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13 marzo 2014 4 13 /03 /marzo /2014 09:31

Gli Ebrei dalla Diaspora alla Shoah. Il volume di Franco D'Agostino e Loredana Fiorello sarà presentato all'Archivio Storico Comunale, il prossimo 18 marzo

 

Martedì 18 marzo 2014 (ora d'inizio, le 17.00), a Palermo, nella sede dell'Archivio Storico Comunale nella Sala Damiani Almeyda (in Via Maqueda, 157), avrà luogo la presentazione del volume di Franco D''Agostino e Loredana Fiorello, Il Leviatano e la Minoranza Ebraica. Gli Ebrei dalla Diaspora alla Shoah tra relazioni e pregiudizi, scambi e persecuzioni (Pietro Vittorietti Edizioni, 2014).
Il volume scritto dai due studiosi palermitani, entrambi impegnati professionalmente nel lavoro scolastico, presenta molti, inediti, pregi, poichè si occupa - con un notevolissimo sforzo di sintesi - della storia complessa ed aritcolata della Diaspora del popolo ebraica, intrecciata con le persecuzioni e il pregiudizio di cui il popolo d'Israele è stato fatto oggetto nel corso dei secoli.
Il volume - pensato per offrire un supporto didattico di tipo tematico agli studenti delle scuole secondarie, ma fruibile anche da parte del lettore evoluto - offre un quadro che è allo stesso tempo diacronico (una carrellata attraverso il tempo) e sincronico (grazie alla presenza di numerosi capitoli tematici).
Gli Ebrei dalla Diaspora alla Shoah. Il volume di Franco D'Agostino e Loredana Fiorello sarà presentato all'Archivio Storico Comunale, il prossimo 18 marzoLa struttura del volume si presenta articolata in "Unità", ciascuna delle quali è suddivisa in "Lezioni", alcune brevi ed agili, altre più corpose.
Ricco e pregevole è il materiale didascalico che correda ogni singola parte, mentre non mancano le note esplicative in calce alla pagina per la spiegazione di alcuni termini che agli studenti delle scuole medie superiori potrebbero risultare non immediatamente decodificabili.

Il volume viene aperto da una lettera "ai giovani lettori", cioè agli studenti che lo utilizzeranno, scritta da Piero Terracina, uno dei pochissimi sopravvissuti della deportazione massiccia degli Ebrei romani, quasi al termine della 2^ Guerra Mondiale, che coglie l'occasione per corrobare il suo messaggio e la forza della sua testimonianza vivente dell'orrore nazista: "Questo libro è un contributo alla costruzione di una coscienza europea tra i giovani" - afferma Terracina, in calce al suo scritto.

La prefazione è di un altro insigne personaggio della cultura ebraica, Tullio Sonnino: "Nel loro libro la professoressa Fiorello e il professor D'Agostino hanno cercato di affrontare molte di queste problematiche in un linguaggio adatto ai giovani lettori, - afferma Sonnino - e l'augurio che io faccio loroe a tutti noi é che da questoammirevole impegno possa nascere unavera lezione non solo di storia, ma anche di Civiltà".

La presentazione del volume, che è stato portato a termine grazie anche ad un'attiva partecipazione dell'Istituto Siciliano di Studi Ebraici (ISSE), è stata resa possibile dalla disponibilità del Comune di Palermo (Settore Cultura) che ha messo a disposizione una location di particolare interesse strico e culturale.

