Un omaggio fotografico alla storia che, quando ero piccolo, mio padre mi leggeva sempre e che sempre mi affascinava ed inquietava allo stesso tempo.
La storia de Il PIfferaio di Hamelin mi è sempre piaciuta. Mio padre soleva leggermela (dando ampio spazio alla recitazione, così da far emergere anche con la voce, con la mimica e con la gestualità i diversi personaggi) da un libricino illustrato che lui stesso mi aveva regalato. Io ne ero affascinato, ma anche spaventato.
E tutte le mie emozioni si riversavano sempre su quel povero bambino che, per essere claudicante, non riesce a tenere il passo con tutti gli altri bimbi e rimane escluso per sempre dalle false delizie promesse dalla musica ammaliante del pifferaio. Naturalmente, c'era anche lo sdegno nei confronti della dubbia onesta del Podestà e dei suoi consiglieri che si rifiutano di dare al Pifferaio il compenso pattuito e che poi, a causa di ciò, vengono duramente puniti.
Il titolo originale della storia (di origine germanica) è molto più prosaico e nella traduzione suonerebbe come "Il Cacciatore di topi di Hamelin". La magia del titolo della storia è rispecchiata invece nella lingua inglese (compresa la traslazione poetica fattane da Robert Browning) e in italiana. In Inglese vi è in più la nota di colore che manca nel titolo italiano: "The Pied Piper of Hamelin".
Il pifferaio di Hamelin (in tedesco Der Rattenfänger von Hameln, letteralmente Il cacciatore di topi di Hameln) è il soggetto di una leggenda tedesca ambientata nella città di Hameln o Hamelin, in Bassa Sassonia. È anche nota come Il pifferaio magico o titoli similari.
Nella sua versione base, che fu oggetto di trascrizione dei fratelli Grimm e messa in poesia da Wolfgang Goethe e dall'inglese Robert Browning, narra di un suonatore di piffero (dotato di magivi poteri) che, su richiesta del Borgomastro, allontana da Hamelin i ratti al suono del suo strumento; quando la cittadinanza rifiuta di pagarlo per l'opera, questi si vendica irretendo i bambini del borgo al suono del piffero e portandoli via con sé per sempre (a quanto pare, il suono evoca in coloro che lo ascoltano, delle visioni sinestesiche di cose, luoghi, cibi estremamente attraenti, cibo per i topi e una specie di Paese di Bengodi per i bambini, inducendo in essi uno stato di trance che, letteralmente li rapisce, sino alla loro rovina e al loro annientamento. I topi che infestavano Hamelin annegano tutti. I bambini invece vengono inghiottiti dalla montagna. In emntrambi i casi, tuttavia, rimane un testimone che ha subito l'attrazione del piffero magico, ma non ha potuto camminare lestamente come tutti gli altri : entrambi i sopravissuti rimarrano per sempre con la nostalgia di quelle visioni seducenti.
La leggenda del pifferaio nacque intorno alla seconda metà del XIII secolo e parrebbe correlata alla peste che imperversava in Germania in quel periodo, il cui agente, il bacillo Yersinia pestis, trovava un efficace vettore nel ratto (roditore anche noto come «pantegana»). Un'altra possibile origine della leggenda parrebbe essere il repentino abbandono della città da parte di circa 130 ragazzi, probabilmente emigrati per andare a lavorare altrove nel Paese. Meno probabile appare essere una teoria secondo la quale i giovani abitanti di Hameln sarebbero morti in blocco per via di un'inondazione o, ancora, rapiti da qualche setta o annegati nel fiume Weser.
Di recente, mi è capitato di leggere un romanzo che rivisita la storia del Pifferaio di Hamelin in chiave horror e che è a tutti gli effetti un pmaggio al poema di Robert Browning che, in calce alla storia, viene riportato per esteso.
Si tratta di Piper. Il pifferaio Magico di Helen McCabe, pubblicato da Leone nel 2014 (collana Mysteria).
Qui, il Pifferaio diventa un essere che sopravvive ai secoli, risvegliandosi periodicamente per andare in caccia di nuove prede, e muovendosi sempre in compagnia di temibili e mordaci topi dai denti aguzzi.
E gli elementi de Il Pifferaio magico, trasposti nell'inquietante figura di Diep Koppelberg, ingaggiato da una scuola americana per bimbi disabili, ci sono tutti.
(Dal risguardo di copertina) Arva, Romania: la giovane Anka Petrescu muore in circostanze misteriose, e le indagini della polizia si scontrano con il muro di silenzio degli abitanti del villaggio. Chi è l'assassino, e quali antichi, orrendi riti si tramandano di generazione in generazione ad Arva? Sunny Mead, Stati Uniti: la famiglia Durrant accoglie Diep Koppelberg, affascinante insegnante di musica dal talento prodigioso, quasi magico, ma dal passato oscuro. Un misterioso individuo trama nell'ombra, una presenza inquietante che sconvolge le vite degli sfortunati che capitano sulla sua strada.
Il pifferaio di Hamelin - Wikipedia
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E naturalmente la Storia del Pifferaio Magico non potè non sollecitare l'estro creativo di Walt Disney