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21 luglio 2013 7 21 /07 /luglio /2013 19:58

Fig_roll.jpg(Maurizio Crispi) Ho avuto il piacere inatteso di ritrovare in Inghilterra uno dei biscotti preferiti della mia infanzia.
Si tratta di biscotti rettangolari con un ripieno di conserva di fichi.
Da piccolo ne mangiavo in quantità industriali, soprattutto nelle mie merendine pomeridiane.
Ma ricordo anche che quando frequentavo la Scuola media (era l'Alberigo Gentili di Palermo, dove insegnava mia madre) i bidelli - per arrontodare il loro stipendio - facevano dei piccoli commerci sottobanco che includevano la vendita di giochi vari, ma sempre di piccole dimensioni (tra cui  le "catenelle di plastica" - non so se qualcuno ne serba memoria  - che rano indubbiamente il genere più popolare, e soldatini sempre di plastica, o i quadrati numerici, antesignani semplici e - bidimensionali - del Cubo di Rubik), ma soprattutto caramelle ed altri dolciumi da poco prezzo: tra questi, si annoveravano anche i biscottini con la marmellata di fichi in monoconfezione di plastica.
Benchè avessi sempre con me la merenda preparata a casa, con i pochi spiccioli in mio possesso, di quando in quando, ne compravo uno: ma ricordo che questi venduti alla spicciola non avevano un buon sapore come quelli di casa.
L'altro giorno in un supermercato londinese, molto fornito, mentre cercavo i "Garibaldi" (altra mia passione giovanile), mi sono imbattuto nei fig roll e non mi sembrava vero.
Li ho comprati subito e vi assicuro che sono andati a ruba.
I più gustosi sono stati quelli che ho mangiato nottetempo durante i miei risvegli notturni, masticandoli lentamente e assaporandoli ad occhi chiusi... Un'autentica goduria!
In Italia è da tempo che li ho persi di vista: almeno, nei supermercati che frequento non li ho più visti e questo mi dispiace.
Evidentemente, dalle nostre parti, i fig roll non sono più remunerativi nelle grandi catene di produzione e/o di distribuzione.

Con questo ritrovamento mi è sembrato di fare un tuffo inebriante in uno dei sapori perduti della mia infanzia.

 

 

(Da Wikipedia) The fig roll is an Egyptian pastry that dates back to ancient Egypt, filled with fig paste. The fig roll is still eaten in Egypt today regularly.
The modern fig roll and its mass popularity can be traced to the development of industrial production by American Charles Roser in 1892, now marketed by Nabisco as the Fig Newton.
The mass production of the fig roll was created in 1891 by Philadelphia baker and fig lover Charles Roser, who, in 1892, was awarded a patent for a machine which inserted fig creme into a cake-like dough: classical fig rolls are encased in a more pastry-like covering, creating a chewy experience. Naming his product “Newtons” after the local town of Newton, Massachusetts, he approached the Cambridgeport, Massachusetts based Kennedy Biscuit Company, who agreed to take on production and sales.
Kennedy Biscuit Company had recently become associated with the New York Biscuit Company, and after merger to form Nabisco, trade marked the product as the Fig Newton.
Now a trademarked product of Nabisco, the unusual shape of Fig Newtons is a characteristic that has been adopted by many competitors, such as the generic fig bars sold by most supermarkets, and Newman's Own Fig Newmans (an organic variety).
The Britannia Industries in India produces Fig Rolls.
 

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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