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25 luglio 2012 3 25 /07 /luglio /2012 19:09

Libreria-Aleph-Palermo.jpgCon grande dispiacere, ho appreso che, nella notte tra mercoledì e giovedì della settimana scorsa, è morto all'improvviso Lorenzo Giordano, il padre fondatore della Libreria L'Aleph di Palermo (ubicata all'angolo tra via Generale Arimondi e via Vincenzo Di Marco).
Era una libreria nota per le sue scelte anticonformiste: Lorenzo disdegnava di piegarsi all'obbligo di esporre nei banchi e negli scaffali del suo "posto" best seller ed instant book.
Era fiero di potersi permettere di fare sempre delle "scelte di qualità" e di potere proclamarsi un libraio indipendente.
E spesso on esitava a trattare con un pizzico di sufficienza chi si presentava da lui chiedendo libri di quel tipo.
Era atteggiamento per alcuni versi un po' aristocratico e da intellettuale: un vezzo idisioncrasico che poteva, peraltro, essergli perdonato vista la sua grande cultura e le sue competenze vaste anche in materia di libri antichi.
Per lo stesso motivo, i suoi spazi espositivi erano intessuti di libri provenienti dalle piccole case editrici indipendenti: spesso portatrici di scelte coraggiose ed eccentriche rispetto al mainstream dell'editoria.
La sua libreria era molto nota agli studenti e ai cultori di psichiatria, psicologia e psicoanalisi per la fornitissima (se non formidabile) sezione dedicata a questi testi (dove si trovava praticamente di tutto, anche pubblicazioni da tempo uscite fuori catalogo e di cui lui conservava qualche copia).
Per tanti anni sono stato cliente assiduo di Lorenzo Giordano: di lui ricordo la grande cultura e la possibilità di intraprendere lunghe ed articolate conversazioni sui più diversi temi. Ed anche, ovviamente, il suo consiglio competente sui tanti temi che suscitavano il mio interesse.
La sua non era una libreria dove si entrava per comprare dei libri, ma principalmente per parlare di libri, di autori, di idee. E, magari spesso, si lasciava a malincuore una conversazione avviata e si usciva senza aver acquistato un solo libro, ma profondamente appagati.

 

 

Questo articolo è comparso su Livesicilia.it


E' morto Lorenzo Giordano, 
il papà della libreria L'Aleph
Venerdì 20 Luglio 2012 11:14 di 

Quando muore un libraio va via più di un uomo. Vanno via con lui la sapienza, la poesia e il fruscio della carta dei suoi libri.

Un improvviso malore ha stroncato, nella notte fra mercoledì e giovedi, Lorenzo Giordano, libraio e fondatore della libreria L’Aleph, da alcuni decenni punto di riferimento per la saggistica – dalla filosofia alla psicologia, dalla sociologia alla storiografia – per i lettori palermitani. Appassionato conoscitore di libri antichi e studioso egli stesso, Giordano aveva saputo infondere alla piccola libreria ad angolo fra via Gioacchino di Marzo e via Arimondi, il suo personalissimo carisma, un gusto mai banale in fatto di scelte commerciali, una raffinatezza calda e accogliente come il grande divano su cui si poteva sfogliare qualche libro o - meglio - ascoltare i suoi racconti, che illuminavano di luce nuova volti, personaggi, scrittori e lettori della città presente e passata.

 

 

Vedi anche: "In ricordo di un amico che ci ha lasciato" in Linksicilia.it

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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