Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
4 gennaio 2024 4 04 /01 /gennaio /2024 07:16
Cattedrale di Palermo (foto di Maurizio Crispi)

Ho appreso che la signora Motisi (Scola da nubile) che abita al terzo piano del condominio di Via Lombardia 4 dove io vivo è deceduta, dopo lunga malattia, nel pomeriggio del 3 gennaio.
Scendevo le scale verso le 19.00 per andare ad accompagnare mio figlio Gabriel e mi sono imbattuto in quelli di un'agenzia di onoranze funebri che portavano gli arredi e tutto quanto fosse necessario per allestire la camera ardente.
Mi sono molto rattristato.
I Motisi erano più giovani dei miei genitori di un decennio circa, ma si insediarono in questo stabile nello stesso periodo dei miei: un edificio che, di recentissima costruzione (eravamo nei primi anni Sessanta), fu popolato da famiglie ancora relativamente giovani e numericamente in crescita alla ricerca d'un alloggio più comodo e più confortevole.
Siamo stati sempre gli stessi a vivere qui.
Più o meno, in questo stabile siamo tutti aborigeni: non c'è stato molto ricambio.
Qui ci hanno sempre vissuto i primi proprietari oppure i loro eredi. Di rado si sono insediati nuovi affittuari; qualche volta (ma sono stati casi rari) sono arrivati degli inquilini.
Forse anche per questo tipo di storia c'è sempre stato in questo edificio, molto forte, un senso di famiglia allargata, che - possibilmente - manca in altri condomini
A ciò contribuisce senza dubbio il fatto che siamo in pochi: infatti ci sono soltanto 14 unità abitative, rispetto ad alcuni altri mega-condomini

Ogni anno (o quasi) purtroppo si deve fare il conto di chi non c'è più e questo è l'andazzo degli ultimi tempi.

La notizia della dipartita della signora Motisi mi ha profondamente rattristato anche per via della quasi coincidenza di tempistica.
Il suo decesso è avvenuto nel pomeriggio di ieri, mentre quello della mia mamma si è verificato nella notte tra il 3 e il 4 gennaio del 2010, con una sfasatura di alcune ore soltanto tra l'uno e l'altro
Quindi, nel dolermi per la scomparsa della signora Motisi, non posso che rimemorare la dipartita della mia mamma e della sua ultima notte, prima del trapasso che per lei fu come un lieve addormentamento, senza dolori o sofferenza.

Dove vanno coloro che non sono più?
Chi è credente ha pronta una risposta consolatoria ed è propenso a sostenere che vadano nel Cielo (secondo le formulazioni cristiane)
E chi non crede?
Ognuno si costruisce le sue personali teorie al riguardo
Quello che posso dire io è che i Morti sono in qualche modo sempre con noi
Ci guardano
Ci osservano
A volte dialogano con noi
Noi diamo loro voce, in realtà
Ci sono a volte come presenze impalpabili, come una brezza o un alito che si muove nell'aria delle nostre case e che ci fa vibrare
Compaiono nei nostri sogni e con loro interagiamo
Vivono e continuano a vivere perché siamo noi a mantenerli in vita nella nostra memoria
E quando noi non ci saremo più cosa accadrà?
Ecco questa è una bella domanda e apre una prospettiva su di un insondabile mistero
Se esiste una differente dimensione che ci attende nel post-morte, ecco, forse allora ci incontreremo con loro, con i nostri cari estinti (e questo è un pensiero consolatorio, al quale è ben difficile sottrarsi)

La mamma nel giorno del suo novantesimo compleanno (foto di Maurizio Crispi)

Questo scrissi l'anno scorso: Il 4 gennaio 2010, nelle prime ore del nuovo giorno, quando ancora faceva buio, la mamma se n’è andata via lievemente, in punta di piedi, quasi senza disturbare nessuno, come aveva sempre detto nei suoi desiderata.
Per andarsene, ha colto il momento in cui io, seduto accanto a lei in poltrona per vegliarla, mi ero addormentato.
Quando mi sono risvegliato, forse perché invaso dall’improvviso silenzio del suo respiro appesantito, la sua anima bella era volata via.
Dopo poche ore, alle 5.00, è suonata la sua sveglia che la mamma la sera prima, mi aveva chiesto di puntare alla solita ora, quando lei si alzava per supervisionare i preparativi del risveglio di mio fratello che erano affidati ad un badante (ma lei non rinunciava ad essere presente, per verificare che tutto andasse per il verso giusto)
Quella sveglia ci ha ricordato che la vita, anche senza di lei, continuava e che, pur assente da quel momento in avanti, avrebbe continuato a vegliare su di noi.
Mamma, dovunque tu sia, riposa in pace.
Continui a vivere nel mio cuore.

 

 

E il cuore quando d’un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d’ombra,
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua di fronte all’Eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m’avrà perdonato,
Ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d’avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro.

La Madre (Giuseppe Ungaretti)

Questa poesia di Ungaretti piaceva tantissimo alla mamma (lei amava Ungaretti, assieme a Quasimodo e a Caldarelli), tanto che la feci leggere in chiesa, durante il servizio funebre; il lettore di questa intensa e commovente lirica fu mio figlio Francesco. 

Condividi post
Repost0

commenti

Mi Presento

  • : Frammenti e pensieri sparsi
  • : Una raccolta di recensioni cinematografiche, di approfondimenti sulle letture fatte, note diaristiche e sogni, reportage e viaggi
  • Contatti

Profilo

  • Frammenti e Pensieri Sparsi

Testo Libero

Ricerca

Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


frammenti-e-pensieri-sparsi.over-blog.it-Google pagerank and Worth