Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
27 settembre 2011 2 27 /09 /settembre /2011 11:13

il-professore-Katzenbach.jpgIl Professore di John Katzenbach (Fazi Editore, 2011) è un romanzo che appartiene alla serie degli psycho-thriller, ma è anche un thriller cibernetico-internetico, nel senso che conduce il lettore nell'esplorazione del mondo dei siti web a pagamento che offrono immagini e filmati porno-pedofili o addirittura riprese dal vivo e mandate online in presa diretta.
Ho letto buona parte dei romanzi di Katzenbach: sempre corposi, anche quando sono brevi, nel senso che, essendo molto introspettivi nella psicologia dei personaggi richiedono una lettura attenta: e alcuni di essi, proprio per le loro qualità, sono stati trasformati in film.
In questo c'è un anziano docente universitario di psicologia, Adrian Thomas, alle prese con le fasi iniziali di un deterioramento senile tipo Alzheimer, che si ritrova ad assistere al rapimento improvviso di una ragazzina che cammina per strada.
Jennifer (è questo il suo nome, come apprendiamo dalla modalità di narrazione che sposta il vertice di osservazione da un personaggio all'altro) sta tentando con molta determinazione una fuga da casa, per allontanarsi da una situazione che non comprende e non accetta.
Adrian Thomas, alle prese con le sue solitudini e pregressi drammi familiari, nello stesso profondamente rattristato dall'annuncio inesorabile della diagnosi medica tanto da tentare di farla finita, decide di fare qualcosa per aiutare la ragazzina come se ciò fosse un modo per rendersi un'ultima volta utile, e a tal fine cerca di suscitare l'interesse della detective incaricata di indagare sulla scomparsa di Jennifer. Ad un certo punto, quando si rende conto he la detective, non lo prende troppo sul serio, decide di attivarsi anche per proprio conto, seguendo delle tracce scaturite dal suo intuito e dai suoi saperi antecendenti.
Mentre, a regolari intervalli, ogni tanto si aprono delle "finestre" che raccontano di ciò che accade a Jennifer e di ciò che fanno i suoi rapitori, abili registi di un programma online a pagamento e interattivo, del tipo tortura (in primis, psicologica), sesso e morte in diretta (con un chiaro riferimento ai cosidetti snuff movie, sulla cui esistenza tuttavia non esiste alcuna prova certa ed irrefutabile), Adrian non cessa di suscitare l'attenzione della detective Terry e si mette sulle tracce di loschi personaggi che possano dargli un qualsiasi esile appiglio per salvarla. Nella sua ricerca viene in contatto con un pornopedofilo, tale Tom Wolfe, che diventa il il suo personale "Virgilio" nella discesa nel mondo della pornografia interattiva in internet e delle perversioni online.
La sua ricerca forse alla fine sarà premiata e Jennifer, in extremis, sarà salvata.

Forse. Non è il caso qui di parlare del successivo evolversi della vicenda.

E' certo auspicabile il lieto fine: e magari sarà quello che Katzenbach regalerà ai suoi lettori. Ma potrebbe anche essere un lieto malinconico e che lascia in bocca un sapore amarostico.
Ciò che contaveramente è la definizione dei personaggi.
Il coraggio da eroina di Jennifer che, mostrando di possedere un elevato coefficiente di resilienza, trova di continuo dei trucchi mentali per resistere e non piegarsi, soprattutto alla tortura psicologica e al gioco della sopraffazione.
I dubbi e le perplessità della detective che oscilla tra lo scetticismo e l'habitus di attenersi ai fatti noti e provabili e le sensazioni più viscerali che sono quelle che Adrian cerca di trasmetterle.
Infine, la psicologia turbata di Adrian che, passando alternativamente dalle nebbie del deterioramento mentale alla lucidità, trova come suoi alleati e supporter i tragici fantasmi delle persone che ha amato (il fratello suicida, il figlio cineasta morto in Iraq in un azione di guerra e la moglie che, non reggendo al dolore, ha fatto schiantare la sua auto contro un albero): con loro attiva un dialogo che assume i toni della rassicurazione, dell'esortazione, dello scioglimento di dubbi, ma che lo riporta anche indietro al passato, aiutandolo ad affrontare e sciogliere i nodi irrisolti, ad elaborare i lutti, rimasti dentro di lui irrisolti.
Katzenbach figlio di una psicoanalista statunitense, mostra di conoscere in maniera profonda - come il nostro Niccolò Ammaniti, anche lui figlio di uno psicoanalista - i più reconditi meccanismi della mente umana e leggerlo, sicuramente, non delude mai, malgrado il pesante emesso da Stephen King sulla "pessima costruzione dei suoi dialoghi", letterari e mai rispettosi della cadenza e del suono del parlato reale.

Sintesi del romanzo
New England. In una piccola città universitaria il professore di psicologia Adrian Thomas, da poco in pensione e vedovo da tre anni, ha appena saputo di essere affetto da una rara forma di demenza degenerativa. L'unica via di scampo all'inesorabile decadimento che lo attende sembra il suicidio. Con la morte nel cuore il professore vaga per il quartiere, lo sguardo perso nella luce del tramonto, quando nota una ragazza di sedici Katzenbach_John_2.jpganni, i capelli biondo scuro, jeans e un vecchio parka logoro, che gli cammina accanto con passo svelto. Di colpo, da dietro l'angolo compare un furgone con una donna al volante e un uomo al suo fianco. Il veicolo frena, si ferma per un istante e riparte di nuovo: la ragazza è sparita. Adrian è spaventato. È stata solo un'allucinazione dovuta alla malattia o è appena stato testimone dì un rapimento? Ma il cappellino da baseball rosa della giovane è lì, sul marciapiede. E il senso di colpa per non essere intervenuto inizia a tormentarlo. La malattia gli consentirà di fare ciò che è giusto? Sarà in grado di ragionare con la lucidità necessaria per seguire le tracce della ragazza scomparsa? "Il professore" è un thriller psicologico originale e dal ritmo serrato che indaga a fondo sul significato della salute mentale e della sua pericolosa contiguità con la follia.

 

Nota bio-bibliografica

John Katzenbach (Princeton, 1950) è uno scrittore statunitense. Figlio di una psicoanalista e di un avvocato, si è laureato in letteratura anglo-americana nel 1972. Il suo primo romanzo venne pubblicato mentre era reporter del "Miami Herald", dove si occupava di cronaca nera. Nel 1987 divenne scrittore a tempo pieno con il romanzo che in Italia fu pubblicato con il titolo Facile da uccidere. In Italia i suoi libri sono editi dalla Mondadori.

Dal alcuni suoi libri sono stati tratti film di successo.

Condividi post
Repost0

commenti

Mi Presento

  • : Frammenti e pensieri sparsi
  • : Una raccolta di recensioni cinematografiche, di approfondimenti sulle letture fatte, note diaristiche e sogni, reportage e viaggi
  • Contatti

Profilo

  • Frammenti e Pensieri Sparsi

Testo Libero

Ricerca

Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


frammenti-e-pensieri-sparsi.over-blog.it-Google pagerank and Worth