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21 giugno 2023 3 21 /06 /giugno /2023 08:42
Ordinaria inciviltà a Palermo (foto di Maurizio Crispi)

L’altro giorno sono stato testimone di una scenetta incresciosa
Una signora è arrivata alla guida della sua auto per rientrare a casa
Ma non ha potuto farlo 
Davanti al passo carrabile era parcheggiata un auto
con i lampeggianti accesi
Ha suonato il clacson ripetutamente
Niente
È rimasta in attesa
Ha cercato di mettersi in contatto con i Vigili Urbani
Niente
Niente Vigili Urbani, malgrado i ripetuti tentativi
Nel frattempo é trascorsa quasi mezz’ora, forse anche 35 minuti
35 minuti! 
Alla fine, dal vicino negozio di arredamento d’interni
è spuntata una con andatura indolente
e la faccia scocciata
Arriva nei pressi della sua auto 
lasciata in sosta
In modo inopportuno 
e in spregio delle regole della civile convivenza
per non parlare delle norme
del codice della strada
Si mette la tipa
ad altercare con la signora
“Ma non ha visto che ho lasciato
scritto il mio numero di telefono?”
In effetti, sotto il parabrezza
c’era un minuscolo bigliettino di carta
sul quale era trascritto un numero di cellulare
“No!, fa la signora
E in ogni caso non ero tenuto a chiamare,
perché lei, qui, la sua auto
non doveva lasciarla,
incurante di tutto”
La tipa é proterva
Non si scusa nemmeno
È palese il suo tentativo di bulletto
di far apparire la signora 
che é nel pieno del suo diritto
dalla parte del torto
La tipa arriva anche a dire:
Io la querelo per calunnia!
La situazione si sblocca
La tipa proterva se ne va 
alla ricerca di un parcheggio appropriato
Nella sua faccia è dipinta l’espressione
di colui i cui diritti fondamentali
sono stati lesi
La signora può finalmente rientrare
a casa sua

 

Ma in quale mondo viviamo?
Un mondo in cui il torto
diventa dritto
Un mondo in cui vale di più
la legge del più forte
che non la regola della cortesia,
gentilezza e rispetto
È molto triste assistere a simili episodi
che mostrano quanto non vi siano più 
valori etici 
a guidare la condotta di molti

Ordinaria inciviltà a Palermo (foto di Maurizio Crispi)

Alcuni leggendo questo mio post hanno ventilato l'ipotesi che in simili circostanze bisognerebbe agire in modo deciso con azioni "violente".

Per esempio, un mio contatto FB dice: "Mah, ti assicuro che succede anche qui in Piemonte. Personalmente non avrei aspettato 35 minuti né chiamato i Vigili: semplicemente sarei passata accanto all'auto, molto vicino, con la punta della chiave che accidentalmente, ovvio, raschia la fiancata. E poi sarei tornata indietro. Certi individui capiscono solo questo linguaggio (...) Io non ho alcuna speranza circa la possibilità di redimere i prepotenti ed incivili. Preferisco l'occhio per occhio, dente per dente. Sono certa che, trovandosi i geroglifici sulla fiancata, il buzzurro o la buzzurra in questione capiranno che non sono soli al mondo e che violare le norme di civile convivenza può costare caro, proprio in termini economici, di carrozziere. Personalmente mi comporto in maniera rispettosa nei confronti di tutti, ma, see mi pestano i piedi, posto che non ho alcuna fiducia nella cosiddetta giustizia, me la regolo per conto mio.".

 

Posso comprendere questo punto di vista, senza peraltro condividerlo; a mio avviso, rispondere nei modi suggeriti da questo commento non farebbe che incattivire gli animi e spingerci ancora di più verso il baratro dell’inciviltà e soprattutto verso una concezione dei rapporti sociali fondati sul principio dell'Homo Homini Lupus e della reciproca sopraffazione. 

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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