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18 aprile 2012 3 18 /04 /aprile /2012 14:48

NIMAG0010.JPGel settembre 1990, partecipai alla 1^ serie delle "Giornate psichiatriche lampedusane".

Era l'anno in cui era stato commercializzato in Italia il Prozac e le giornate lampedusane di psichiatria avevano un taglio sostanzialmente "promozionale" del nuovo farmaco, per quanto con il corredo di autorevoli interventi scientifici.
La ditta che produceva e distribuiva il Prozac si assunse integralmente l'onere della organizzazione.
Tutti gli psichiatri al top (universitari ed ospedalieri/USL) vennero ovviamente patrocinati. Era anche il momento in cui il terriorio apriva alla psichiatria e andavano a regime i servizxi psichiatrici ospedalieri per le cure psichiatriche urgenti: un'occasione di connubio forte ed indiscutibile (almeno per Palermo e Catania) tra Psichiatria cattedratica e polo ospedialiero, le cui potenzialità erano state fiutate dalla Major farmaceutiche.

Noi poveri peones no, invece: pur avendo garantita la partecipazione gratuita al consesso (senza l'onere del pagamento della quota partecipativa), per il resto - viaggio e spese di soggiorno - dovemmo far fronte alle spese di tasca nostra.

In ogni caso, avemmo sicuramente la bella opportunità di passare un'intera settimana a Lampedusa, usufruendo di alcuni giorni di Congedo straordinario per aggiornamento.
Tra l'altro, le giornate di studio erano organizzate apposta per favorire un clima vacanziero: i lavori plenari cominciavano invariabilmente alle 17.00 e di mattina, soltanto una brevissima session plenaria, con veloci interventi e poi tutti in relatori in barca o in spiaggia.
Per noi peones c'era tutto il tempo per stare al mare durante il giorno.
Sole e mare: al pomeriggio la lucidità non era certo al massimo e i sonnellini in corso di relazioni erano frequenti.

IMAG0007Erano anche grandiosi, ricchi e munifici, i buffet per un sano break a metà circa dei lavori.

In quell'occasione, tra l'altro, andai sull'isola per nave, portando con me auto e canoa.

Era anche l'anno in cui io stavo per raggiungere il mio apice podistico, dopo l'esordio con la mia prima maratona a NY.
Mi alzavo di mattina molto presto e mi allenavo
: prima, quando ancora faceva fresco, corsa, poi uscita in canoa per un'ora-un'ora e mezzo e quindi nuoto.

Un vero scialo...

Una settimana di cui ho un bel ricordo: conobbi tantissime colleghi di fuori e, da Palermo, c'erano il mio collega Mario Maggio e Gerlando Brucculuri che avevamo uscito da pochissimo e che stava tentando di passare dalla pratica dell'Ematologia a quella della Psichiatria... C'erano anche tantissimi psicologi da palermo, poiché quello era stato l'anno in cui le USL di Palermo ne avevano assunti tantissimi, sbloccando dei concorsi fermi da tempo.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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