Interverranno alla presentazione del volume: 

  • Eliana Calandra, Capo Area del Settore Cultura del Comune di Palermo
  • Maria Elena Vittorietti, Responsabile della 'Vittorietti Edizioni'
  • Miryam Ancona, Presidente dell’ISSE (Istituto Siciliano di Studi Ebraici)
  • Evelyne Aouate, Rappresentante dell’ISSE, (Istituto Siciliano di Studi Ebraici) 
  • Rosa Venuti, Presidente nazionale IRASE (Istituto per la Ricerca  Accademica Sociale ed Educativa) 
  • Loredana Fiorello, coautrice del libro 
  • Francesco Di Salvo, studente della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo 
  • Dafne Naschini, studentessa della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo 
  • Nicola Campagna, studente del Liceo Scientifico “Mario Picone” di Lercara Friddi 
  • Federico Albanese, studente dell’I.T.I.S.  “A. Volta” di Palermo 
  • Francesco D’Agostino, coautore del libro  – ™ – ™ – ™

Al temine saranno eseguite musiche ebraiche

 

 

Gli Ebrei dalla Diaspora alla Shoah. Il volume di Franco D'Agostino e Loredana Fiorello sarà presentato all'Archivio Storico Comunale, il prossimo 18 marzo(Dalla quarta di copertina) Nell’indagare le molteplici ragioni del genocidio ebraico, gli autori avviano una riflessione di lungo periodo in modo da fornire al lettore gli strumenti per una conoscenza ed una valutazione degli eventi. La storia della minoranza Ebraica e dei Cristiani è una storia di persecuzione, di espulsioni, di segregazione, ma è stata anche una storia in positivo, una storia di scambi, di relazioni, di quotidianità e di convivenza. Con un ricco apparato di immagini e documenti si ricostruiscono le vicende degli Ebrei dalla distruzione del tempio d’Israele per opera dei Romani (70 d.C.), all’esperienza dell’esilio, alla reclusione nel ghetto, all’emancipazione, alla partecipazione degli Ebrei Italiani al Risorgimento, al Sionismo, per proporre, poi, uno studio più puntuale del periodo nazi-fascista. L’approccio diacronico e l’attenzione posta ai mutamenti di rapporto tra gli Ebrei e le popolazioni europee ospitanti nel corso dei secoli, inseriscono la Shoah in un contesto storico più ampio. Per farsi una idea abbastanza precisa di quali siano stati i motivi e le idee che già prima della Shoah circolavano, efficace è il graffito, scoperto sulle pareti di una delle sale di detenzione del Palazzo Steri di Palermo, utilizzate dall’inizio del ‘600 alla fine del ‘700 dall’Inquisizione spagnola per imprigionare, torturare ed uccidere tutti gli “irregolari”, dagli eretici (Ebrei, Luterani, Calvinisti), alle streghe, agli intellettuali. Il graffito, eseguito da un prigioniero, mostra gli Ebrei, in ginocchio, che si dirigono verso Gesù uscendo dalle fauci del Leviatano, mitico animale simbolo del caos primigenio e di coloro che sono considerati nemici di Dio.

 

Note sugli autori.  

Francesco D’Agostino, palermitano, nel 1974 si laurea in Matematica e sino al 2009 si dedica all’insegnamento. Per il progetto “Palermo apre le porte”, dal 1996 al 1998, coordina un gruppo di studenti nell’adozione della Giudecca di Palermo. Nelle edizioni 1999-2000 organizza l’adozione della Chiesa anglicana “Holy Cross” di Palermo. In occasione di MediLibri, 1997, coordina l’allestimento dello stand dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali sulla presenza ebraica in Sicilia. Dal 2000 cura, in occasione del Giorno della Memoria, momenti d’incontro-testimonianza tra studenti palermitani e sopravvissuti dei campi di sterminio nazisti. È coautore dei testi scolastici: “L’avventura delle Scienze” e “La scoperta delle Scienze” per la Casa Editrice G. B. Palumbo. Ha pubblicato, per la rivista di vita e cultura ebraica “Keshet” di Milano, due articoli sulla Giudecca di Palermo.

 

Loredana Fiorello, laureata in Lettere Moderne, insegna presso il Liceo Scientifico “M. Picone” di Lercara Friddi, provincia di Palermo. Da alcuni anni, si impegna nelle scuole con seminari di approfondimento sulle vicende della minoranza ebraica e con incontri con Testimoni, affinché la riflessione sulla shoah non diventi una vuota Commemorazione. Ha partecipato a seminari curati dalla International School for Holocaust Studies, Yad Vashem, Jerusalem.

