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13 ottobre 2018 6 13 /10 /ottobre /2018 08:09
The Alienist. Immagine dalla serie televisiva

La New York del 1896, con i suoi abissi di povertà e di degradazione morale e caratterizzata, nello stesso tempo, dall'emergere delle grandi ricchezze, concentrate in poche mani,è squassata da una serie di omicidi cruenti e atroci che hanno come vittime ragazzini che, travestiti e truccati da giovani donne, sono costretti a frequentare le case di tolleranza come prostituti.
La polizia metropolitana è guidata da Theodore Roosevelt che diverrà in seguito Presidente USA ed è ambizioso, ma anche avveduto e aperto alle istanze più moderne.
Ed è così che egli per far luce su questi orrendi delitti ed individare la strada che porterà al loro responsabile chiede la collaborazione di Lazslo Kreisler, medico e "alienista" (termine con il quale venivano indicati quelli dei medici che si occupavano delle malattie mentali viste come entità che alienavano gli uomini da se stessi e dalla loro natura).
A tutti gli effetti, il dottor Kreizler che si pone agli albori della Psichiatria come scienza a se stante si può considerare un precursore dei moderni criminal profiler.
Si costituisce così una squadra di investigatori che conduce - non senza difficoltà - un'indagine parallela a quella dei poliziotti "tradizionali" che - sotto la spinta di gruppi di opinione influenti e danarosi - vorrebbero insabbiare piuttosto che ricercare la verità.
Il romanzo di Caleb Carr, "L'Alienista" fu pubblicato nel 1994 da Mondadori (e di recente riedito da Newton Compton nel 2017) ed ebbe un grande successo, quando l'interesse letterario e cinematografico (ma anche della scienza) per i serial killer era appena agli albori.
L'Alienista è un romanzo storicamente collocato, con precisione ed esattezza e di grande respiro: non si deve dimenticare che Caleb Carr è uno storico, prima ancora che scrittore, e dello storico possiede la metodologia espositiva.
Al romanzo, di sicuro molto impegnato e dall'architettura impeccabile, si può attribuire una certa pesantezza e un lento incedere: ma, in questa opulenza, c'è tutta l'indagine nel  suo farsi e il lettore segue con ansia i progressi degli investigatori a partire da indizi labili e deboli nella costruzione di una teoria sul modus operandi del killer e sui suoi tratti di personalità man mano che il caso si va facendo più solido e le ipotesi convergono verso un punto focale.
Non mancano i colpi di scena e i momenti di pathos.
Recentemente, nel 2018, si è conclusa la parabola di quest'opera che, a quanto sembra, era nata sin dall'inizio per essere trasformata in film, quando Netflix ne acquistato i diritti internazionali trasformando The Alienist in una serie che è stata realizzata con cura e con ottima aderenza al testo originale.
Un successivo romanzo di Caleb Carr, L'Angelo delle Tenebre (pure pubblicato da Mondadori), ambientato sempre a New York nel 1898 (appena due anni dopo le vicende de L'Alienista) racconta di una nuova indagine di Lazslo Kreisler e dei suoi collaboratori.

 

Caleb Carr, L'Aliensta, Newton Compton Editore, 2017

(Dal risguardo di copertina della recente riedizione Newton Compton) New York 1896. Il reporter John Schuyler Moore riceve la chiamata inaspettata di Laszlo Kreizler – psicologo e “alienista” –, un suo amico di vecchio corso. Il dottore lo prega di raggiungerlo al più presto per assistere al ritrovamento di un cadavere. Il corpo è stato orrendamente mutilato e poi abbandonato nelle vicinanze di un ponte ancora in costruzione. La vista di quel macabro spettacolo fa nascere nei due amici un proposito ambizioso: è possibile creare il profilo psicologico di un assassino basandosi sui dettagli dei suoi delitti? In un’epoca in cui la società considera i criminali geneticamente predisposti, il giornalista e il dottore dovranno fare i conti con poliziotti corrotti, gangster senza scrupoli e varia umanità. Scopriranno, a loro spese, che cercare di infilarsi nella mente contorta di un assassino può significare trovarsi di fronte all’orrore di un passato mai cancellato. Un passato pronto a tornare a galla di nuovo, per uccidere ancora.

