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18 maggio 2023 4 18 /05 /maggio /2023 10:27
Selfie Nottetempo (Maurizio Crispi)

Guido un'auto in affitto
presa per un lungo tour
Dopo centinaia di chilometri,
sta per finire la benzina
Sono all’estremo limite,
con le ultime gocce da spremere
L’auto scassata e ansimante 
va comunque

Poi ci fermiamo e, grazie tante,
c’è una stazione di servizio
Gabriel mi aiuta a inserire i soldi nella slot
Ci sono molte piccole difficoltà 
per mettere qualche litro appena 
nel serbatoio prosciugato
Prima, la banconota non è riconosciuta
Poi, viene mangiata dalla macchina ed è persa 
E infine, voilà, con una seconda banconota,
siamo più fortunati
Ecco che spilliamo una piccola quantità di carburante,
quanto basta per tirare avanti
Poi parlo al telefono con il gestore
delle auto in affitto
Devo ancora portare il mio veicolo spossato, per la consegna
La mia destinazione è lì, a meno di cinquecento metri
Giro la chiave nello starter
Il motore, scoppiettando, si mette in moto
E vado, lasciandomi dietro
nuvole di gas di scarico e polvere
Quando arrivo dove mi è stato indicato
non c’è nulla, nemmeno un’insegna,
solo una strada vuota, desolata
Chiamo il gestore
Almeno lui risponde
Mi dice, perentorio: Non preoccuparti
Lasciala lì, con la chiave nel parasole.
Vattene!
Qualcuno verrà a prenderla!

Mi incammino, obbediente

 

Ho ai piedi delle scarpette da corsa,
di foggia strana
Mi metto a correre,
per attraversare un grande parco naturale,
forse un'oasi protetta
Le gambe girano che è un piacere
Mille ostacoli si frappongono 
alla fluidità della corsa
E sono alberi antichi, mi sembrano ginepri,
bassi e contorti,
d'un legno denso e duro,
cresciuti fitti proprio sul sentiero
Mi devo piegare o strisciare, 
a volte, per superarli 
E poi ci sono delle vasche piene d’acqua
su cui galleggiano le ninfee
e altre specie vegetali
Uno di questi bacini è tanto grande
che non v’è altra alternativa,
se non guadarlo
La via più diretta, insomma
Mi immergo sino a mezza gamba
e vado
Un filo duro, metallico,
mi afferra il piede
Inciampo e vado nell’acqua 
Splash!
Mi dibatto, liberandomi dal cappio,
Splash!
Mi rialzo, zuppo, grondante,
ma sono dall’altra parte, 
e riprendo il mio andare
Ora il percorso é più semplice,
tutto lastricato di pietre
e adornato di magnifiche statue classicheggianti,
con ampie ondulazioni
Sento dietro di me
le voci di altri corridori 
che avanzano,
senza raggiungermi mai, tuttavia
Il solo suono di queste voci,
echeggianti nella mia testa 
come un'ipnotica nenia orientale,
basta ad infastidirmi
Cerco di accelerare l’andatura
per non essere raggiunto,
anzi per prendere le distanze,
ma invano
Quel chiacchiericcio mi perseguita

 

Mi chiedo quando riuscirò mai
a raggiungere Gabriel
che ho lasciato da solo alla stazione di servizio


Nel cielo sopra di me
quattro poiane ascendono
in ampi cerchi verso l’alto,
imperturbabili,
maestose
Mi sembra di riconoscerle
e con il loro volo spiraliforme
mi indicano la via di casa

 

Il vento comincia a levarsi,
annunciando tempesta 


(E qui vado in dissolvenza)

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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