(Maurizio Crispi) Linda Lovelace (nata Linda Susan Boreman) è stata l'attrice che ha interpretato il film porno "Gola Profonda" (Deep Throat), realizzato a suo tempo con un budget di appena $25.000 e divenuto rapidamente nei primi anni Settanta campione di incassi e presto trasformato in un sempreverde film cult dalle più giovani generazioni, assetate dopo gli anni della contestazione di liberazione sessuale.
Il film infatti si impose - quasi paradossalmente - come "verbo" della liberazione sessuale più sfrenata negli Stati Uniti, ancora afflitti da uno strisciante - e onnipresente - Puritanesimo.
Nello stesso tempo, rimane tuttora un caposaldo della cinematografia "porno" moderna e di larga diffusione, ormai considerata come "intrattenimento", poiché permise il transito della pornografia in cinema dalle modeste (e squallide) pellicole in otto millimetri (per lo più dei cortometraggi) al 36 mm, dando la stura ad una serie di film con un loro script, con ambientanzioni e con attori/perfomanti che, in qualche misura, recitavano un loro copione, sino alle pellicole sontuose degli anni Ottanta.
La "vera" Gola profonda(1) realizzato dal regista Gerard Damiano, nel profluvio di film porno di "qualità" che vennero sfornati nei decenni successivi, per raggiungere il loro culmine tra il 1980 e il 1990 che videro il massimo splendore del cosiddetto "porno chic"(2), molto prima dell'avvento del "gonzo-style", ha goduto di grande reputazione anche presso gli addetti alla critica cinematografica e, infatti, non sono mancati dei saggi qualificati dedicati ad un'analisi testuale del film e ai suoi stilemi espressivi.
Ricordo che in uno dei primi viaggi ad Amsterdam, andai a dormire in una struttura di accoglienza detta "Sleep In", una specie di enorme dormitorio con letti a castello a tre piani, in grandissime camerate, dotato di uno spazio comune con una piccola caffeteria e servizio di ristorazione a prezzi politici, possibilità di giochi ed intrattenimenti vari (compresa la vendita di derivati della cannabis) e per l'intrattenimento degli ospiti (si poteva stare all'interno della struttura soltanto dalle 17.00 in avanti per essere buttati tutti fuori alle 10.00 della mattina), quasi ogni sera veniva proiettato appunto Gola Profonda: considerato già allora - eravamo nell'estate del 1975 - appena tre anni dopo la sua uscita, film culto con al centro delle riprese Linda Lovelace, eroina e rappresentante - secondo la percezione dei più - di una sessualità liberata e senza pudori.
A distanza di anni, è stata una sorpresa scoprire che la verità dietro la storia di Linda Lovelace fu ben altra: una storia che la stessa Linda, nata Boreman e per un breve periodo sposata con Chuck Traynor che, di fatto, si autoelesse suo "manager", raccontò in anni successivi in un memoir, pubblicato in lingua originale con il titolo "Ordeal" - per i tipi di Citadel Press - e scritto assieme al giornalista Mike McGrady.
In questo memoir Linda racconta la sua triste storia: quella di una ragazza ingenua che venne circuita da un uomo che, dopo averla sedotta con le sue gentilezze, finì con il diventare il suo aguzzino, minacciandola costantemente di morte se lei avesse tentato di fuggire, spingendola sempre più profondamente in una via costellata di episodi di prostituzione e di perversità varie.
Chuck Traynor viene descritto da Linda Boreman come un uomo violento, animato da un odio sostanziale nei confronti delle donne che, nel rapporto con lei, si manifestava con le percosse regolari di fronte ai rifiuti opposti e ai tentativi di fuga, ma anche nel trovare sempre nuovi "divertimenti" di umiliazioni e di degradazione per Linda.
Linda Lovelace afferma con forza che, in nessuna delle sue scelte fu mai consenziente e che, piuttosto, venne usata ed abusata dal compagno (e successivamente marito) Chuck Traynor, con la minaccia costante di percosse e peggio.
Chuck Traynor viene rappresentato come un misogino pervertito e come un violento, che a tutti i costi vuole tenere in pugno la sua compagna (poi divenuta sua moglie) come un aguzzino, traendo piacere dall'umiliarla e dal sottoporla alle situazioni più penose e degradanti.