L'autore. Caleb Carr (New York, 2 agosto 1955) è un romanziere ed esperto di storia militare statunitense. Figlio di Lucien Carr, è nato a New York City, ed ha ottenuto un Bachelor of Arts in storia presso la New York University. Autore di molti romanzi tra cui L'alienista, L'angelo delle tenebre, Casing the Promised Land, Killing Time, The Italian Secretary ed il saggio Terrorismo. Perché ha sempre fallito e fallirà ancora. The Italian Secretary, romanzo ancora inedito in Italia, è un romanzo giallo con protagonista il noto investigatore Sherlock Holmes.
 

Caleb Carr

Carr ha partecipato anche al programma PBS "American Experience" in qualità di ospite commentatore, ad esempio all'episodio riguardante il sistema metropolitano newyorkese, "New York Underground".
Attualmente vive a nord di New York in una fattoria chiamata "Misery Mountain" nella città di Berlin nella Rensselaer County. Ha insegnato per tre semestri storia militare al Bard College in qualità di visiting professor. È stato intimo amico dello storico James Chace, con cui collaborò a America Invulnerable: The Quest for Absolute Security from 1812 to Star Wars.
Ha contribuito alla sceneggiatura di Dominion: Prequel to the Exorcist e di Exorcist: The Beginning ed ha interpretato il "Proprietario Del Bar Cinico" in "200 Cigarettes".

Caleb Carr, L'Angelo delle Tenebre, Mondadori

Caleb Carr ha scritto un secondo romanzo che contiene una nuova indagine condotta dall'informale ed eterogeneo gruppo di investigatori e si tratta de "L’angelo delle tenebre" (The Angel of Darkness, nella traduzione di Piero Spinelli), che è stato pubblicato da Mondadori (nella collana Omnibus), nel 1997.
Queste vicende sono state raccontate nella seconda stagione de L'Alienista".

Nell’accostarsi alla lettura di questo secondo romanzo di Caleb Carr, così come al precedente, L’Alienista, non bisogna dimenticare che l’autore nasce come storico e dunque le sue ricostruzioni di New York di fine Ottocento sono perfette, scaturendo da una perfetta conoscenza dei fatti e delle ambientazioni, oltre che dalla consultazione di fonti bibliografiche che vengono citate ampiamente in una nota conclusiva. 
A differenza che nel precedente romanzo l’occhio dell’autore, qui, spazia anche su cittadine periferiche dello Stato di New York dove la squadra investigativa costituita dagli stessi personaggi che abbiamo già imparato conoscere bene si reca nel prosieguo delle sue indagini tese a scavare nel passato oscuro di una temibile donna, Libby Hatch, che - sulla base delle evidenze raccolte - uccide i bambini dopo averli rapiti, ma anche tutti coloro che si mettono di traverso sulla sua strada. 
Si tratta di una donna pericolosa, abile manipolatrice, che avendo cambiato più volte il proprio nome e cognome (e identità),

