NOS4R2. Joe Hill e l'invenzione degli inscape: una rivisitazione onirica di alcune icone dell'horror
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Con NOS4A2 (pubblicato nel 2014 da Sperling&Kupfer nella collana "Pandora" con la traduzione di Andrea Carlo Cappi), Joe Hill ci ha regalato una bella storia, degna delle migliori del padre suo, confermando la sua capacità di grande affabulatore.
Mi è piaciuto straordinariamente e l'ho letto, appassionandomi; sul finire, rallentando il ritmo della lettura per prolungarne il piacere e per rimandare il momento del congedo dai suoi personaggi, così come si fa quando ci si ritrova a degustare una pietanza prelibata.
Alcuni hanno infatti detto che NOS4A2 potrebbe sembrare un romanzo scritto proprio dal padre di Joe Hill che è - diciamolo pure - l'insuperabile Stephen King: ma no!, secondo me. Oppure sì, nel senso che da ragazzo Joe Hill deve essersi sicuramente infarcito la testa con letture incalzanti delle opere del padre. E dunque non si può ignorare che egli si sia plasmato a quella scuola, pur maturando degli stilemi e delle preferenze proprie, e che, oltretutto, ha avuto una Musa letteraria nella madre Tabitha (che qui, oltre a ricevere una dedica in epigrafe, compare nel nome di un personaggio (l'investigatrice della FBI che, a poco a poco, dovrà convincersi della straordinarietà degli eventi su cui indaga), quella Tabitha che - anche lei poetessa e scrittrice - ha probabilmente avuto un ruolo di primordine nella fortuna letteraria del marito.
Siamo di fronte ad una storia horror condita di elementi fantasy e, sicuramente, vi fanno capolino la serie della Torre Nera e il prestigioso romanzo che King scrisse a quattro mani con Peter Staub, Il Talismano, ma si riconoscono anche le sedimentazioni della letteratura vampirica: in fondo, le cifre della targa della spettrale Rolls-Royce (modello Wraith del 1938) che trasporta l'odioso vilain Charles Manx nelle sue esecrabili missioni e nei viaggi da e verso Christmasland, "il paese dove è sempre Natale", sono pronunciandole con accento inglese l'anagramma di "Nosferatu" (NOS4A2 = NOS-FOUR-A-TWO che suona appunto “Nosferatu”) e sappiamo bene che "Nosferatu", il non morto, è uno dei prototipi dell'immaginario vampiresco.. Ma - ritengo - c'è anche qualcosa di Christine, la macchina infernale (ovvero del celebre romanzo di Stephen King del 1983): cioè si tratta di un'auto che vive una vita propria e che trasforma colui che la utilizza o lo fa ringiovanire (o rivivere), ma sempre in una dimensione di distillato del Male.
Poi c'è il concetto di "inscape", dentro il quale i cattivi costruiscono le loro orride e mistificanti costruzioni e dove altri, dotati di poteri straordinari come Maggie Smith (la bibliotecaria veggente) o Vic McQueen possono entrare, attraverso porte da loro stessi create come il Ponte coperto di legno (non più esistente da anni) che è in grado di condurre Vic McQueen dovunque voglia andare (anche a centinaia o migliaia di chilometri dal posto in cui vive) per ritrovare cose e persone scomparse o per salvare qualcuno dalle grinfie di Charles Manx e, infine, il suo stesso figlio. I poteri che Vic McQueen e Maggie Smith che si ritrovano ad avere e ad usare implicano tuttavia un costo non indifferente: ogni incursione, ogni transito producono dolore e sofferenza e, prospetticamente, le esistenze adulte di Maggie e Vic non sono certamente felici e sono state rovinate.
Maggie e Vic assieme rappresentano un pericolo gravissimo per Charles Manx e quindi egli, da autentico malvagio qual'è, egli farà di tutto per sbarazzarsene. Come nel caso del Conte Dracula che occasionalmente recluta dei servitori che possano annunciare al mondo la sua venuta (com'è il caso di Renfield nel romanzo originario di Bram Stoker) oppure custodirlo e tenerlo al sicuro durante le ore obbligate di letargo diurno, peraltro, Manx ha bisogno di aiutanti che lo assistano nelle sue turpi imprese e che egli recluta con il miraggio di Christmasland (un vero e proprio paese dei balocchi in stile horror): in questo ruolo, avrà una funzione di spicco Bing Partridge, perfettamente delineato in tutta la sua odiosità.
Ancora una volta viene presentata una lotta tra Bene e Male che va avanti per anni sino ad una conclusione, in parte scontata (non del tutto) e solo per un pelino consolatoria.
Trovo che lo stile di Joe Hill sia parecchio diverso da quello del padre: la narrazione è più ariosa con numerosi stacchi e flashbacks che consentono all'autore di dare alla vicenda una sua corposità temporale, ma con assoluta snellezza. Si legge appassionandosi e ogni capitolo conduce immediatamente noi lettori a quello successivo, senza mai desiderare uno stacco.
