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18 maggio 2011 3 18 /05 /maggio /2011 19:28

angelology.jpgLe storie di Vampiri hanno un loro fascino e hanno indubbiamente permeato l'approccio culturale all'horror offrendo uno schema che può essere sdoganato in altri campi: l'arte è quella di trasporre moduli e schemi narrativi seriali e sovrapponibili a territori ancora non esplorati, almeno questo per ciò che riguarda prodotti di sicuro successo e destinati a crescere come best seller, pplicandoli ad entità e ad esseri di altro tipo che possono essere accomunita tuttavia da una comune matrice malefica e di dominio.

Mentre sembrano riacquistare vigore le storie di Lupi Mannari con la recente pubblicazione - ad esempio - de L'ultimo dei lupi mannari (ISBN edizioni), primo di una serie di romanzi su questo tema di Glen Duncan, si fa avanti il caso editoriale di Danielle Trussoni, il cui debutto narrativo con una saga sugli "angeli caduti" e sul loro intento malefico di dominare il mondo, sembra essere - a giudicare dalle entusiastiche ovazioni della critica americana - ambizioso, intenso, emozionante.

Angelology è un romanzo che il New York Times ha addirittura inserito tra i 100 migliori libri del 2010 e che, tra breve, uscira in distribuzione nelle nostre librerie, pubblicato dalla casa editrice Nord (Danielle Trussoni Angelology, Editrice Nord, 2011).

 

(La trama) Quando il padre l’aveva affidata alle suore francescane del convento di St. Rose, vicino a New York, Evangeline aveva soltanto dodici anni. In quella pace operosa, la bambina è diventata donna e ha poi scelto di prendere i voti. Adesso, da suora un po' disamorata, si occupa della biblioteca del convento, che ospita un’eccezionale collezione d’immagini angeliche.

danielle-trussoni-credit-kalinruichev.jpgProprio in quel luogo apparentemente così lontano dai turbamenti del mondo, Evangeline scopre alcune lettere, spedite negli anni ’40 dall’ereditiera Abigail Rockefeller a una suora del St. Rose: in esse vengono citati una misteriosa spedizione nella Gola del Diavolo, in Bulgaria, e il ritrovamento di un cadavere perfettamente conservato: il cadavere di un angelo.

Per Evangeline, quelle lettere sono il primo tassello di una storia che affonda le sue radici nella notte dei tempi: la storia degli angeli che hanno tradito Dio e della malvagità che è scesa sulla Terra con un battito d’ali; la storia dei Nefilim, le creature generate dall’unione tra gli angeli ribelli e i mortali; la storia degli angelologi, un gruppo di studiosi che, da generazioni, si tramandano il segreto dell’esistenza dei Nefilim e combattono contro di loro.

E, soprattutto, la storia di uno strumento musicale di origine divina e dai poteri straordinari, uno strumento andato perduto e che ora Evangeline ha il compito di recuperare, prima che lo facciano i Nefilim. Perché la storia degli angelologi è anche la sua storia, e la loro missione è la sua missione. Perché il destino dell’umanità è nelle sue mani.

 

Quella che potrebbe sembrare una trama raffazzonata (con tutti gli ingredienti di rigore, come gli antichi manoscritti, il gruppo di lotta contro il Male, a conoscenza degli antichi misteri, gli esseri malefici che vogliono dominare il mondo degli uomini) buona, forse, per sostenere gli effetti speciali di un film da blockbuster (e, a proposito, Will Smith ne ha già acquistato i diritti per farne un film che sarà di sicuro successo), è in realtà una storia con una certa profondità.

Nelle 451 pagine pubblicate oggi dall’editore americano Viking Press e nelle oltre 500 dell'edizione italiana, oltre a angeli, suore e Nephilim, non mancano riferimenti colti come i rimandi al mito di Orfeo e al Paradiso perduto di Milton.

Insomma, staremo a vedere.

Intanto l'operazione di lancio si è avvalsa anche di accativanti booktrailer.

 

 

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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