 

 

Nella foto in alto: particolare di un graffito rivenuto in una cella di detenzione di Palazzo Chiaramonte Steri a Palermo, ph. Sandro Riotta. In basso: Candelabro per la festa di Chanukkah 2013 dello scultore Manlio Geraci (ph. Sandro Riotta).

 

 

 

Vedi anche su questa pagina: Gli Ebrei dalla Diaspora alla Shoah. Francesco D'Agostino e Loredana Fiorello, dando vita ad una pregevole sintesi sul tema, navigano tra relazioni e pregiudizi, scambi e persecuzioni

 

 

 

 

 

 Contatti: archivispazietno@comune.palermo.itArchivio-storico-comunale.gif
palermo-assessoratoalla-cultura.jpgCittà di Palermo, Assessorato alla Cultura

candelabroI.S.S.E. - Istituto Siciliano di Studi Ebraici

Palermo

 

 

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20 gennaio 2014 1 20 /01 /gennaio /2014 04:41

Quando la mafia va in Psicoterapia. il 31 gennaio la presentazione del nuovo studio di Girolamo Lo Verso su La Mafia in PsicoterapiaVenerdì 31 gennaio, alle ore 17.45 presso l'Auditorium RAI in Viale Strasburgo 19, a Palermo, avrà luogo la presentazione del volume del libro di Girolamo Lo Verso (a cura di), La Mafia in Psicoterapia, Franco Angeli (Collana: Psicoterapie), 2013.
Dopo i saluti ufficiali da parte del Rettore dell'Università Roberto Lagalla, interverranno Giuseppe Lumia, Cosimo Scordato e Corrado De Rosa.
Moderrerà Giusy Ustica e, naturalmente, sarà presente l'autore.

 

Il volume che segue un filone di ricerca intrapreso da Girolamo Lo Verso molti anni fa, è basato sul racconto di casi clinici concreti seguiti sia nel privato che nel pubblico e narrati con piacevole fluidità, il lavoro entra nel mondo dello psichismo mafioso e spiega il fenomeno “mafia” da un punto di vista antropo-psichico. Un contributo di grande attualità in un momento in cui il dramma “mafie” è dilagato anche al nord squassando il nostro paese.

 

Frutto di quasi vent'anni di esperienza e di ricerca dell'autore e del suo gruppo di lavoro (dei contributi che compongono il volume sono co-autori Giusy Cannizzaro, Emanuela Coppola, Corrado De Rosa, Cecilia Giordano, Antonino Giorgi, Serena Giunta, Debora La Barbera, Marcello Ravveduto), La mafia in psicoterapia va ben oltre le superficialità televisive statunitensi di "Terapia e pallottole" e dei Sopranos.
E', indubbiamente, un contributo di grande attualità in un momento in cui il dramma "mafie" è dilagato anche al Nord squassando il nostro paese.
Il volume è arricchito dalla prefazione di Roberto Scarpinato

 

Girolamo Lo Verso su La Mafia in PsicoterapiaGirolamo Lo Verso, professore ordinario di Psicologia clinica presso l'Università di Palermo, gruppo analista, sul tema della mafia ha già pubblicato presso i nostri tipi: La mafia dentro. Psicologia e psicopatologia di un fondamentalismo, 2002 (2^ ed.); con Gianluca Lo Coco, La psiche mafiosa. Storie di casi clinici e collaboratori di giustizia, 2002; con Gianluca Lo Coco, Saverio Mistretta, Graziella Zizzo, Come cambia la mafia. Esperienze giudiziarie e psicoterapeutiche in un paese che cambia, 1999.

Roberto Scarpinato, nominato nel giugno 2010 procuratore generale presso la Corte d'Appello di Caltanissetta, si è occupato di criminalità organizzata mafiosa dal 1989, anno nel quale fu inserito nel "pool anti-mafia" della Procura di Palermo, collaborando con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Nel corso della sua attività professionale ha gestito alcuni dei più importanti processi di mafia e numerose indagini in processi a carico di esponenti apicali di Cosa Nostra nonché del mondo politico, istituzionale ed economico. È autore di numerose pubblicazioni in Italia e all'estero e collabora con la rivista MicroMega.

