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28 ottobre 2025 2 28 /10 /ottobre /2025 09:57
Il porto al tramonto (foto di Maurizio Crispi)

Il sole al tramonto si accinge a scendere dietro la linea delle montagne e fra non molto scomparirà
Intanto, la sua luce intensa (abbacinante, se non fosse schermata dalla nuvolaglia) si riflette sulla superficie mossa dell’acqua 
Le nuvole sono tutte affastellate, ma ce ne sono alcune isolate come pecorelle riottose che, nei pascoli del cielo, cercano la loro solitudine
Il soffio mutevole della brezza, a tratti più forte a tratti più leggero, crea un effetto straniante di malinconia, assieme alle sensazioni generate dalle navi alla fonda e delle imbarcazioni da diporto ormeggiate lungo il molo, il cui movimento leggero provoca un debole sciacquio ma tutte quante - siano esse le grandi navi, siano esse le imbarcazioni più piccole - sono trattenute dalle gomene e non possono prendere il largo né essere trascinate via dal vento o dalla corrente
Tutto sembra sospeso sull’orlo di un movimento rattenuto che non può prendere corpo e nemmeno può avere sostanza: un movimento che rimane solo in potenza tra le braccia rassicuranti del porto, a vele ammainate e a motori spenti.
Anche quella foresta fitta di alberi senza foglie che si stagliano contro il cielo e le nubi che intanto trascolorano in tonalità di colore continuamente cangianti induce a pensieri di tristezza e malinconia.
I gatti sul molo tengono d’occhio la situazione e fanno la posta ad uno sparuto gruppetto di pescatori con la canna, pratica per cui ci vuole pazienza e capacità di indulgere alla filosofia dell’attesa, oziando intanto con i propri pensieri 
Poi, all’improvviso, le viscere di un grande naviglio cominciano ad eruttare nuvole di fumo bigio e quell’enorme corpaccione prende vita con eliche che sommuovono le acque torpide e lo spingono lontano dalla banchina verso l’imboccatura del porto; sembra che con la sua mole non ce la possa mai fare a sgusciare via tra i moli, eppure con lenti movimenti ce la fa ed è libero di raggiungere il vasto mare, liberandosi dall'abbraccio protettivo dei moli
Il sole con i suoi ultimi raggi, ritardatari, si nasconde sempre più dietro le nubi, imporporandone i margini frastagliati
La bitta rossa getta la sua ombra sempre più lunga sulle pietre squadrate che pavimentano il molo

E poi è subito sera

Verso il tramonto, immagini portuali
Verso il tramonto, immagini portuali
Verso il tramonto, immagini portuali
Verso il tramonto, immagini portuali
Verso il tramonto, immagini portuali
Verso il tramonto, immagini portuali
Verso il tramonto, immagini portuali

Palme,
nuvole,
barche e navi,
una grande nave che salpa
e sembra non farcela,
con quel suo corpaccione enorme,
a divincolarsi dai moli
che la stringono
e poi, alla fine, è libera,
prendendo il mare aperto
Sole che occhieggia,
approssimandosi al tramonto

Forti impressioni,
a tutto tondo,
indelebili

Maurizio Crispi (23 ottobre 2025)

Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi

Foto di Maurizio Crispi

Fortunale in arrivo
Nubi si addensano
Sopra Monte Pellegrino
un grande piovasco
che si avvicina a grandi passi
verso il Molo Sud
Sono state chiuse le coperture,
serrati gli ormeggi,
alcune imbarcazioni di piccolo cabotaggio
sono spostate verso approdi più sicuri
I pescatori usuali,
già radi rispetto al solito,
vanno via
Uno solo persiste
riparandosi con un ombrellino arancione
che forma nelle sfumature di grigio
una macchia cromatica abbagliante
E poi è arrivata la tempesta
Pioggia violenta,
ma senza vento
Al riparo!
Al riparo!
La grande nave
é uscita in mare aperto
subito avvolta nella bruma
E di lei è rimasto
solo il suono cupo della sirena,
echeggiante

Maurizio Crispi (31 ottobre 2025)

Sempre alla Cala e al Molo Sud
Sempre gli stessi luoghi
continuamente cangianti
come i colori,
le luci,
le atmosfere
Ma è anche lo sguardo
a modificarsi di continuo,
posandosi ora qua ora là,
come anche l’occhio che vede
e il cervello che percepisce
con l’attivazione di pattern neuronali
sempre diversi
Quindi, la stessa cosa
é molte cose diverse,
è poliedrica,
é multiforme,
é mutaforma
Basta accettare la mutevolezza,
la variabilità delle cose,
vedendone l’intrinseca instabilità,
osservando le anomalie
nella loro tessitura,
e non rimanere imprigionati
nel vedere un’unica forma,
immutabile
Ed è qui che nasce
il senso della meraviglia

Maurizi Crispi (4 novembre 2025)

Un altro giorno volge al termine
tra vento,
nuvole flottanti,
il barbaglio dell’ultimo sole
e la luna quasi al suo pieno fulgore
sorgente dal mare
Un pescatore a canna
si attarda ancora
sino al primo lucore della luna

Maurizio Crispi (5 ovembre 2025)

Sempre là siamo
tra il Foro Italico,
il Parco della Salute,
il Nautoscopio
e il Molo Sud
Forte transito di auto
ma anche aroma forte
di brat wurst grigliati
Il venditore, con il suo carro-ristoro
s’é infrattato (forse per scansar verbali),
ma l’odore lo tradisce
e fa da guida olfattiva
agli affamati
Navi titaniche,
palazzi naviganti
escono mollemente dal porto
e s’avventurano verso il mare aperto
Queste navi attivano
nell’astante
l’ansia di voler andare,
verso luoghi lontani
a volte anche esotici,
e poi si perdono tremule
oltre la linea d’ombra dell’orizzonte

Maurizio Crispi (7 novembre 2025)

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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