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Mi è capitato di trovarmi per le mani, qualche tempo fa il poliziesco, Agró e il Maresciallo La Ronda, pubblicato da Marsilio (Le Farfalle), nel 2013, di cui è autore Domenico Cacopardo, magistrato e scrittore.
L'ho trovato di lettura gradevole, liscia, scorrevole, a tratti sapida: un piacevole intrattenimento.
Appartiene questa indagine ad una serie composta da una decina di romanzi polizieschi che vedono nei panni di protagonista il sostituto procuratore della Repubblica Italo Agrò.
Qui, ci troviamo davanti ad un antefatto (o, come si tende a dire oggi, di un “prequel”) in cui il futuro sostituto procuratore è ancora uno studentello di legge e, mentre si trova in vacanza estiva, nel suo piccolo paese del Messinese, viene chiamato dal Maresciallo La Ronda, al comando della locale stazione dei Carabinieri, perché l’aiuti a stendere dei rapporti su di un caso di omicidio (inizialmente solo a metterli in bella forma)
Siamo nel 1976, in un’epoca in cui erano ancora assenti del tutto, telefonini e altri dispositivi elettronici, nel tempo inoltre in cui i documenti venivano trasmessi come “cablogramma”: e questo ha il suo fascino, perché ci parla di un’epoca lontana che i più anziani di noi hanno vissuto.
L’”avvocatucolo” si rivela, tuttavia, sagace e pieno di idee e il pur ruvido Maresciallo prende ad apprezzarlo e ad interpellarlo sempre più spesso e negli orari più strani per proficui “scambi di idee”: sicché il giovane Agrò si ritrova sempre più coinvolto in un’indagine "non autorizzata", sul cui evolversi manterrà - come si conviene - il dovuto riserbo nei confronti di amici e parenti, ma anche della sua morosa.
Senza nemmeno saperlo, poiché di Cacopardo non avevo ancora letto sinora alcun romanzo, mi sono imbattuto per puro caso nella prima avventura di una serie.
Il libro, in ottime condizioni, me lo ha proposto il mio edicolante a metà prezzo.
(Risguardo di copertina) Sant'Alessio Siculo, fine estate 1975. Il futuro dottor Italo Agrò è ancora studente di legge nell'università di Napoli e sta terminando le vacanze nel suo paese d'origine. Il maresciallo dei Carabinieri, Augusto La Ronda, che ha già in passato chiesto a Italo di aiutarlo a stilare qualche rapporto particolarmente delicato, lunedì 7 settembre, lo fa prelevare in un bar di Letojanni, dov'era con gli amici, e condurre in caserma: nel pomeriggio è stato ritrovato tra i ruderi della chiesa di Sant'Agostino il cadavere di Biagio Mudaita, un giovane che lavorava nell'amministrazione della falegnameria paterna. Tra i maricaretti familiari, il mare della sua terra, il passaggio definitivo dall'adolescenza all'età adulta e gli aromi di una Sicilia lussureggiante, Italo Agrò non si limita a correggere il rapporto che il maresciallo intende inviare alle superiori autorità: si appassiona al caso e, in modo riservato, ma non troppo, collabora con il maresciallo con suggerimenti e riflessioni che lo aiutano nelle indagini, mentre si consumano quegli ultimi giorni di vacanza, durante i quali Italo inizia la sua storia d'amore con Irene Mangiacola, detta Nené.
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L’autore. Domenico Cacopardo, nato nel 1936 a Rivoli in Piemonte, ma di origini siciliane, è uno scrittore italiano. Laureato in giurisprudenza, è vissuto in varie città italiane condotto dagli impegni professionali: Consigliere di Stato sino al 2008, è stato anche Magistrato per il Po a Parma e Magistrato alle Acque a Venezia. Collabora con numerose testate giornalistiche nazionali e locali.
L'endiadi del dottor Agrò è il primo episodio della fortunata serie del sostituto procuratore Italo Agrò, di cui sono usciti per Marsilio anche Agrò e la deliziosa vedova Carpino (2010), Agrò e la scomparsa di Omber (2011). Tra le sue opere, pubblicate sempre con Marsilio, ricordiamo anche Il delitto dell'Immacolata (2014), Semplici questioni d'onore (2016). Nel 2022 esce per Ianieri edizioni il romanzo giallo Pater.
Il dottore Agrò, sostituto procuratore della Repubblica, ha preso forma con il romanzo di successo “L'endiadi del dottor Agrò” che é divenuto presto uno dei suoi più fortunati personaggi: il sostituto procuratore Italo Agrò, alter ego dello scrittore, che da alcuni anni lo anima durante il programma "il taccuino del dottor Agrò", in onda ogni sabato pomeriggio sull'emittente nazionale Radio 24.
Agrò è poi tornato anche in alcuni dei successivi romanzi.
Giusto a titolo di curiosità, citiamo qui che Domenico Cacopardo ha avuto una controversia con Andrea Camilleri. Convinto di aver subito un affronto da Questi, che - nella sua opera Il nipote del Negus - ha voluto chiamare un personaggio col nome di Aristide Cacopardo, ha deciso di citare in tribunale l'autore del Commissario Montalbano sentendosi diffamato.
Il punto della discordia era da attribuire ad una frase del libro di Camilleri che descriveva il Cacopardo del romanzo come «persona attendibile anche se un poco chiacchierato (è fissato di essere un grande scrittore e consuma il suo stipendio pubblicando romanzi a sue spese)».
Cacopardo chiese in tribunale di sospendere la pubblicazione de Il nipote del Negus e di ritirarne tutte le copie invendute: il giudice del Tribunale civile di Parma respinse le sue richieste.
https://www.cacopardo.it/
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Domenico_Cacopardo
(22 aprile 2023)
Domenico Cacopardo - Wikipedia
Nato a Rivoli in casa dei nonni materni da famiglia siciliana da parte di padre, si trasferì quasi subito a Letojanni (ME) dove è rimasto sino al 1947. Cacopardo ha trascorso la prima infanzia e la
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