Indice
Roberto Scarpinato, Prefazione

Parte I
Inquadramento

Mafia in psicoterapia (nel privato)
(Una riflessione finale)
Mafia in psicoterapia (servizio pubblico)
(Gilda; Conclusioni)
Mafia e sofferenza psichica
(Commercianti; Magistrati e forze dell'ordine; I mafiosi, i collaboranti; Donne; Cittadini, politici; Girolamo Lo VersoCecilia Giordano, Un caso: Maria)
Parte II. Mafia e psicoterapie: ricerche
Girolamo Lo VersoCecilia Giordano, La ricerca psicoterapeutica sulla mafia (la storia)

(Introduzione; Un riferimento; La storia della ricerca)
Girolamo Lo VersoEmanuela CoppolaAntonino GiorgiSerena Giunta, I vissuti degli psicoterapeuti che lavorano con pazienti appartenenti al mondo mafioso. Ulteriore approfondimento della psiche mafiosa
(Introduzione; Alcuni dati forniti dal questionario; Alcuni dati relativi a controtransfert e transfert; Ulteriori dati; Conclusioni)
Girolamo Lo VersoDebora La BarberaGiusy Cannizzaro, Un ulteriore risultato
(Conclusioni)
Marcello RavvedutoCorrado De Rosa, Postfazione
(Premessa; La camorra non è la mafia; Psichismo di camorra; Quale normalità?; Pentiti folli; Concludendo)
Bibliografia
Ringraziamenti.

 

Link utili

La Sicilia I figli del boss sul lettino dell'analista (di Guido Caserza)… Leggi tutto
Giornale di Sicilia La psiche del mafioso (di Antonella Filippi)… Leggi tutto
Panorama.it Nella mente dei parenti mafiosi (di Bianca Stancanelli)… Leggi tutto
Il Mattino Il boss vuota il sacco, ma dallo psicologo (di Guido Caserza)… Leggi tutto
L'Inkiesta.it Recensione… Leggi tutto
Paperblog.com Nella mente del Padrino… Leggi tutto
Focus Nella mente dei mafiosi (di Daniela Cipolloni)… Leggi tutto

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20 novembre 2013 3 20 /11 /novembre /2013 20:16
I presepi e le Ceramiche di Burgio. Dalla Biennale di Venezia a Palermo l’opera del laboratorio “Ceramiche d’arte La Gioiosa”Giovedì 6 Dicembre, alle ore 18.30, nella raffinata cornice de “Il Giardino di Ballarò” – Boutique B&B, inaugurazione della mostra “I presepi e le ceramiche di Burgio” che proporrà ai visitatori una selezione delle ceramiche artistiche del laboratorio “La Gioiosa” di Burgio (AG).

Il momento dell'inaugurazione vedrà la partecipazione

del "Presepe vivente di Cammarata", con le musiche di Santino Nigrelli Tommaso Talluto.

L’esposizione delle ceramiche d’arte si protrarrà fino al 23 Dicembre 2012.

L’apertura al pubblico è prevista tutti i giorni dalle 10.30 alle 19.30.  L’ingresso è gratuito.

 


Il Giardino di Ballarò
Via Porta di Castro, 75/77
90100 - Palermo
Tel. +39 091 212215
www.ilgiardinodiballaro.it
ilgiardinodiballaropalermo@gmail.com
 
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19 novembre 2013 2 19 /11 /novembre /2013 11:18

Il Mito di Colombo. Dalla scoperta alle Migrazioni. A Palermo dal 22 novembre 2013Al Porto di Palermo, in via dell'Arsenale n°7 (dock 7), avrà luogo venerdì 22 novembre 2013, l'inaugurazione della mostra collettiva "Il Mito di Colombo. Dalla scoperta alle Migrazioni" (ore 19.00). Saranno Aurelio Pes (curatore della mostra) e Lorenzo Zichichi (Cigno GG Edizioni Roma) ad inaugurarla, con un intervento di Roberto Lagalla, Rettore Università di Palermo. Parteciperanno anche Vincenzo Cannatella, Commissario straordinario dell'Autorità Portuale di Palermo e Marcello  Saija, Presidente della Rete siciliana dei Musei dell'Emigrazione.
L'ideazione della mostra è di Gigliola Beniamino Magistrelli, mentre organizzazione e allestimento sono a cura di Artetika, 5 vetrine sull'arte.

