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14 febbraio 2012 2 14 /02 /febbraio /2012 21:31

Andrew_howe_con_Kinder_Bueno.jpgSempre di più, la pubblicità è l'anima di tutto ed è la cornice in cui maturano scelte e preferenze.

Si vedono spesso degli spot pubblicitari ben confezionati ed accattivanti che, a tutti i costi, devono indurre il consumatore a preferire quel prodotto e non un altro. Spesso, per andar dritti allo scopo ci si avvale di testimonial prestigiosi: uomini dello spettacolo (si vedano gli spot con George Clooney, per fare un esempio) o sportivi di vertice. In entrambi i casi questi personaggi vengono scelti per il loro carisma e per il fatto che il consumatore vedendo che tali personaggi prediligono il prodotto pubblicizzato si sentiranno spinti con forza ad operare la stessa scelta, specie se il messaggio convogliato dal testimonial eccelso ne ribadisce la bontà, l'efficacia e la forza.

A tal proposito sono rimasto esterefatto nel vedere un nuovo spot pubblicitario dei Kinder Bueno in TV.
L'ambientazione è un panificio la cui vetrina espositiva (il banco di vendita) è piena  zeppa di pani do ogni tipo e forma e di un'altrettanto grande varietà di dolci da forno.
Ci sarebbe solo da superare l'imbarazzo della scelta per fare una sana e robusta merenda.
Dopo una prima carrellata sull'esuberanza dei prodotti in vendita, l'occhio delle videocamera si sposta dietro  al bancone, davanti al quale ora ci sono due giovani, - due clienti - un uomo e una donna. Non ricordo se l'uomo sia Howe che è stato testimonial pubblicitario del Kinder Bueno in una precedente campagna.
Lei vuole palesemente fare merenda e non sa cosa scegliere. Appare esitante e capricciosa.
La videocamera alterna le riprese in dettaglio dei tanti prodotti esposti con quelle del volto di lei che sembra essere sempre più corrucciato e scontento (con il suggerimento più ch esplicito che non trova ciò che preferisce, nulla che veramente la tenti), sino a che viene intercettato un vassoietto sul quale sono posati degli inconfondibili Kinder Bueno, nei loro artificialissimi incarti di plastica, con rapida ed istantanea zoomata in avanti.
A questo punto, la videocamera intercetta, assieme, in un campo più lungo- grazie all'uso del grandangolo - i Kinder Bueno e il volto della ragazza che , nell'avvistare il celestiale prodotto (che sembra essere lì, solo per lei, per soddisfare il suo desiderio, s'accende all'improvviso di entusiasmo e di voglia quasi sensuale.
Il gioco è fatto.
Una voce fuori campo commenta sul potere nutritivo del prodotto e sulla sua bontà per il palato.
Nella scena successiva si vede la ragazza che, con lussuria, rompe l'incarto e addenta il Bueno, beandosi e, visibilmente, andando in sollucchero.
I meravigliosi prodotti da forno rimangono abbandonati e negletti.
Mi sembra che questa sia una pubblicità davvero menzognera e manipolativa delle giovani menti a cui è in primo luogo indirizzata.
I dolci da forno sono incomparabilmente più buoni e molto meno impestati da sostanze chimiche, da coloranti, dolcificanti e conservanti vari.
Sono nutrienti e sono buoni.
Altrettanto si può dire del pane che oltre ad essere una sana integrazione dei nostri pasti, da solo - specie se appena sfornato, o fatto rinvenire in forno o nel tostapane, può essere mangiato da solo, oppure condito con il miele, con la marmellata, con la nutella, oppure con l'olio e un po' di sale, o anche con un velo di burro e una spolverata di zucchero cristallino.

In confronto al Kinder Bueno, ma anche rispetto ai dolci da pasticceria -  più sofisticati - dolci da forno sono abbastanza economici. Non parliamo poi del pane schietto che, garantendo un ottimo rapporto qualità/potere nutritivo/prezzo, rappresenta probabilmente la miglior merenda di sempre (e, forse, in assoluto, la più sana.
 Che razza di messaggio si trasmette ai più piccoli che sono facili a bersi tutte le menzogne che vengono sparate del medium televisivo?
Verso quale mondo andiamo, lasciando che le nostre menti vengano inquinate da un simile obbrobrio?
Insomma, secondo me, questo spot pubblicitario è da censurare, come menzognero e mistificatorio. Non credo che, nella realtà, uno sportivo di vertice come Andrew Howe si alimenti con questo tipo di prodotto che è tutto, fuorchè naturale e sano. Anche in questo campo, probabilmente, continua a valere il detto ippocratico "Il meno è il meglio"...
Anche se, sicuramente, lo spot in questione andrebbe premiato per il suo potere di mistificazione e di capacità di persuasione occulta.

IL che è davvero un paradosso: pessima pubblicità, ottima pubblicità.

Dipende dal punto di vista che si adotta nell'esaminarla.

 

kinderbueno.jpgKinder Bueno è il nome di una barretta di cioccolato prodotta dalla Kinder, linea dedicata al cioccolato della Ferrero. Si tratta di un wafer ripieno di crema alla nocciola e ricoperto di cioccolato al latte. Kinder è la parola tedesca che sta per "bambini" mentre Bueno è la parola spagnola che sta per "buono".
Nato in Germania, il Kinder Bueno fu lanciato sul mercato nel 1990 e venne presto reso disponibile in Brasile, Argentina, Colombia, Messico, Malesia, Singapore, Israele e Grecia da metà anni novanta. La distribuzione si allargò anche all'Italia, Spagna ed alla Francia nel 1999 ed al Canada, all'Australia ed al Regno Unito dal 2004. Il prodotto è anche reperibile in Croazia, Slovenia e Serbia. Abbastanza rara è la sua presenza negli Stati Uniti.
Varianti. Dal 20 agosto 2006 la Kinder ha lanciato sul mercato una variante del Kinder Bueno, il Kinder Bueno White, che è ricoperto di cioccolato bianco e ripieno di crema al latte; inizialmente era una versione limitata, che poi è stata venduta stabilmente.
Promozione. La promozione del prodotto è stata affidata in Europa ad alcuni campioni dello sport, utilizzando lo stesso format ma protagonisti diversi a seconda del paese di messa in onda della pubblicità televisiva. Fra gli altri si possono citare i giocatori di basket Boris Diaw e Tony Parker, il calciatore Didier Drogba e l'atleta Andrew Howe, per la campagna pubblicitaria mandata in onda in Italia.

 

Questo è il videclip della precedente campagna pubblicitaria: la ragazza sceglie Kinder Bueno, scartando altri prodotti più naturali e genuini. Andrew Howe, con il suo carisma di campione, conferma la giustezza della sua scelta (la scenetta è ambientata davanti ad un distributore automatico di merendine).

 

 

 


 
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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

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