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Ho sognato e ricordo poco
La location é un grande resort marittimo che incombe su di una grande baia a mezzaluna, con tutto ciò che ci può aspettare in un luogo del genere, per il divertimento, lo svago e il relax
C’è una grande folla che da un belvedere a più piani guarda verso il mare
Forse per osservare l’esibizione acrobatica di alcuni aquamen
Poi, all’improvviso comincia a diluviare e tutti si riparano sotto i porticati del belvedere multipiano
Attraverso ampie aperture quadrate e protette da griglie di tondini a maglie larghe vedi quelli al piano di sotto accalcati e stipati come sardine con la testa protesa vero l’alto come pulli in attesa di nutrimento (le loro bocche sono spalancate in segno di meraviglia, oppure sono veramente famelici)
Li fotografo ripetutamente attraverso la griglia e vengono fuori degli scatti interesssanti
Vicino alla griglia, ma al mio stesso piano, c’è una tizia seduta, sigaretta in mano, in conversazione con qualcun altro.
Mi pare di riconoscerla. É mia cugina Maria Patrizia che non vedo da tre anni circa, da quando è morta.
Sono esitante
Sarà lei?
Oppure mi sbaglio?
La chiamo per nome
Si gira verso di me
Non contento di ciò, le chiedo “Sei Maria Patrizia?”
E aggiungo: “Sono contento di vederti!”
Poi sono intento a fare una foto in campo lungo con uno scorcio di architetture e brulicante di gente, quando al momento dello scatto arriva davanti all’obiettivo una colomba con le ali spalancate in una postura plastica
E scatto proprio quando la colomba occupa tutto il campo di ripresa imprimendo alla mia immagine una forte plasticità e un intenso dinamismo
Sul momento sono irritato, ma poi mi rendo conto che ciò abbia determinato una nota di dinamismo e di vitalità all’interno di un’inquadratura che altrimenti sarebbe risultata poco interessante
Dissolvenza
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