La mostra resterà aperta nei giorni lunedi, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 12.00, sino al 30 dicembre.
Ingresso libero.

 

 

"Il mito di Colombo. Dalla scoperta alle migrazioni" è il titolo della mostra collettiva che sarà inaugurata venerdì 22 novembre, alle 19.00, dal critico e curatore d’arte Aurelio Pes e Lorenzo Zichichi del Cigno GG edizioni Roma
La rassegna è ideata e organizzata dalla Galleria Artetika di Palermo in collaborazione con l’Autorità portuale e l’Agenzia Pietro Barbaro.

L’esposizione è allestita sino al 30 dicembre negli spazi un tempo utilizzati dalla Compagnia di navigazione Tirrenia per raccogliere la biancheria delle grandi navi in arrivo e in partenza dal porto del capoluogo siciliano.
Un luogo suggestivo e pieno di memoria che rivive con le incisioni, le pitture su tela e le sculture di grandi maestri del panorama artistico italiano.

Gli artisti sono Piero Dorazio, Emilio Greco, Piero Guccione, Giuseppe La Parola, Umberto Mastroianni, Matta, Kino Mistral, Narcissus Quagliata, Mimmo Paladino, Mimmo Rotella, Aligi Sassu, Giuliano Vangi, Emilio Vedova.

Le monumentali incisioni e le tele dai colori accesi ripercorrono e reinterpretano il mito di Cristoforo Colombo, il grande navigatore ed esploratore genovese che nel Quattrocento scoprì il Nuovo Continente.

Un omaggio a Panormus, la città araba di tutto porto, vuol essere il gigantesco trittico di quattro metri per due del pittore Ettore De Conciliis che in una visione notturna ritrae lo specchio d’acqua ai piedi del promontorio di Montepellegino, “il più bel promontorio d’Italia” come lo  definì il poeta e scrittore tedesco Goethe. 

Di dolorose migrazioni del nostro tempo attraverso l’Oceano Atlantico ci raccontano le originali sculture di Piero Zambuto che utilizza pezzi di legno o bidoni corrosi dal mare e che il mare ha restituito.

All’inaugurazione della mostra parteciperanno Roberto Lagalla, rettore dell’Università di Palermo, Vincenzo Cannatella, Commissario straordinario Autorità portuale di Palermo e Marcello Saija, presidente della Rete dei musei dell’emigrazione siciliani che ha curato la mostra fotografica allestita negli spazi di Dock 7. L’esposizione dal titolo ‘Sicilian crossing. The America and the derived communities’ - ‘Migrazioni siciliane in America e le comunità derivate’ -  racconta il grande fenomeno dell’emigrazione siciliana in America dalla seconda metà dell’Ottocento sino agli anni Venti.

 

 

 

Il Mito di Colombo. Dalla scoperta alle Migrazioni. A Palermo dal 22 novembre 2013

 

 

 

 

 

 

Scheda tecnica
   
Titolo                      Il Mito di Colombo. Dalla Scoperta alle Migrazioni
 
Presentazione         Aurelio Pes e Lorenzo Zichichi
 
Date                        22 novembre 2013 – 30 dicembre 2013
 
Inaugurazione         venerdì 22 novembre  ore 19.00
 
Sede                        Dock 7, via dell’Arsenale 7 (già via Cristoforo Colombo)                   
 
