Tempo addietro mi è capitato di scrivere una recensione del libro scritto da Michelle Ferrari (al secolo Cristina Ricci), dal titolo "Volevo essere Moana" in cui l'autrice racconta in modo schietto e coinvolgent, il percorso che la portò ad essere porno-attrice, un percorso del quale la molla principale fu il suo piacere nel vivere intense esperienze di sessualità, in cui il sesso - senza alcun moralismo - si faceva con molta naturalezza trasgressivo ed anche lievemente esibizionista, fino a portarla a girare dei film porno in senso stretto.
Scrivendo del suo libro, mi venne naturale parlare anche del libro scritto dalla madre, Alba Latella: un romanzo erotico dal titolo "Ho trovato il punto G nel cuore".
La particolarità dei due romanzi è che furono pubblicati in contemporanea da una casa editrice "major", quale è la Casa editrice Mondadori e che uscirono nelle librerie -con grande battàge ppubblicitario - esattamente nello stesso giorno.La cosa ebbe molta risonanza nei media che dedicarono ai due libri e alle loro autrici molto spazio.
La recensione, pubblicata 1l 18 maggio 2012 nel mio blog, ebbe - e continua ad avere - molto successo: a distanza di molti mesi dal suo lancio in rete, è tuttora una delle pagine più aperte negli ultimi 30 giorni.
Dalla recensione - in accordo con quanto era stato diffuso nei diversi qrticoli in quotidiani e periodi cartacei al tempo dell'uscita dei due volumi - si apprende che Michelle Ferrari si era ritirata dal porno e che gestiva adesso assieme alla madre un'agriturismo nei pressi di La Spezia: "Nell'Isola che non c'è" è il suo nome.
E' stato così che, trovandomi da quelle parti, ho deciso di andare a fermarmi proprio in quell'agriturismo.
Sono un incorreggibile curioso: se parlo o scrivo di qualcosa, se appena mi è possibile - o prima o dopo - voglio conoscere di persona, farmi un'idea di prima mano.
Cosa che, peraltro, contraddistingue qualsiasi attività giornalistica.
E' stata una decisone di cui non mi pento affatto.
Lì, in effetti, ho trascorso dei giorni piuttosto piacevoli.
Durante le ore di luce facevo delle passeggiate (proprio nei pressi si trova la bella e antica Pieve di Marinasca, interessante esempio di Gotico Cistercense, facilmente raggiungibile a piedi) e, poi, con l'auto mi avventuravo verso il territorio delle Cinque Terre, a portata di mano con percorsi agevoli di pochi chilometri soltanto.
La sera rimanevo a cena nell'agriturismo.
Per me, questa permanenza è stata l'occasione di alcune chiacchierate con Alba Latella, soprattutto al mattino durante il tempo della colazione, e con Michelle (Cristina) ad ora di cena.
Cristina infatti era presente in agriturismo soprattutto a quell'orario, per aiutare la madre nella gestione della cena.
Tra una portata e l'altra, ma anche dopo cena, assieme agli altri ospiti, c'è stato il tempo di lunghe discussioni leggere sugli argomenti più vari e molto - innocente - divertimento.
Dal vivo, Michelle è una donna schietta e simpatica...
Non fa un mistero delle sue passate esperienze di porno-attrice e nemmeno dei suoi progetti per il futuro nello stesso ambito.
Michelle - a mio modo di vedere - è l'icona vivente del porno "normalizzato", a cui - a suo tempo - aprì la strada - in modo qausi epocale - il film di Rocco Siffredi, Rocco e le storie tese, che vide la partecipazione sul set nientemeno che di Elio e le Storie Tese, che - portati di default ad essere autoironici e dissacranti, semplicemente interpretavano se stessi, ne loro ruolo di musicisti interagenti in vario modo (e in quadretti a volte davvero dissacranti) con Rocco e gli altri figuranti.
A riprova di quanto le scelte di Michelle siano "normalizzate" e armoniche con altri aspetti della sua esistenza, in un angolo della sala della pranzo dell'agriturismo fanno bella mostra di sè i due volumi, scritti rispettivamente da madre e figlia.
E sulla parete sovrastante campeggiano i ritagli degli articoli che, pubblicati a suo tempo, commentavano l'uscita in contemporanea dei due volumi con tanto di foto di madre e figlia che, nell'occasione della presentazione ufficiale dei due volumi, per le foto di rito sfoggiarono la stessa acconciatura dei capelli e comparivano assieme a Trilly, l'amata cagnetta di Michelle.
Così come mi aveva colpito positivamente il suo memoir erotico, anche dal vivo Michelle mi ha fatto molta simpatia.
Abbiamo parlato di tante cose diverse e, molto naturalmente, anche delle sue esperienze nel porno...
Uno si immagina che un'attrice del porno sia chi sa che.
Invece, lei mi è apparsa una ragazza tutta acqua e sapone, molto desiderabile, con un seno strepitoso, ma non ostentato, e che si comporta (ma soprattutto parla e ragiona) in maniera "normale"... una donna come tante altre che, pur consaevole di sé, ogni tanto sfodera un'espressione maliziosa che evoca altri scenari. Ma si tratta soltanto di un lampo, un breve sprazzo che nulla a che vedere con gli assetti di scena e con il trucco spinto delle sue foto "ufficiali" (erotiche o porno che siano) che hanno portato molto a paragonarla - in questo ruolo - alla versione a luci rosse della Hunziker.
Proprio in questi giorni Michelle (Cristina) ha deciso di rilanciarsi nel mondo del porno e, a questo scopo, ha aperto una sua pagina su FB, attivando nello stesso tempo un suo nuovo sito web (per molte sue sezioni ancora in costruzione), ma si sta impegnando anche in un progetto di produzione in proprio - assieme ad una sua amica Giada Davinci - di un film porno con volti nuovi e con criteri diversi, rispetto al porno in stile gonzo che, con la forte impronta data da Rocco Siffredi (e con l'arrivo delle ragazze dell'Est), è divenuto imperante negli ultimi tempi.
A questo scopo, Michelle si sta impegnando assieme all'amica in un'attività di casting per reperire appunto dei volti nuovi, che siano quelli di figuranti non professionisti.
Sul progetto del film e sul porno-casting vedi l'articolo comparso il 22 ottobre 2012, su Edizioni Oggi notizie nel web: "Michelle Ferrari cerca nuovi pornodivi. Casting a Firenze"