/image%2F1498857%2F20251028%2Fob_657ba0_hamba-kanye-tata.jpg)
L'altro giorno, mio figlio Gabriel, che ha già da alcuni mesi superato il giro di boa dei 12 anni, mi ha chiesto con fare meditabondo: Papà, ma quando muori chi si occuperà del terreno in campagna"?
Io gli ho risposto: "A farlo sarete tu e tuo fratello Francesco, se vorrete occuparvene".
Gabriel è stato un attimo a riflettere, ponderando la mia risposta; poi ha replicato in modo deciso: Allora sicuramente se ne dovrà occupare Francesco!"
"Perché mai?", ho chiesto io
"Ma semplice! - ha detto Gabriel - perché, quando morirai, io sarò ancora impegnato ad andare a scuola!"
Io allora - tra le tante possibili risposte, ho chiosato:: "Be', veramente, spero di vivere ancora molti anni" (a dio piacendo)
(...) "...quindi, possibilmente [e auspicabilmente], - ho aggiunto - quando tu finirai di andare a scuola io potrei essere ancora tra i viventi".
"Hamba kahle tata" è un'espressione in lingua isiZulu che significa "va' bene, papà" o "riposa in pace, papà". Si usa per esprimere un addio rispettoso a un uomo anziano o a una figura paterna, specialmente in contesti di lutto. Viene spesso utilizzata come commiato per personaggi importanti e amati, come nel caso di Nelson Mandela ("Tata Madiba"), come riportato dal African Oral History Archive e da msfsouthasia
scrivi un commento …