Orari                       lunedì, mercoledì e venerdì  9.00 – 12.00
 
Ideazione                Gigliola Beniamino Magistrelli
 
In collaborazione     Il Cigno GG Edizioni
                                tel.: +39 06 6865493
 
                                www.ilcigno.org 
 
Organizzazione       
e allestimento         Artetika. 5 vetrine sull’arte
                                via Noto,40 . Palermo
                                Tel. 091 7930713
 
                                artetika2012@libero.it

 

Il mito di colombo. Dalla scoperta alle migrazioni

 

 

Si ringrazia: Cos vini Vittoria -  info@cosvittoria.it

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8 novembre 2013 5 08 /11 /novembre /2013 19:45

Festa di San Martino a Palazzo Adriano (36^ ed.). Tra l'11 e il 12 novembre 2013, la replica di un'antica tradizione balcanica, all'insegna dei valori della famiglia e della solidarietà

 

Il 10 e l'11 novembre 2013 si svolgerà a Palazzo Adriano (Palermo) la 36^ edizione della "Festa di San Martino, della Famiglia e della Solidarietà".
Questa festa che cade in occasione del giorno dedicato a San Martino rappresenta una continuazione di un'antica tradizione balcanica.
Nel contesto di questo evento, molto sentito a Palazzo Adriano, si svolgeranno diverse manifestazioni contemplanti sia momenti prettamente relifgiosi sia danze, canti balli e sfilate in costume con gli abiti tradizionali di Palazzo Adriano.
Molti degli eventi in programma si svolgeranno al "castello" (Museo Real Casina): tra questi, l'evento culminante sarà l'esposizione dedicata ai "Canestri di San Martino" (i cosiddetti "sanmartini"), testimonianza di una consuetudine ancora molto viva, a cura della Proloco di Palazzo Adriano.

Festa di San Martino a Palazzo Adriano (36^ ed.). Tra l'11 e il 12 novembre 2013, la replica di un'antica tradizione balcanica, all'insegna dei valori della famiglia e della solidarietàNel pomeriggio della domenica, inoltre, a partire dalle 17.30, avrà luogo un convegno sul tema: "La famiglia, la Solidarietà, la Condivisione", con gli interventi di Ignazio Parrino, docente emerito di Lingua Albanese all'Università degli Studi di Palermo, di Ester Bonafede Assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali, di Caterina Mirto, responsabile AIAF Palermo, di Marialicia Pollara e Carmelo Moscato per l'Associazione Oasi Cana Onlus Palermo e Centro Aiuto alla Vita di Corleone.

L'11 novembre 2013 sono previste altre manifestazioni - quelle più significative dell'antica tradizione - che coinvolgeranno i bambini e gli sposi novelli (cioè gli sposi dell'ultimo anno) con la cerimonia del dono dei cesti adoni con tovaglie finemente ricamate e contenenti doni, dolciumi, frutti di martorana, frutta secca, castagne, Panuzzi di san Martino, la Pitta  (pane circolare ricco di simboli religiosi, filosofici e politici, che riassumono i valori della famiglia) e il Buccellato.

 

La festa di San Martino è un'originalissima e folklorica tradizione che celebra le coppie sposate nell'arco dell'ultimo anno; queste ricevono dai parenti e dagli amici più intimi dei regali che sono portati da fanciulli, nella mattinata, in cesti arricchisti da fiori e dolci. In occasione della festa che ricorda il soldato originario della Pannonia, ma poi vissuto nell'antica Gallia, San Martino, uno dei primi santi non martiri della proclamati dalla Chiesa, la tradizione vuole che i parenti e gli amici si facciano carico della costituzione della casa degli sposi novelli e, una volta, anche del rifornimento del vitto necessario per l'anno in corso.
Questa magnifica tradizione, che è una delle tante importanti forme di solidarietà sociale di origine balcanica, ormai sopravvive soltanto a Palazzo Adriano.
Nella mattinata autunnale dell'11 novembre, il giorno dedicato appunto a San Martino, i bambini sfilano per le strade portando dei cesti e dei vassoi, adorni con tovaglie finemente ricamate, contenenti il regalo e gli altri dolciumi, in particolare i "panuzzi di San Martino".
I genitori dello sposo usano regalare "u codaruni", i genitori della sposa "a brascera".
Negli ultimi anni, il Comune e la Proloco di Palazzo Adriano, hanno voluto solennizzare questa tradizione per evidenziare l'importanza della famiglia in seno alla società e della solidarietà umana in un mondo che sembra avere dimenticato questi valori basilari.

