Piove
Piove
Senza sosta,
fitto e continuo
Le strade sono vuote e silenziose,
a parte il continuo picchiettio delle gocce
Ogni tanto lame di luce
fendono il buio,
abbacinanti
nei riflessi
che si accendono sull’asfalto bagnato
e nelle pozzanghere
vaste come piccoli laghi
Sono questi guidatori
in paziente attesa
Eppure si comprende bene
che sono inquieti e frettolosi
e che non si soffermano a cogitare,
e nemmeno a sentire
la pulsazione del mondo
sotto i propri piedi
Improvvise raffiche di vento,
come il forte respiro fremente
di un gigante adirato
Scruscio e porte che sbattono
Pioggia intensa
di grossi goccioloni
Forte transito
Vibrazioni nell’aria
Poi il gigante s’e placato
contento d’aver riscosso
il suo tributo
Ed è rimasto solo
un lento cader di gocce piovane,
tranquille e pacate
Con la pioggia son cadute le foglie,
quelle ormai mature, a fine vita
Uno sguardo notturno
fuori dalla finestra
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Le mie strade all’alba
tra ombre e oggetti reali
Talora l’ombra, tuttavia,
é indistinguibile dall’oggetto
che la genera
e finisce con l’assumere vita propria
Lame di luce
Lampioni che all’improvviso
si spengono (inquietante!)
per poi riaccendersi
a macchia di leopardo
(inquietante!)
Zone di buio profondo,
zone morte e fredde
Ciangottio di uccelletti
che, innanzi al primo barlume del giorno,
son già desti nei loro nidi
a cantare il giorno che verrà
Sì va avanti così
un giorno dopo l’altro,
dal buio alla luce,
dalla luce alle tenebre più profonde,
e poi di nuovo alla luce
Un passo dopo l’altro
Step by step
La ruota gira
Così sia
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