Aggiungo qui come semplice curiosità che il titolo dell'edizione originale inglese è NOS4R2, mentre quello italiano è della serie si presenta come NOS4A2 (mi chiedo perchè).
La serie TV, articolata in due stagioni, è - a mio avviso - molto ben fatta e va sicuramente vista (ma - questo è il mio suggerimento - solo dopo aver completata la lettura del romanzo), anche se probabilmente per esigenze di sceneggiatura nella sua sceneggiatura sono state introdotte numerose modifiche, soprattutto tagliando via tutta la parte riguardante le straordinarie esperienze infantili di Vic McQueen e il percorso di scoperta della sua capacità di "varcare soglie" per entrare in suo personale "inscape".
Nella serie Vic appare già quasi adulta e il suo mezzo di trasporto per superare il Shorter Way Bridge è già la moto, mentre all'inizio - nella sua infanzia - utilizzava una biciclettina da cross (che, in un episodio della serie, viene solo citata, quando appare come un relitto abbandonato all'interno del ponte coperto).
(Risvolto di copertina) L'unica ragazzina che sia riuscita a sfuggire al male implacabile di Charlie è diventata una donna che cerca, disperata, di dimenticare. Ma Charlie Manx non ha mai smesso di pensare all'eccezionale Victoria McQueen e non si fermerà finché non avrà avuto la sua vendetta.
Victoria McQueen ha la stupefacente capacità di trovare le cose: un braccialetto smarrito, una foto persa, risposte a interrogativi che non hanno soluzione. Quando passa con la sua bicicletta sul vecchio e traballante ponte coperto nei boschi dietro casa sua, emerge sempre nel posto in cui deve andare. Vie tiene segreta questa sua insolita abilità, perché sa che nessuno le crederebbe. Anche Charles Talent Manx ha una dote tutta sua. Gli piace portare in giro i bambini sulla sua Rolls-Royce del 1938 con la targa personalizzata NOS4A2. A bordo della macchina, lui e i suoi innocenti passeggeri possono uscire dalla realtà e percorrere strade segrete che portano a uno straordinario parco dei divertimenti che lui chiama Christmasland. Chilometro dopo chilometro, il viaggio sull'autostrada dell'immaginazione distorta di Charlie trasforma i suoi preziosi passeggeri, rendendoli terrificanti e inarrestabili quanto il loro "benefattore". Poi viene il giorno in cui Vic esce per cercare guai... e inevitabilmente la sua strada incrocia quella di Charlie. Questo è stato molto tempo fa. Ora l'unica ragazzina che sia riuscita a sfuggire al male implacabile di Charlie è diventata una donna che cerca, disperata, di dimenticare. Ma Charlie Manx non ha mai smesso di pensare all'eccezionale Victoria McQueen e non si fermerà finché non avrà avuto la sua vendetta. Vuole dare la caccia a qualcosa di molto speciale, qualcosa che Vic non potrà mai sostituire.
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L'autore. Joe Hill nato nel 1972, a Hermon (Maine) è lo pseudonimo di Joseph Hillstrom King: come si nota dal cognome, lo scrittore statunitense è figlio dell'altrettanto famoso Stephen King. Secondo di tre figli, Joe cresce a Bangor, nel Maine. Il prestigioso Time lo ha definito «uno dei più raffinati scrittori americani di horror»: gli fa da contraltare il Washington Post, denominandolo «uno degli autori di spicco nella letteratura fantastica del Ventunesimo secolo». In Italia la sua prima raccolta di racconti Ghosts (scritta nel 2005) è uscita nel 2009 per Sperling & Kupfer. Seguiranno, tra gli altri, i romanzi La scatola a forma di cuore (2007, Sperling & Kupfer), La vendetta del diavolo (2012, Sperling & Kupfer, da cui è stato tratto il film Horns, per la regia di Alexandre Aja, con Daniel Radcliffe in veste di protagonista), NOS4A2. Ritorno a ChristmasLand (2014, Sperling & Kupfer), The fireman (2016, Sperling & Kupfer). Joe Hill ha anche ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, come il Bram Stoker Award e il British Fantasy Award. Lo scrittore ha altresì collaborato alla stesura di una serie di fumetti, pubblicati in Italia da Magic Press e Panini Comics. Il progetto, iniziato nel 2008, s'intitola Locke & Key ed è illustrato da Gabriel Rodriguez.
NOS4A2 è la serie televisiva horror statunitense ideata da Jami O'Brien e basata sull'omonimo romanzo del 2013 di Joe Hill.
La serie, articolata in due stagioni con dieci episodi ciascuna, viene trasmessa su AMC dal 2 giugno 2019; in Italia, è stata distribuita su Prime Video dal 7 giugno.
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5 cose da sapere sulla serie tv vampiresca Nos4a2
La serie dell'orrore ispirata al romanzo omonimo del figlio di Stephen King, il talentuoso Joe Hill, debutta su Amazon Prime Video il 7 giugno. Ecco alcune curiosità sullo show horror dell'estate.
https://www.wired.it/play/televisione/2019/06/06/cosa-sapere-nos4a2/
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