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23 dicembre 2014 2 23 /12 /dicembre /2014 06:05

Babbo Natale Giustiziato. Una riflessione antropologica su Babbo Natale, scaturita da un fatto di cronaca. Un piccolo saggio sempreverdeIl piccolo libricino edito da Sellerio non di recente (nel 1995 una prima edizione, riedito successivamente per con altre 1quattro edizioni successive) andrebbe rivisitato ogni tanto, poichè focalizza grazie all'acuta ed incisiva riflessione di taglio antropologico di Claude Lévi-Strauss alcuni aspetti delle celebrazioni del Natale che pongono ormai nel Mondo occidentale (e non solo) al loro centro il "personaggio" Babbo Natale (o Santa Klaus).
Il suo titolo è "Babbo Natale giustiziato" (titolo originael: Le Père Noël supplicié) e trae spunto da un fatto di cronaca, quando in una cittàfrancese, per inizativa di preti cattolici preoccupati della pervadenza di babbo Natale nelle celebrazione del Natale, vista come il segnale di una allarante paganizzazione della festività cristian, Babbo Natale alla presenza di scolaresche venne giustiziato e arso sul rogo (anche se, subito dopo, per bilanciare il clamore suscitato dal gesto voluto dalla Chiesa Cattolica e reputato "inopportuno", lo stesso Babbo Natale venne fatto rivivere con una cerimonia pubblica, voluta  dall'Amministrazione cittadina subito dopo).
Il piccolo volume la cui lettura, grazie al linguaggio semplice ed immediato utilizzato dal celebre studioso di antropologiasi esaurisce rapidamente,ma su singole parti del quale si puòtornare per un'ulteriore riflessione, grazie alla ricchezza degli spunti che fornisce, nelfornire una griglia di osservazione per mezzo della quale ciascuno può portare avanti delle proprie personali osservazioni, è preceduta da una approfondita introduzione dell'antropologo Antonino Buttita dal titolo "Ritorno dei Morti e Rifondazione della vita" che inserisce dei più approfonditi riferimenti di teoria antropologica, laddove il testo di Levi-Strauss è scritto con stile andate e divulgativo (ma è uno stile che solo un Maestro può permettersi).
Quella di Levi-Strauss è un'analisi che rimane attualissima, benché il suo studio si a stato pubblicato originariamente nel 1952 e pone una pietra miliare nello studio del "fenomeno" Babbo Natale, a cui tutto coloro che vogliono dire qualcosa in merito devono necessariamente riferirisi. Come ad esempio nel ricco contributo (che copre ogni aspetto possibile ed immaginabile da quello semplice storico a quello psicologico, passando per il piano di riferimenti antropologici e sociologici) di Alfio e Michele Maggiolini, La vera storia di Babbo Natale, pubblicato nel 2011 da Raffaello Cortina Editore.
Senza dubbio, un piccolo saggio "sempreverde", come del resto si conviene a tutto ciò che riguardi Babbo Natale, la cui tradizione si ricorre a quella pagana (ma anche medievale e di età successive, in forma trasformata) delle "greeneries" (rami di piante sempreverdi, come il vischio, l'abete, l'agrifoglio, da collocare all'interno delle case nel periodo di Natale, inteso come momento di "rifondazione della vita").

 

«Il fatto di cronaca esaminato da Lévi-Strauss in Babbo Natale giustiziato - scrive l'antropologo Buttitta nello studio sul significato del ritorno dei morti che introduce il volume - non è meno significativo per intendere la complessità dei percorsi attraverso i quali certe strutture ideologiche persistono rifunzionalizzandosi. Lo studioso considerando la notizia che davanti alla cattedrale di Digione per iniziativa di solerti fedeli, era stato bruciato un simulacro di Babbo Natale per poi essere risuscitato in Municipio per iniziativa delle autorità comunali, capisce che non si tratta di un semplice fatto di cronaca. L'idea di una figura divina la cui morte è necessaria per rigenerare il tempo cioè la vita, è un complemento dello schema mitico nel quale il ruolo di mediazione risolutiva è assolto dai morti e dal loro inverso speculare costituito dai bambini».

Seminario diretto da Claude Lévi- Strauss con interventi di Jean-Marie Benoist, Christopher Crocker, Antoine Danchin, André Green, Françoise Héritier, Michel Izard, Julia Kristeva, Jean Petitot-Cocorda, Paul-Henri Stahl, Michel Serres, Françoise Zonabend.
Di Claude Lévi-Strauss questa casa editrice ha pubblicato Babbo Natale giustiziato (1995)
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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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