viene da un passato oscuro.
Qui, la narrazione viene sviluppata a distanza di anni dal più giovane componente della squadra informale di investigatori: e si tratta di Stevie Taggart, fedelissimo del dottor Kreizler il quale lo ha salvato dai bassifondi newyorkesi per dargli una nuova vita, una nuova casa e, soprattutto, la speranza di una vita migliore. 
Non bisogna dimenticare che il dottor Kreizler, oltre che medico alienista è un filantropo che - per quanto possa - cerca di salvare i bambini derelitti e metterli al sicuro nel suo istituto per nutrirli, curarli e dar loro un’educazione.
In questo romanzo, a differenza che nel precedente, una ampia parte centrale dedicata ad un procedimento giudiziario contro la donna autrice di diversi delitti, riuscendo sempre a farla franca grazie alle sue capacità manipolate e al suo opportunismo seduttivo. Vi compare anche Theodore Roosevelt, futuro presidente degli Stati Uniti e, precedentemente a capo della polizia di New York (nell’Alienista) e grande sostenitore in quella vicenda di metodologie d'indagine più scientificamente fondate, di cui sono espressione i due fratelli Isaacson, poliziotti. 
Lo sfondo storico della vicenda è l’imminente guerra degli Stati Uniti contro la Spagna.
Si tratta di una lettura densa e appassionante, in cui momenti di azione sono intervallati da conversazioni, riflessioni, messa a punto di strategie.

Scrive l’autore in una nota finale che voglio qui riportare:
Mentre facevo le ricerche per il libro precedente, di cui questo è la continuazione, mi divenne chiaro che, contrariamente all’opinione comune, le donne sono inclini quanto gli uomini al crimine violento. Ma le loro vittime sono spesso i bambini, non di rado il loro stessi figli, e sembra che questo fatto inquietante scoraggi il giornalismo di tipo sensazionalistico, generalmente interessato ai casi che hanno come protagonisti uomini violenti, soprattutto serial killer (…)
Chiunque abbia familiarità con il fenomeno della violenza femminile troverà nel caso di Libby Hatch elementi del crimine propri non solo dal secolo scorso, ma anche del nostro. Questa somiglianza è decisamente voluta, e non sarebbe stata realizzabile senza l’importante contributo di analisti che hanno notato le vicende di alcune tra le più famose assassine dei loro tempi” (ib., p. 657)

 

(Risguardo di copertina) New York, estate 1897. All’uscita del Metropolitan Museum la figlia di un diplomatico spagnolo viene strappata dalle braccia della madre e portata via in circostanze.
Chi si cela dietro questo gesto? Quali segreti ragioni si nascondono dietro al rapimento?
L’angelo delle tenebre è una donna, una madre che agisce contro natura e perpetra orrori.
E Lazlo Kreizler, il leggendario alienista, pioniere della psichiatria, questa volta dovrà occuparsi di lei con l’aiuto della sua ormai con collaudata squadra investigativa. L’indagine è delicata e rischiosa perché la Spagna e gli Stati Uniti sono sull’orlo del conflitto e grossi interessi sono in gioco da entrambe le parti Punto il dottor Kreizler rimarrà folgorato dalla bizzarria di un incredibile caso scientifico, ma nel cuore della gente c’è solo la paura di fronte alla follia, all’insensatezza, al mistero.
Maestro indiscutibile del thriller psicologico, Caleb Carr nell’Angelo delle Tenebre dipinge un altro straordinario affresco della New York di fine Ottocento, in cui accanto a eroi della finzione si muovono personaggi storici, fosche figure dalla doppia personalità e lucidi indagatori dei molteplici aspetti della natura umana. Un mondo in cui luci e ombre si intrecciano, in modo definitivo. 

Il dottor Kreizler, il giornalista John Moore, la detective Sara Howard e i fratelli Isaacson, già protagonisti di un precedente intreccio, a distanza di circa un anno dall’indagine precedente, devono rispondere alla disperata richiesta d'aiuto della moglie di un diplomatico spagnolo alla quale è stato rapito la figlioletta, in un luogo pubblico. 
Il conflitto ispano-americano è alle porte e l'indagine deve essere condotta ufficiosamente, ma lo straordinario intelletto e il fine intuito psicologico del Dott Kreizler, l'alienista della storia precedente, avrà ragione di ogni inganno, riuscendo a svelare il mistero di una donna da tutti ritenuta una madre teneramente affettuosa ma che in realtà può essere una feroce e spietata assassina di bambini innocenti, e non solo

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

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