Ruby Rubacuori ce lo ha insegnato: fottere i potenti non è reato (grafitto in blu su di un muro di Padova e epigrafe di apertura al nuovo romanzo di Carlotto)
Il vero problema lo ponevano le escort che erano diventate parte integrante degli affari, ma non garantivano affidabilità. Ormai era impensabile chiudere un appalto, anche di una misera rotatoria, senza una quota pagata in natura, la corruzione era cambiata e quelli che si accontentavano dei soldi erano considerati delle mezze calzette. (...) Tutti volevano un regalino in più per consolarsi di essere dei corrotti. Solo che le escort erano diventate terreno di caccia di giudici e giornalisti e quelle galline non riuscivano a tenere la bocca chiusa, non avevano ancora capito che i telefoni possono essere intercettati e, se capitava l'occasione, si precipitavano nei talk show a peggiorare la situazione.
(Massimo Carlotto, Alla fine di un giorno noioso, Edizioni E/O, 2011, p.12)