Della mia famiglia storica sono rimasto da solo e, poi, come nella storia dei Dieci piccoli Indiani, non ne rimase nessuno...
Mi chiedo qhalche volta: Perchè io? Perchè è toccato a me rimanere da solo a portare il fardello delle memorie familiari?
Una domanda a cui sono destinato a non avere risposta.
Se potessi parlare con mia madre, lo chiederei a lei e, forse lei, con la ua saggezza saprebbe darmi una risposta soddisfacente.
Se punto lo sguardo al passato vedo la mia famiglia storica di cui sono rimasto l'ultimo rappresentante.
Se lo volgo al futuro vedo che ci soo i miei due figli, Francesco e Gabriel.
Non so se loro vorranno prendere questo carico, portarlo con sé e tramandarlo.
Spero di sì, ma non posso dirlo con certezza. Se lo faranno, sarà una loro decisione e lo faranno perchè sentiranno di farlo. Non so se questo accadra. Forse sì, forse no..
Ed è per questo che, proprio adesso, mi sento l'ultimo sopravvissuto.
Quando sei un sopravissuto, pensi - piuttosto - a tutto quello che non c'è stato e avrebbe potuto essere, a tutte le parole non dette, ai silenzi e alle incompensioni che adesso vorresti potere risolvere, ma non hai più gli interlocutori per poterlo fare.
L'altro giorno - mi ritrovavo al cimitero di Sant'Orsola per un evento luttuoso, la morte di un caro amico - e dopo la messa funebre e l'ultimo saluto, sono andato a visitare la sepoltura dei miei cari.
Mi sono seduto sulla lastra tombale con i loro nomi scritti in lettere di bronzo e lì sono stato fumando una sigaretta in compagnia della mamma, di Tatà e di tutti gli altri che lì giacciono.
Salvatore nel giorno del suo 65° compleanno. Le altre due foto sono state scattate in occasione del 90* compleanno della mamma.
Dieci poveri negretti
se ne andarono a mangiar:
uno fece indigestione,
solo nove ne restar.
Nove poveri negretti
fino a notte alta vegliar:
uno cadde addormentato,
otto soli ne restar.
Otto poveri negretti
se ne vanno a passeggiar:
uno, ahimè, è rimasto indietro,
solo sette ne restar.
Sette poveri negretti
legna andarono a spaccar:
un di lor s'infranse a mezzo,
e sei soli ne restar.
I sei poveri negretti
giocan con un alvear:
da una vespa uno fu punto,
solo cinque ne restar.
Cinque poveri negretti
un giudizio han da sbrigar:
un lo ferma il tribunale,
quattro soli ne restar.
Quattro poveri negretti
salpan verso l'alto mar:
uno un granchio se lo prende,
e tre soli ne restar.
I tre poveri negretti
allo zoo vollero andar:
uno l'orso ne abbrancò,
e due soli ne restar.
I due poveri negretti
stanno al sole per un po':
un si fuse come cera
e uno solo ne restò.
Solo, il povero negretto
in un bosco se ne andò:
ad un pino si impiccò,
e nessuno ne restò.
scrivi un commento …