"When I was with Chuck, I was sure he had to be one of a kind.Thera could no be no else on earth like that. Now I know better. There are Chucks everywhere and there is some of Chuck in many people. I see it even in people who were once good friends of mine, people in their twenties and erly thirties. Suddenly they're swapping mates and having affairs with each other's wife and going to sex clubs." (ib., p. 250)
Chuck Traynor fu per Linda, inconfondibilmente, un abusatore, che si avvvaleva delle minacce (andava sempre in giro armato di pistola) e, a volte delle percosse, per ottenere da Linda ciò che voleva: "I was no longer experiencing things that made me feel good or bad. I felt as thoughmy selfhad been taken away from me.I was not a person anymore. I was a robot, a vegetable, a wind-up toy, a fucking-and-sucking doll. I had become someone else's thing. If I didn't do... whatever - I got beaten. So I simply did. Whatever." (ib., p. 91).
Insomma, accettare tutto divenne per Linda una questione di vita o di morte, l'unico modo per sopravvivere al "lupo cattivo".
Con Gola Profonda si verificò per alcuni versi l'apoteosi di questo percorso di "cosificazione", segnò anche il momento in cui assieme ai soldi veri, arrivò la celebrit, con le intervista, l'ingresso nella "famiglia" di Hugh Hefner, il creatore di Play Boy, la frequentazione con Sammy Davis junior e fu qui che il "potere assoluto" di Chuck Traynor, che oltre che manger si riteneva una sorta di padrone assoluto di Linda (stante anche lo status maritale), cominciò a vacillare, sino alla liberazione.
Perchè Linda non si liberò prima? Lo spiega nel racconto di questa parte della sua vita la stessa Linda, affermando che fu la gentilezza di Chuck ad imprigionarla ed anche il modo suadente e garbato che Chuck mostrava pubblicamente nei confronti degli altri le poche volte in cui cercò di fuggire, chiedendo aiuto a qualcuno che riteneva amico: un'affabilità di modi che portava ad un capovolgimento radicale della percezione dei fatti, a volte, con Linda che veniva vista come la moglie "cattiva", mentre invece Chuck invece, era il partner/marito premuroso e gentile.
E, quindi, succedeva che quelli a cui si era rivolta per ottenere protezione, aprivano la porta al suo persecutore/aguzzino che se la riprendeva, affermando che si era trattato solamente di un'incomprensione tra coniugi, nulla che non si potesse risolvere in famiglia.
Sì, alla fine, Linda Boreman semplicemente fuggì e fece perdere le sue tracce al suo persecutore, all'uomo che in pratica l'aveva tenuta in ostaggio per oltre quattro anni, essendo aiutata in questo percorso di affrancamento - ma soltanto dopo aver fatto da sola i primi passi senza confidare nella protezione di chicchessia - da alcuni con i quali si era confidata e soprattutto da David Winters, che aveva conosciuto al tempo della sua partecipazione al film Linda Lovelace for President, di cui Winters fu coproduttore, e che per alcuni mesi fu suo partner.
Si liberò sì da Chuck Traynor, ma non dalla sua fama di prima regina del porno chic: le fu impossibile avviare - come avrebbe desiderato - una carriera come attrice o donna di spettacolo "straight", poiché - gira e rigira - tutti le richiedevano scene di nudo se non addirittura "fucking and sucking scenes".
Per alcuni anni - prima di pubblicare il memoir - Linda Boreman si schierò accanto alle femministe americane contro il porno, tra le quali Andrea Dworkin e fu la testimonial della crociata anti-porno, anche se - successivamente - Linda, pur senza rinnegare la verità che intanto aveva voluto raccontare nel suo libro, ebbe a dire che ciascuno - in materia di sessualità - deve fare ciò che più gli piace e che questo è il discrimine: la ricerca del piacere, ma unitamente alla consapevolezza di non sentirsi degradati come persone.
Anche la traduzione italiana del memoir di Linda Lovelace non la schioda dall'abbinamento - ormai pressocchè automatico - con il film cult: il volume, infatti, è stato varato con il titolo di Gola profonda una storia vera (Castelvecchi, 2012).(3)
Lovelace è un film-di recente uscito nelle sale cinematografiche italiane,ma completato nel 2013 - che si ispira appunto alle memorie di Linda Lovelace
Il film racconta appunto questa storia, dalla sottomissione più totale e devastante, alla liberazione.
Chi si accosta adesso pensando di vere una riedizione del film porno cult o di vedere sequenze spinte del backstage, rimarrà deluso. E' piuttosto una storia di ordinaria (e straordinaria) violenza perpetrata ai danni di una donna.
Linda Boreman morì tragicamente a seguito di un incidente d'auto (quasi una beffa, visto che l'incontro con il suo aguzzino era avvenuto proprio mentre era convalescente da un altro incidente d'auto). E del resto la sua vita - nel complesso tragica - fu punteggiata da altri incidenti e disavventure.