 

Festa di San Martino a Palazzo Adriano (36^ ed.). Tra l'11 e il 12 novembre 2013, la replica di un'antica tradizione balcanica, all'insegna dei valori della famiglia e della solidarietà

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4 ottobre 2013 5 04 /10 /ottobre /2013 12:14

Eventi-4005.JPG 

 

 

Si svolgerà a Palermo, il 9 ottobre 2013, dalle ore 16.30, presso il Palazzo Steri il convegno "Anima Arbereshe", nel corso del quale verrà presentato il volume omonimo curato da Ilaria Parrino, già presidentessa dell'Associazione di Palazzo Adriano"Paradiso Arbereshe. Poesie italiane di Francesco Crispi Glaviano dal manoscritto inedito" , nel quale volume vedono la luce alcune poesie inedite scritte in italiano da Francesco Crispi Glaviano.
Francesco Crispi Glaviano (Palazzo Adriano - 1852-1933), poeta imparentato con Francesco Crispi lo statista, nonché per un periodo (1980) suo segretario personale, scrisse in Arbereshe il poema epico Mbi Malin e Truntafilevet, successivamente da lui stesso tradotto in lingua italiana con il titolo "Sul Monte delle Rose" (pubblicato nella sua edizione bilingue solo nel 1963).

Scrive Ilaria Parrino: "Una fortunata circostanza ci ha fatto avere un manoscritto proveniente dal poeta Francesco Crispi Glaviano, nipote dello statista. Il manoscritto dovette essere stato regalato al suo giovane sopraddetto nipote e poeta dallo stesso Crispi in omaggio alla sua ispirazione poetica, circa il 1880, nel breve tempo in cui lo ebbe come segretario personale. Esso quindi sarà stato da lui attentamente conservato fino a quel tempo.
Il ricordo che ne viene tramandato, parla del manoscritto come personale opera giovanile dello statista e cosi viene detto anche dal poeta Crispi Glaviano che scrive sulla controcopertina: Francesco Crispi Genova, Componimenti Poetici. Che si tratti di lavoro giovanile del Crispi è evidente sia per la data in esso riportata, 1835, e sia per continui indizi evidenziabili dal suo contenuto. Particolare importanza avrà anche avuto per il Crispi nel caso che quel manoscritto conservasse, come sembra, anche il ricordo del suo primo amore, ideale, meraviglioso e sfortunato.
Si potrebbe osservare che il tono rigido che caratterizza la gran parte delle poesie guerresche in esso contenute non facilmente si accorda con quello più pacato che emerge in quelle liriche ivi contenute, o in quelle religiose da lui sicuramente scritte qualche anno dopo e pubblicate sull'Oreteo a sua firma.
Certamente c'è stata una evoluzione psicologica nel Crispi. Egli cominciando ad assumere delle responsabilità anche se in età ancora giovanissima, ed entrando in contatto con la vita concreta, si sarà liberato dalla rigidità teorica e astratta delle sue prese di posizione scolastiche certo influenzate da qualche superiore del Seminario, fosse anche il vescovo zio (Monsignor Giuseppe Crispi, grecista) o qualche altro che sarà stato il suo maestro di arte poetica e certo anche di pensiero.
(dall'articolo "Francesco Crispi e l'Unità d'Italia", a cura della D.ssa Ilaria Parrino, Associazione Culturale “Paradiso Arberesh di Palazzo Adriano)



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8 settembre 2013 7 08 /09 /settembre /2013 11:08

L'Associazione La Comune di Palermo protagonista di un azione a favore della pace in Medio-Oriente

 

