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9 agosto 2011 2 09 /08 /agosto /2011 07:45

estate-e-mare.jpgL'estate, soprattutto in questi ultimi anni, arriva davvero in un attimo: in passato, sentivo di più la progressione dei mesi e l'avvicinamento ai mesi estivi.

Oggi, non più, forse perchè sono cambiate le mie abitudini. Prima - anche a costo di fatiche non indifferenti, visto che lavoravo anche e che quindi dovevo sempre ricavarmi dei piccoli "spiragli" di tempo - facevo in modo di andare ogni giorno al mare: quindi, la progressione della stagione la sentivo profondamente, anche nel mio approccio al mare, i primi bagni, le uscite in barca, la temperatura dell'acqua.

In questi ultimi anni, niente, invece.

Me ne sto in città.

Guardo al mare (quantomeno il mare di Palermo e la sua spiaggia di Mondello) con un atteggiamento decisamente fobico. Troppo traffico per andare in auto, ma se vado con la moto e la parcheggio sul marciapiedi, poi mi prenderanno la multa (come, in effetti, è già capitato) e per andare in bici occorrono tempi lunghi e, invece, mi riduco sempre all'ultimo minuto e non ce la posso più fare ad andare e a tornare in tempo.

Allora, passo le giornate in città tra brevi uscite "sportive", come la corsetta mattutina o una breve (nei tempi e nella distanza) escursione in bici, p'asseggiate con la cagnetta e il disbrigo di cose utili e pratiche varie.

Ieri, mentre per la seconda volta facevo la fila allo sportello della banca, l'impiegato mi ha detto "Tanto lei non è pensionato?", come a dire che "Tanto, essendo pensionato, hai molto tempo libero per fare tutte le file del mondo".

Al che io ho replicato: "Quando lavoravo, queste piccole commissioi, potevano essere piacevoli diversivi... Ma, oggi, francamente, preferirei fare qualcosa di più piacevole...".

E quello si è messo a ridacchiare.

In città, mentre ci avviciniamo al Ferragosto, cui poi seguirà il declino dell'estate, fa un caldo davvero atroce, che non mi ispira affatto ad andare al mare nella bolgia.
La spiaggia di Palermo - Mondello Valdesi - bellissimo luogo d'inverno, diventa davvero impraticabile d'estate con gli schiamazzi, i motorini, le auto con gli stereo dolby surround system a tutto volume che fanno vibrare il terreno sotto i piedi, tale è la potenza dei bassi, gente surriscaldata, esagitata, sopra le righe, tutti urlanti e prevaricatori, e non auguro a nessuno di trovarcisi in mezzo, telefoni che squillano con suonerie fastidiose messe a tutto volume, conversazione al telefono urlate, schiamazzi, volgarità e clamori, pacchianerie che ti colpiscono come un pugno nello stomaco.

Anche se mio figlio ci si muove a suo agio e non manca di andarci ogni giorno, alzando appena il sopracciglio, quando io gli dico "Cosa vai a fare in quella confusione"?: ma i 17enni hanno un altro metro di giudizio.
Preferisco la quiete ombreggiata di casa, con qualche puntata fuori al parco vicino in orari praticabili...

E a casa leggere, scrivere, ascoltare della musica, dormicchiare...

Da casa, con la finestra aperta, si sentono le rondini che lanciano i loro richiami e il frinire delle cicale.
Solo qualche lontano rumore di traffico, ma molto in dissolvenza e tutto sommato accettabile: ci sono degli edifici che fanno da cortina sonora ad un tratto di strada dal traffico convulso a poche decine di metri dalle mie finestre.
Prima ero più coraggioso: andavo al mare ogni giorno d'estate, anche soltanto per un'ora.
Ma c'è da dire che i tempi sono anche diversi e adesso (senza ombra di razzismo da parte mia) sono calati a frotte i nuovi barbari...

Lady Frida è qui vicina a me, stesa sul fresco pavimento a dormicchiare, in attesa di uscire per la sua tranquilla passeggiata, anche se prima - lo so per certo - gradirebbe molto sgranocchiare uno di quei suoi biscottini...

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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