Cosa l'ha guidata nel dare alle stampe il suo memoir? Certamente, il desiderio di riabilitarsi agli occhi del secondo marito e del figlio, ma anche - e soprattutto - per trasmettere un messaggio ad altre donne che potrebbero trovarsi a subire analoghe situazioni di devastante sottomissione ed umiliazione ad un uomo.
"The story is not unique. There are plenty of Chuck Traynors out there. And an endless supply of girls who are young, trusting, gullible and sometimes a little stupid. And it is certain that these people will, form time to time, come together. By the time they are apart incredible damage can be done (p. 251) - così si conclude la sua storia.
Deep Throat (Gerd Damiano) was filmed in 6 days for 25 thousand dollars. The government didn't want you to see it. It was banned in 23 states. It has grossed over 600 million dollars. And it is the most profitable film in motion picture history.
Deep Throat - The Doctor Scene (Linda Lovelace e Harry Reems)
Lovelace è un film biografico del 2013 diretto da Robert Epstein e Jeffrey Friedman.
La pellicola tratta la storia vera di Linda Lovelace, pornodiva divenuta famosa dopo la sua partecipazione al film cult La vera gola profonda del 1972.
Il recente film racconta la vera storia di Linda Lovelace, dall'incontro col primo marito Chuck Traynor, allo schieramento contro l'industria del porno che la rese famosa.
In 1972 — before the internet, before the porn explosion — Deep Throat was a phenomenon: the first scripted pornographic theatrical feature film, featuring a story, some jokes, and an unknown and unlikely star, Linda Lovelace. For more movie trailers, celebrity interviews and box office news visit Hollywood.com!
Si tratta di uno dei primi film porno ad avere una trama vera e propria, personaggi abbastanza delineati e standard produttivi relativamente alti. Alla sua uscita nei cinema Gola Profonda diventò un successo clamoroso e ricevette attenzione anche da un pubblico mainstream che di solito non frequenteva le sale a luci rosse, uscendo dalla nicchia riservata al cinema hard per diventare un caso nazionale negli Stati Uniti che diede il via al cosiddetto "porno chic".
2) The Golden Age of Porn or porno chic refers to a period in heterosexual commercial American pornography that began in 1972. Following mentions by Johnny Carson on his popular TV show, Deep Throat, achieved major box office success despite being rudimentary by mainstream standards. In 1973 the far more accomplished, but still low budget, The Devil in Miss Jones was the seventh most successful film of the year, and was well received by major media. It became obvious that box office returns of very low budget pornographic films could fund further advances in the technical and production values of porn, making it extremely competitive with Hollywood movies. There was concern that left untrammeled the vast profitability of pornographic films would lead to Hollywood being infiltrated and influenced. In the event, within a year the United States Supreme Court had made pornographic films easy to successfully prosecute for obscenity, thereby greatly restricting their distribution and profit potential.
Video supplanted film in the 1980s as the preferred medium for pornography, which quickly reverted to being extremely low budget and openly gratuitous. The contrast of video porn with the film era's relatively high production values led to the days of theatrical released pornography film being dubbed the adult industry's golden age.
3) Dal risguardo di copertina dell'edizione italiana. Linda Lovelace, pseudonimo di Linda Susan Boreman, nel 1972 divenne una delle più famose attrici del cinema pornografico recitando da protagonista nel primo film a luci rosse legale della storia, "Gola profonda" (rinominato poi in Italia "La vera gola profonda"). Il film catturò subito l'attenzione di un vasto pubblico, e diede il via al cosiddetto genere "porno-chic". L'incredibile successo però mise in secondo piano le drammatiche vicende che si nascondevano dietro le scene interpretate dalla Lovelace. Ridotta in schiavitù da suo marito, Chuck Traynor, Linda conobbe una realtà di brutali violenze, percosse quotidiane e stupri di gruppo. Costretta alla prostituzione, fu obbligata ad accettare il ruolo nel film sotto costanti minacce (accompagnate dalla pistola di Chuck).
In questa autobiografia racconta i terribili retroscena della sua storia, le umiliazioni, l'oppressione, i tentativi di fuga e la scoperta del lato oscuro e malvagio di un uomo che diceva di amarla e che l'ha usata per i suoi scopi. Un inferno, lungo due anni, raccontato giorno dopo giorno senza censure, fino al momento in cui è riuscita finalmente a scappare dalla "prigione" e a rifarsi una vita: "L'ho scritta per mio figlio, per l'uomo che pur sapendo tutto mi ha sposata, per ristabilire la verità dei fatti e per me stessa, per mettermi una buona volta tutto alle spalle".