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2 novembre 2018 5 02 /11 /novembre /2018 11:47
La locandina del film Acts of Vengenace

In "Acts of Vengeance"(Usa, 2017, per la regia di Isaac Florentine, nella distribuzione italiana con il titolo di "Vendetta finale"), Frank Valera, avvocato di successo impegnato sul lavoro al massimo delle sue possibilità (in una pratica in cui vige il cinismo, nel difendere a spada tratta i colpevoli dei crimini e rimetterli in libertà) e ben poco attento e premuroso sul fronte degli affetti familiari, subisce la perdita improvvisa della moglie  e della figlia undicenne, brutalmente assassinate da mano ignota.
Sopraffatto dal senso di colpa e resosi conto che il caso del duplice assassinio è stato quasi subito etichettato come "freddo", si impegna in attività fortemente autodistruttive per punirsi e lenire il senso di colpa che lo tormenta.
Per circostanze fortuite, entra in possesso del libro di ricordi ("Colloqui con sè stesso", che fu pensato da lui stesso come guida per l'autoformazione e l'automiglioramento personali) di Marco Aurelio, considerato uno degli ultimi esponenti del pensiero stoico nella latinità e, guidato dagli aforismi che il libro contiene, intraprende un percorso di formazione (nella mente e nel corpo), decidendo al tempo stesso di non parlare più, perchè le parole - secondo la sua conclusione, ma anche in linea con il pensiero stoico - sono intrinsecamente inutili.
E, forte di questa trasformazione, si immette nella ricerca solitaria - e a tratti spietata - dei colpevoli.
E' un film d'azione, con risvolti thriller, a volte violento, ma con questa singolare impennata letteraria e filosofica.
Quella di Frank Valera, che - abbandonando i propri sensi di colpa, si autonomina punisher determinato ad arrivare sino in fondo, diventa così una vendetta, pur guidata da principi filosofici. Ma alla fine del suo percorso, a differenza di quanto accade per altri punisher della cinematografia o del fumetto, il suo cuore potrà aver pace e deporrà le armi per dedicarsi alla sua vita.

Visto su Netflix. E suggerisco a tutti di guardare il film in linga inglese (che è la lingua originale) e non nel doppiaggio italiano che mi sembra decisamente moscio e privo di nerbo recitativo.


 

A fast-talking lawyer transforms his body and takes a vow of silence, not to be broken until he finds out who killed his wife and daughter and has his revenge.

Marco Aurelio, I ricordi, Einaudi (ET Classici), 2015

I Ricordi di Marco Aurelio sono una delle opere più lette e più stampate nel corso del tempo. Sia in lingua italiana sia in lingue straniere sono molteplici le edizioni di quest'opera sempreverde, sia in veste di lusso sia in formato tascabile, e perfino in veste di breviario da tenere in tasca come un libricino di preghiera.
Forse, è proprio la forma dell'aforisma in cui sono presentati i pensieri e le meditazioni di Marco Aurelio a renderli così fruibili.

(dal risguardo di copertina della più recente edizione Einaudi, ET Classici, 2015) I ricordi raccolgono dodici libri di meditazioni in forma di aforisma, che il grande imperatore filosofo scrisse durante le sanguinose campagne militari, lottando vanamente contro le invasioni dei barbari. I ricordi non sono dunque un diario, memoria di gesta passate; al contrario, con la loro natura di "schegge" scaturite dal piú profondo dell'anima di un uomo saggio, rappresentano un breviario spirituale che parla a ciascuno, in ogni tempo. A sorreggerne ogni riga è chiamata la lucidissima morale stoica ("arte di vivere", ricerca di sapienza e pratica di virtú) di Seneca ed Epitteto. Si compone cosí un'opera fra le piú alte, per intensità morale e intellettuale, della storia del pensiero: il cosiddetto "vangelo dei pagani", quello che Giacomo Leopardi definí "la filosofia in trono".

Il volume è arricchito da una nota biobibliografica.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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