A Palermo, quello che nel resto d'italia è un "passo carrabile" viene indicato nella segnaletica privata come "scarrozzo", intendendosi con il termine il passaggio per cui le carrozze di un tempo "scarrozzavano".
Dunque, "scarrozzo" é un termine siciliano, presto divenuto siculo-italiano, che é indicatore come molti altri della creatività gergale delle sicule genti.
In verità, la parola "scarrozzo" si trova nel dizionario italiano, essendo sinonimo di "passo carraio" o "carrabile", me nel resto d'Italia è sostanzialmente desueta.
L'uso persiste nel tempo, anche adesso che la Sicilia non è più un'isola (o almeno non dovrebbe esserlo più, culturalmente, quanto meno) e l'uso del termine "scarrozzo" persiste gloriosamente immutato.
Ma non avevo mai visto la parola "scarrozzo", distorta come nella foto che ho occasionalmente scattato in una piccola parallela di Via San Martino (nei pressi di via Dante).
"Scarpozzo", ho letto su di una saracinesca, una scritta realizzata ad arte. Sul momento non avevo capito, poi ho compreso!
Rimane lecito chiedersi se questa non sia stata un'ulteriore distorsione creativa o un errore lessicale non riconosciuto.
Non ci sono tracce di correzione e di incertezze del tratto nella scrittura che appare deciso, pieno, ben tornito.
E' senz'altro un interessante esempio dell'evoluzione di un termine improprio.
Le saracinesce raccontano - con le loro scritte - delle storie e veicolano dei messaggi, a volte intimidatori relativamente al mancato rispetto del divieto di sosta davanti ad una saracinesca: e badiamo bene che non tutti gli "scarrozzi" sono a norma di legge, nel senso che non di tutti vengono pagati i diritti al Comune che, nel concedere l'autorizzazione, diventa il tutore del rispetto del divieto di parcheggio davanti alle vie di uscita.
A volte le scritte denunciano, la necessità di tutelarsi da prevaricazioni da parte di utenti che sono in una posizione debole in quanto per il loro passo carrabile non hanno mai richiesto l'autorizzazione al Comune.
Insomma, sono espressione di un "fai-da-te" normativo: è il cittadino stesso che enuncia una norma, promettendo una correlata sanzione in caso di mancato rispetto della stessa.
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