(Maurizio Crispi) In Via Generale Arimondi, al posto della bellissima e amata Libreria Aleph di Palermo, chiusa poco più di un anno fa a causa dell’improvvisa morte del suo gestore, Lorenzo Giordano, c'è un emporio cinese, annunciato dalle consuete lanternine rosse appese fuori dalla porta
Il segno dei tempi: al posto di un libreria che forniva cibo per la mente, un negozio che vende merci dozzinali e di scarsa qualità…
Gli eredi di Lorenzo Giordano non hanno potuto - o voluto - mantenere la tradizione di una libreria di qualità nel cuore della Palermo bene. E hanno smantellato tutto: ma non è certamente da fargliene una colpa. Le imprese di commerciali di qualità nella nostra città non sono favorite e non hanno la forza di creare un movimento di pubblico con l'attivazione di iniziative culturali che attraggano lettori e potenziali clienti.
Non possiamo che constatare con amarezza che, in questo modo, un altro pezzo della Palermo intellettuale se ne va, dopo la scomparsa della storica Libreria Flaccovio, al cui posto è stao aperto un negozio di intimo femminile, mutande e reggiseni. Così come tanti altri luoghi di qualità - o legati alla tradizione - della Palermo storica sono stati tristemente chiusi per far posto ad imprese commerciali di dubbio valore, come nel caso dell'Extrabar o del Bar del Viale, o recentemente quello de "Il Pinguino", in via Ruggero Settimo. Tutto destinato a cadere nell'oblio e nel dimenticatoio di una città che, malgrado le apparenze, non vuole favorire la persistenza della memoria nei confronti di tutto ciò che è cultura e slancio dello spirito
Fossimo a Londra, sarebbero state collocate in un punto strategico del muro perimetrale degli edifici che ospitavano queste due librerie delle targhe commemorative.
Ma noi palermitani non meritiamo questo tipo di attenzioni o forse non abbiamo la capacità di richiederle (o di esigerle).
E la nostra città - grazie anche alla scarsa capacità dei nostri amministratori - è condannata sempre più a trasformarsi in un non-luogo foucaultiano, senza storia e senza tradizione, sena né arte né parte.
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Se ne é andato Lorenzo Giordano, fondatore della Libreria "L'Aleph" di Palermo