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30 dicembre 2016 5 30 /12 /dicembre /2016 08:09
(foto di Maurizio Crispi)
(foto di Maurizio Crispi)
(foto di Maurizio Crispi)

(foto di Maurizio Crispi)

(Maurizio Crispi) Al Joburg Theatre, il 27dicembre 2016 siamo andati ad assistere ad uno spettacolo di "pantomime" che nel mondo anglofono rappresenta a tutti gli effetti l'eredità (e l'evoluzione) della "commedia dell'arte" (di cui il nostro Dario Fo, premio Nobel per la letteratura, è il massimo rappresentante.
La Pantomime (informalmente anche "panto") sin dal suo esordio mantiene alcune caratteristiche che la tipizzano fortemente: innanzitutto, va in scena solitamente nel periodo delle festività di fine anno e del nuovo anno. E' caratterizzata dal fatto che ha dei contenuti scherzosi, spesso orientata alle famiglie (anche se non mancano i riferimenti ironici alle problematiche politiche del momento), con dei caratteri ben precisi (quali che siano i contenuti della storia messa in scena), alcuni iper-tipizzati sino al grottesco,come la Fata (o lo Spirito della storia, i due bambini, la donna brutta, e tanti altri....
La Pantomime è, in definitiva un musical con delle parti recitate o danzate, ma si richiede ai suoi attori una ottima capacità canora ed anche il virtuosismo di spaziare tra generi musicali diversi. Le musiche sono il frutto di una contaminazione tra motivi già noti e famosi: il risultato finale tuttavia è originale. Si richiede al pubblico presente in sala, il più delle volte un'interattività, che scaturisce dal porre agli astanti delle domande a cui si deve rispondere in un certo modo codificato: in genere questo ruolo è assunto dal narratore (che spesso è rappresentato come un personaggio fiabesco)
Anche le storie messe in scene sono il risultato di una contaminazione e, in genere, si tratta di storie scaturenti dal mito, dalla leggenda e dalla fiaba.
La Pantomime è strettamente correlata, come genere, al Burlesque e alle cosidette "Harlequinades"
Lo spettacolo messo in scena a Joburg portava come titolo "Robin Hood and the Babes in the Wood" (ovvero "Robin Hood e i Bambini nel Bosco"), con una contaminazione tra la storia leggendaria di Robin Hood (la più rappresentata nel cinema e saccheggiata anche dallo spettacolo) e quella - universalmente sfruttata nella fiaba e nel mito - dei tema dei bambini sperduti nella foresta.
Lo Sceriffo di Nottingham con i suoi insaziabili esattori di tasse è stato ritagliato in modo da fare il verso a Jacob Zuma, l'attuale presidente della Repubblica Sudafricana, noto per le sue malversazioni spudorate e a rischio di impeachment.
La pièce è stata scritta e diretta da Janice Honeyman.
Beli e trascinanti gli arrangiamenti musicali che in un montaggio trascinante propongono una carrellata tra i più noti pezzi di musica rock e pop, adattati nelleliriche al contesto narrativo.
Geniali le soluzioni sceniche e i giochi di luce.
L'effetto complessivo è risultato trascinante, per il pubblico ed anche per me,pur non potendo io accedere pienamente alle sottigliezze dei dialoghi e cogliere i riferimenti satirici alla realtà contemporanea della repubblica Sudafricana.
Robin Hood and the Babes in the WoodAll'altezza dei ruoli i diversi attori-cantanti che, assieme alle loro doti performative sulla scena (sia nella recitazione sia nella danza e nelle coreografie, hanno mostrato di possedere delle doti canore indiscutibili (molti di loro hanno al loro attivo la registrazione di solo album).
Grande Desmond Dube nel ruolo di Friar Tuck: grande personaggio di teatro, ironico e dalla voce possente, ha ne lsuo curriculum numerose esperienze di teatro "alto" e, tra queste, ha messo in scena come direttore "Sei personaggi in cerca d'autore" di Pirandello.
Insomma, questo spettacolo di pantomime è stato per me un'esperienza unica ed interessante sia dal punto dell'intrattenimento sia da quello culturale, per l'apertura verso una forma teatrale che ancora non conoscevo.

(Dal sito ufficiale del Joburg Theatre) Bernard Jay for Joburg Theatre presents Desmond Dube as Friar Tuck; Izak Davel as Robin Hood; Bongo Mthombeni as Will Scarlet and Kate Normington as the Spirit of the Forest In Janice Honeyman's Brand New Pantomime Adventure - Robin Hood and the Babes in the Wood from November 2nd to December 30th 2016.
A magical tale told like never before. Come join Robin Hood and his Merry Men on their adventure to defeat the evil Sheriff of Nottingham.

(da wikipedia) Pantomime (informally panto), is a type of musical comedy stage production, designed for family entertainment. It was developed in England and is still performed throughout the United Kingdom, generally during the Christmas and New Year season and, to a lesser extent, in other English-speaking countries.
Modern pantomime includes songs, gags, slapstick comedy and dancing, employs gender-crossing actors, and combines topical humour with a story loosely based on a well-known fairy tale, fable or folk tale.
It is a participatory form of theatre, in which the audience is expected to sing along with certain parts of the music and shout out phrases to the performers.
Pantomime has a long theatrical history in Western culture dating back to classical theatre, and it developed partly from the 16th century commedia dell'arte tradition of Italy, as well as other European and British stage traditions, such as 17th-century masques and music hall. An important part of the pantomime, until the late 19th century, was the harlequinade.
Outside Britain the word "pantomime" is usually used to mean miming, rather than the theatrical form discussed here.

Per saperne di più segui il link sulla relativa voce in wikipedia.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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