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27 gennaio 2023 5 27 /01 /gennaio /2023 09:26
Festa di Cosma e Damiano a Sferracavallo, Anni Sessanta (foto di Maurizio Crispi)

Negli anni Sessanta i miei zii con i miei cugini andarono a trascorrere i mesi estivi a Sferracavallo, borgata marinara di antico corso e apprezzato luogo di villeggiatura estivo sin dai primi del Novecento, che è tuttora una frazione di Palermo, e lo fecero per molti anni sino a quando non si spostarono in una casa di proprietà alla Fossa del Gallo.


Io ci andavo spesso, perché con loro eravamo da sempre molto vicini. Io era già autonomo perché avevo le due ruote motorizzate e prima ancora mi muovevo con molta determinazione con la bici.

Poi, papà prese una piccola concessione della Capitaneria di Porto su terreno demaniale costiero per allocarci una piccola capannuccia di legno proprio sulla scogliera su cui si affacciavano le case di altri amici di famiglia e di più lontani parenti.
Ho un ricordo molto bello di quelle estati, straordinario. 
Estati felici e spensierate. 

 

Grazie ai miei cugini scopersi la festa di Cosma e Damiano che si svolge proprio lì, a Sferracavallo nell'ultima settimana di settembre culminante con la processione dei due santi che vengono portati sulla loro vara per tutte le vie del paese, da i componenti della confraternita che svolgevano (e svolgono tuttora, credo) questo ufficio a piedi scalzi, con soste più o meno prolungate davanti alle diverse case, soprattutto quando veniva elargita un'offerta generosa.

 

Le offerte in denaro venivano appuntate sul petto dei due santi.
Se l'offerta era particolarmente generosa i portatori inscenavano una "danza" portentosa (con movimenti in avanti e indietro e laterali) davanti alla casa da cui proveniva l'offerta, muovendosi avanti e indietro e di lato incoraggiati costantemente dal suono della banda che intonava in queste circostanze dei ritmi bersagliereschi.

Nessuna via del paese veniva tralasciata, anche quelle che allora erano a fondo naturale e pietrose (e allora erano molte), irte di asperità.

Ero alle prime armi con la mia attrezzatura fotografica: credo di aver fatto queste foto con la prima reflex (una Asahi Pentax) che avevo avuto in dono dai miei il Natale precedente.

Nel corso degli anni sono tornato diverse volte a seguire questo evento, ma questi primi scatti sono rimasti in assoluto delle foto "seminali". Anche oggi, riguardandole, ne sono contento.

 

Certo, se allora avessi avuto un teleobiettivo o uno zoom avrei potuto lavorare di più sui dettagli, ma anche così vanno abbastanza a bene e riescono a cogliere lo spirito dell'evento.

 

I portatori erano i pescatori di Sferracavallo che avevano le piante dei piedi callose perché allora non usavano quasi mai scarpe, e questo gli consentiva di portare i Santi a piedi scalzi. Alla fine della giornata c'era una danza frenetica davanti la chiesa con la musica della banda che si faceva sempre più incalzante e con i portatori che ne seguivano il ritmo sempre con i Santi sulle spalle.
Credo proprio che sia così anche oggi.

Gianfranco Salatiello

È così anche oggi... E la vara, in ultimo, doveva entrare in chiesa senza toccare la cornice della porta se no era un anno di sventure e per i pescatori era veramente pericoloso. Ne sono morti, in mare. Viva i Santi Cosimo e Damiano!

Guido Marino

Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi
Foto di Maurizio Crispi

Foto di Maurizio Crispi

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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