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16 febbraio 2019 6 16 /02 /febbraio /2019 11:12
Bohemian Rapsody

Bohemian Rapsody (Bryan Singer, USA, 2018) è un film che ha avuto una lunghissima - quasi otto anni - gestazione, per ragioni diverse, tra le quali divergenze sulla scelta dell'attore che avrebbe dovuto impersonare Freddie Mercury, problemi nel mettere a punto lo script, etc.
Ma, alla fine, ha visto la luce. E' l'accurata riproduzione della storia dei Queen e di Freddie Mercury che, in alcuni momenti, provoca emozioni intense, da brivido, soprattutto nella ricostruzione di alcune grandi esibizioni dal vivo sino all'apoteosi del Live Aid, in cui tutto collima, persino i dettagli più piccoli, come si potrà notare andando a guardare le riprese originali di quel travolgente spettacolo in cui i massimi esponenti della musica pop del tempo si riunirono grazie all'iniziativa umanitaria promossa da Bob Geldof.
Per l'esattezza sono i primi quindici anni di vita della storica band ad essere raccontati: dalla sua nascita, quando l'allora Farrokh Bulsara propone ai componenti della band "Smile" di unirisi a loro, visto che il vocalist di questi ultimi li ha appena abbandonati (1970), sino al concerto Live Aid del 1985.
La storia della band, un'intramontabile icona della musica rock e pop, è intercalata con la narrazione dignitosa e senza sbavature dell'omosessualità di Freddie Mercury.
L'attore che lo interpreta è riuscito a impersonarlo in maniera assolutamente efficace e credibile, sia nei suoi tormenti interiori, dando piena rappresentazione del suo profilo umano, sia delle sue incredibili abilità di cantante e di performer da palcoscenico e di incredibile - ed ineguagliato - trascinatore delle folle di fan.
Coloro che hanno amato la musica dei Queen troveranno, nel guardare questo film, pane per i propri denti, per quanto ad una critica attenta si rivelino alcune incongruenze, alcune delle quali dovute a sviste altre ad necessità di copione. Per esempio: la band non si sciolse mai ufficialmente, ma semplicemente ancò in pausa, per cui quando vi fu il concerto Live Aid, non vi fu alcuna "reunion"; oppure il fatto che l'accertamento della sieropositività all'HIV avvenne dopo il concerto Live Aid e non prima.
L'idea del film è nata dalla dedizione dei compagni di band nei confronti di Freddie che, a tutti gli effetti, fu il loro leader carismatico e si colloca in una serie di iniziative proposte nel corso degli anni, come i concerti in memoria, i "tributi" (a partire dal Freddie Mercury Tribute Concert) e la creazione di una Fondazione per la diagnosi e il trattamento degli ammalati di AIDS, The Mercury Phoenix Trust.

This is the absolute ULTIMATE experience of Queen's set at LIVE AID, this is the best video mixed to the absolutely superior stereo radio broadcast. This vastly superior audio mix takes a huge dump on all of the official mixes

  1.     00:36 - Bohemian Rhapsody
  2.     02:42 - Radio Ga Ga
  3.     06:53 - Ay Oh!
  4.     07:34 - Hammer To Fall
  5.     12:08 - Crazy Little Thing Called Love
  6.     16:03 - We Will Rock You
  7.     17:18 - We Are The Champions
  8.     21:12 - Is This The World We Created...?


Short song analysis: -
"Bohemian Rhapsody": Although it's a short medley version, it's one of the best performances of the ballad section, with Freddie nailing the Bb4s with the correct studio phrasing (for the first time ever!).

"Radio Ga Ga": Although it's missing one chorus, this is one of - if not the best - the best versions ever, Freddie nails all the Bb4s and sounds very clean! Spike Edney's Roland Jupiter 8 also really shines through on this mix, compared to the DVD releases!
"Audience Improv": A great improv, Freddie sounds strong and confident. You gotta love when he sustains that A4 for 4 seconds!
"Hammer To Fall": Despite missing a verse and a chorus, it's a strong version (possibly the best ever). Freddie sings the song amazingly, and even ad-libs a C#5 and a C5! Also notice how heavy Brian's guitar sounds compared to the thin DVD mixes - it roars!
"Crazy Little Thing Called Love": A great version, the crowd loves the song, the jam is great as well! Only downside to this is the slight feedback issues.
"We Will Rock You": Although cut down to the 1st verse and chorus, Freddie sounds strong. He nails the A4, and the solo from Dr. May is brilliant! -
"We Are the Champions": Perhaps the high-light of the performance - Freddie is very daring on this version, he sustains the pre-chorus Bb4s, nails the 1st C5, belts great A4s, but most importantly: He nails the chorus Bb4s, in all 3 choruses! This is the only time he has ever done so! It has to be said though, the last one sounds a bit rough, but that's a side effect of belting high notes for the past 18 minutes, with nodules and laryngitis!
"Is This The World We Created... ?": Freddie and Brian perform a beautiful version of this, and it is one of the best versions ever. It's both sad and hilarious that a couple of BBC engineers are talking over the song, one of them being completely oblivious of the fact that he is interrupting the performance, on live television... Which was being televised to almost 2 billion homes.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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