foderati di cuoio e, il più delle volte, sono immuni dal senso della vergogna e, del pari, non si sentono in colpa (e nemmeno sono sfiorati dal sentimento di colpa)

É questa una foto che potrebbe diventare iconica del malcostume imperante

#fotodimauriziocrispi

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14 novembre 2024 4 14 /11 /novembre /2024 07:06

Ho visto una donna rovistare nei cassonetti
alla ricerca di oggetti utili e di valore
o anche inutili e di scarto,
ma di suo gusto
Ho visto uno chinarsi
per raccogliere gli escrementi
del proprio cane
Ne ho visto un altro
andar via senza pulire,
strafottente
Ho visto una gattara
curarsi amorevolmente
d’un gattino che ha trovato casa
nella Loggia dell’Incoronazione
e che è, dunque,
gatto incoronato e di nobile lignaggio
Ho camminato per vicoli bui e stretti percorsi da auto e moto
a velocità folle
con fasci di luce perentori
che violentano il buio
La città è bellissima,
ma anche indicibilmente sporca

Ondate di fetore
assalgono le mie narici
Decomposizione e terrore
e insieme l’estasi sublime
della bellezza di cose millenarie

Maurizio Crispi (14 novembre 2024)

La vetrina di una bottega del Mercato delle Pulci a Palermo (Foto di Maurizio Crispi)

La vetrina di una bottega del Mercato delle Pulci a Palermo (Foto di Maurizio Crispi)

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12 novembre 2024 2 12 /11 /novembre /2024 11:56
Mors (Graffito) maurizio Crispi

Ogni tanto,
(ma, con il passare degli anni,
ciò accade più di frequente)
la morte porta via qualcuno che conosciamo
e allora si fa la conta
cercando di rimemorare
con esattezza chi è rimasto
e chi se ne è andato
A volte si è sopraffatti
al pensiero che i nostri morti
si siamo fatti più numerosi 
di coloro che sono ancora vivi
Un nutrito drappello,
mentre i viventi sono sempre più rarefatti
Nelle stesse circostanze 
capita che si voglia fare una rassegna
dei propri acciacchi
e delle proprie debolezze,
gli uni e le altre drammaticamente
avanzanti con l’età
Magari si prende a ridere 
la voglia di far ciò
Si fa anche qualche battuta 
Dietro scherzi e scherno,
dietro lazzi e frizzi,
c’è tuttavia un pizzico di disagio,
nel contemplare il tempo che fu
e nel guardare il tempo che fugge
e si fa più stretto
I giovani sono pochi ed evanescenti
La conta dei morti cresce 
di anno in anno
di mese in mese
e ad onorarli
c’è il più delle volte
una folla di vecchi,
sempre più vecchi
Si va avanti a testa alta
uniti dalle circostanze luttuose
perché l’unione fa la forza
Ci si stringe gli uni agli altri

Ma la muta domanda che s’impone é:
Chi sarà il prossimo?
Per chi suonerà la campana?

 

#fotodimauriziocrispi
La foto: Graffito di piccole dimensioni sul muro perimetrale dell’Istituto Don Bosco, in via Saverio Scrofani (Palermo)

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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