Salvatore Crispi, mio fratello, se ne è andato all'improvvviso due anni fa, il 21 giugno 2015. Ha lasciato dietro di sè un profondo vuoto di affetti nei familiari e negli amici, ma soprattutto con lui è venuta meno un'impareggiabile, instancabile, forza nel promuovere nella Regione Sicilia la tutela dei diritti delle persone con disabilità, la sua azione continua, fatta di piccole cose, di tessitura instancabile di relazioni, di minuto e certosino lavoro di corrispondenze cartacee (e non), di mobilitazioni e di azioni concrete, animato dalla vision potente che soltanto se si è uniti, persone con disabilità di tipi diverso, si progredisce, al di là dei particolarismi e degli interessi di singole categorie o associazioni.
Ecco come lo ricorda Rosario Fiolo, amico e compagno di tante lotte.
(Rosario Fiolo) Oggi 21 giugno 2017 ricorre il secondo anniversario della scomparsa di Salvatore Crispi, sino alla sua morte Presidente (e impareggiabile animatore) del Coordinamento H per la tutela delle persone con disabilità della Regione Siciliana Onlus.
Salvatore è stato definito, senza alcuna retorica, "il Gigante dei Dirittti delle Persone con Disabilità" e chi gli è stato vicino può testimoniare ciò.
Ha lottato sino alla fine dei suoi giorni, sempre in prima linea con grande intelligenza e grande ironia.
Penso che, in questo periodo, da un lato, sarebbe stato contento per tutto quello che è stato messo in campo per garantire i diritti dei cittadini con disabilità, ma dall'altro lato sarebbe stato rattristato per come questa politica odierna disattenta e smemorata disattende le necessità dei cittadini con bisogni.
Salvatore era una persona testarda ed instancabile: queste sue caratteristiche è importante ricordarle oggi.
E' importante farlo per non arrendersi e per continuare sulla scia di quello che lui ci ha lasciato: un'idea forte di eguaglianza, di forza e di amore per il bene comune.
Non possiamo dimenticare quello che lui ha fatto e dobbiamo proseguire sulla sua sua scia: per lui, per noi, per le persone tutte.
Sempre grazie, Salvatore, per quello che sei stato tu, per quello che ci hai fatto diventare, per la società che hai cercato di fare progredire!
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