Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
9 marzo 2021 2 09 /03 /marzo /2021 08:38
Mascherina FFp2

I bambini sono sorprendenti.  Davvero. Stanno crescendo nel bel mezzo di una pandemia e si adattano molto meglio di noi adulti.
Ieri mio figlio mi ha sorpreso, indicando con il suo acronimo esatto la mascherina che in quel momento stavo usando (una ffp2) e poi dicendomi: "Papà, questa mascherina l'hai usata per troppo tempo e adesso la devi cambiare". Ha precisato anche il limite temporale oltre il quale questa tipo di mascherina non si dovrebbe usare più perché la sua efficacia è scaduta.
Io gli ho detto che la uso solo per poche decine di minuti alla volta e che, quindi, il tempo d'uso probabilmente si può allungare per un po'. Ma lui ha insistito e mi ha detto: "Papà, guarda la devi cambiare. Ecco che te ne do una delle mie! E' mi ha porto una mascherina chirurgica intonsa. Mi è sembrato molto tenero, ma anche anni luce davanti a me.
Non ho potuto sottrarmi alle sue sollecitazioni.
E' così: i bambini si adattano ed alcune cose che ancora a noi adulti sembrano essere eccezionali e a cui fatichiamo ad adattarci per loro sono diventate la normalità.
Intanto, prospera e cresce il club dei vaccinati. Quando vado a prendere mio figlio a scuola, ci sono gruppetti di genitori che parlano tra loro.
Talvolta mi unisco alla chiacchiera, talaltra mi tengo in disparte.
E questo accade soprattutto quando mi rendo conto oggetto della conversazione è il vaccino che hanno fatto, degli effetti collaterali che hanno sperimentato alla prima o alla seconda somministrazione, sintomi e sensazioni. Insomma, la rava e la fava del vaccino. Un'apoteosi delle proprie esperienze vaccinali.
Sembra quasi di sentire delle persone che parlano del rito di iniziazione che hanno affrontato per entrare a far parte di un club molto esclusivo di privilegiati: e, al momento il mondo è diviso in due, i vaccinati e gli esclusi, in certo qual modo. O forse dovrei dire in tre categorie, perché vi sono anche coloro che si sono infettati e che sono guariti (sui quali dovrebbe essere fatta un'indagine sistematica sul titolo anticorpale) e dei guariti (questi sì che possono considerarsi dei preziosi testimonial: eppure, come si noterà, sono ben pochi tra quelli che sono stati ricoverati in terapia intensiva e che ne sono usciti magari dopo ricoveri prolungati e pieni di tormento, disposti a raccontare della propria esperienza tra la vita e la morte. I racconti di queste persone, sì, mi intesserebbe davvero poterli ascoltare.
Di solito, quando vanno avanti questi discorsi, mi tengo in disparte: sento di non avere granché da dire.
Intanto ieri è stata una data davvero storica: è stata superata in Italia la soglia dei 100.000 morti per Covid, ogni singolo morto una tragedia.
E' come se fosse scomparsa l'intera popolazione di una città italiana, come Ancona, Udine, Piacenza o Bolzano... tanto per rendere l'idea. E' come se fosse scomparsa l'intera popolazione di una città italiana, come Ancona, Udine, Piacenza o Bolzano... tanto per rendere l'idea.

Nessun uomo è un'isola




Nessun uomo è un’isola
Completo in se stesso
Ogni uomo è parte della terra
Una parte del tutto
Se una zolla è portata via dal mare
L’Europa risulta essere più piccola
Come se fosse un promontorio
Come se fosse una proprietà di amici tuoi
Come se fosse tua
La morte di ciascun uomo mi sminuisce
Perché faccio parte del genere umano
E perciò non chiederti
Per chi suoni la campana
Suona per te

Traduzione di Ermanno Tassi

Condividi post
Repost0

commenti

Mi Presento

  • : Frammenti e pensieri sparsi
  • : Una raccolta di recensioni cinematografiche, di approfondimenti sulle letture fatte, note diaristiche e sogni, reportage e viaggi
  • Contatti

Profilo

  • Frammenti e Pensieri Sparsi

Testo Libero

Ricerca

Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


frammenti-e-pensieri-sparsi.over-blog.it-Google pagerank and Worth