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16 maggio 2017 2 16 /05 /maggio /2017 18:00
Dovere civico e feci da asporto: piglia, incarta e porta a casa

Uscire con il proprio cane a passeggio comporta il dovere civico di rimuovere le sue inevitabili deiezioni ( a meno che lui/lei non abbia già provveduto a liberarsi dentro casa, magari su di un tappeto pregiato).
A tal uopo, svolgono una funzione davvero encomiabile le numerose cartacce di "pubblicità condominiali" che arricchiscono (anzi stipano) gli appositi contenitori all'entrata delle nostre dimore.

Uscendo per la rituale passeggiata con il nostro amico a quattro zampe, conviene sempre arraffarne una, giusto per non essere sprovvisti in caso di bisogno (o, per dirla in altri termini, al manifestarsi di "quell'ineludibile bisogno") di un prezioso strumento di rimozione del malfatto.
Ma se si dimentica il foglio della pubblicità condominiale, poco male, la strada è provvista di simili fogli che svolazzano in giro e, in tempi di campagna elettorale, di stampati a singolo foglio oppure in format pieghevole, in cui gli eligendi con foto patinati, il più delle volte fallaci a causa del massiccio lavoro di photoshop altre volte assolutamente grottesche, promuovono se stessi.
E quindi, nel rimuovere la cacca dei nosti amici cani, rendiamo anche un servigioa lla cittadino rimuovendo la spazzatura svolazzante in giro per le strade.

L'altro giorno, ad esempio, ho avuto l'onore di mettere la faccia di uno dei candidati al ruolo di sindaco (e non dirò di chi si tratti), in lizza nelle prossime elezioni amministrative della nostra città nella civica bisogna di rimuovere la cacca del mio cane: e devo dire senza reticenze che l'ho fatto con un malizioso piacere.
Io espleto tale dovere con solenne consapevolezza e gonfio di orgoglio, mettendomi di molti gradini più in alto di coloro che - sprezzantemente - continuano a non farlo, e ai quali si devono ascrivere le numerose deiezioni canine che ancora punteggiano le nostre strade (ma se non ci fossero costoro, come potrebbe essere messo in atto il "Trattamento Ridarelli"?).
Poi, dopo aver effettuato la raccolta, continuo a camminare - senza ombra di imbarazzo - con l'involto di carta pubblicitaria o di propaganda elettorale ben cummighiatu, sino al prossimo cestino dei rifiuti.
A volte, incontro persone conosciute, mentre ho ancora quell'odoroso pacchetto tra le mani e mi fermo a salutare e a chiaccherare, badando di tenerlo a doverosa distanza dai miei interlocutori, ma vedo che essi se ne stanno sulle loro, alquanto sulle spine, quasi che temessero che io - in un improvviso accesso di follia e di malacreanza - potessi contaminarli con il contenuto del pregiato pacchetto (e, in ogni caso, osservando in essi espliciti segni di imbarazzo anzichè di compiacimento nell'aver incontrato un esemplare umano ligio al civico dovere di asportare le feci canine: reazione che  me pare quasi paradossale...).
Ma io li rassicuro, dicendo loro che essi sono perfettamente al sicuro e che non c'è pericolo alcuno: non dovranno rimuovere da sé macro- o microscopici frammenti fecali al loro ritorno a casa.
Oggi, procedendo alla consueta operazione, ho pensato che in fondo la migliore descrizione del civico gesto possa essere la sicula frase: "Pigghia, 'ntruscia e porta a casa"... E che dunque noi solerti cittadini ci ritroviamo ad essere latori di una specie concettuale prima impensabile che è quella delle "feci da asporto"...

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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