In Piazza Castelnuovo (Palermo) nel pomeriggio di ieri 7 settembre 2013 era in corso una piccola manifestazione a favore della pace in Medio Oriente.
Nel centro della parte della piazza dominata dal Teatro Politeama, alcuni membri dell' Associazione "La Comune" (Sede a Palermo, in Via Principe Belmonte, 47) avevano predisposto degli striscioni e dei piccoli tavolini per la vendita di volumi tematici. Alcuni mettevano in vendita copie del loro giornale, dal titolo omonimo, altri parlavano al megafono per illustrare l'attuale situazione in Medio-Oriente, mostrando che il minacciato attacco militare da parte dell'America di Obama non sarebbe altro che un'escalation di un attuale stato di tensione e di una situazione già quasi di belligeranza, con pericolose e imprevedibili conseguenze, altri infine distribuivano dei volantino appositamente predisposti, indirizzati a tutti coloro "che hanno raccolto l'appello di Papa Francesco, a voler essere "protagonisti di pace".
Lodevole la buona volontà e la perseveranza di questi ragazzi che, pur non raccogliendo molto seguito (la maggior parte delle persone presenti rimanevano affaccendate nelle proprie cose e non si interessavano, se non marginalmente), mantenevano con entusiasmo (direi quasi con fede) la loro linea.
L'appello alla pace in Medio-Oriente di Papa Francesco e l'invito al digiuno per un giorno ha scosso le coscienze e ha prodotto degli effetti di coinvolgimento e di condivisione, al di là delle differenze di credo religioso e di fede politica.
Anche a Londra, tanto per fare un esempio, nelle aree della East London, ad elevata densità musulmana di provenienza medio- ed estremo-orientale, ci sono state molte manifestazioni e preghiere, a favore di un'escalation di pace anziché di guerra.
E' sconcertante che a Palermo - almeno esteriormente - prevalga l'indifferenza, con l'eccezione di pochi volenterosi idealisti che sperano comunque che il proprio messaggio possa essere raccolto, penetrando attraverso barriere di indifferenza e di ottusa soddisfazione da parte di tutti quelli che si accontentano di poter aver solo svaghi e gadget e di coloro che non si lasciano coinvolgere perchè ritengono che la loro vita così sia già più che satura e soddisfacente.
Mi ha colpito vedere, poco dopo, dei giovinastri che camminavano per via Libertà, con andatura sgraziata e ciondolante, bevendo a canna da una bottiglia di birra. Poi quando la bottiglia è stata svuotata sino all'ultima goccia, quello dei due che la reggeva, la ha scagliata in un aiuola, benché a comoda portata di braccio ci fosse un cestino di rifiuti.
Ignoranza, maleducazione, consumismo efferato sono i tre ingredienti per fomentare le peggiori forme di indifferenza e di anti-solidarietà.

 

 

 

L'Associazione La Comune di Palermo protagonista di un azione a favore della pace in Medio-Oriente

 

 

 

Foto di Maurizio Crispi

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7 agosto 2013 3 07 /08 /agosto /2013 19:43

L'onomastico di Tatarone e una digressione sul nome (Maurizio Crispi) Il 6 agosto ricorre, specie in Sicilia la festa della Trasfigurazione di Nostro Signore e si festeggiano tutti quelli che si chiamano Salvatore (e varianti correlate).San Salvatore.
Ricorre dunque l'onomastico di mio fratello.
A sorpresa (anche se, alla fine, era diventato un segreto di Pulcinella), ho dato l'input alla signora Maria e a Raul per organizzare una cenettina per Tatarone.
Insomma, si è messa in opera una piccola fronda, che non ha funzionato al cento per cento perchè qualche piccola indiscrezione è trapelata asino a mio fratello che, tuttavia, ha tenuto bordone e ha fatto finta di niente, il che - conoscendolo - è già tanto.
All'inizio, Tatarone ha fatto il viso lungo, ma poi - alla fine - ha accettato di buon grado questa mia iniziativa "a sorpresa"...
Alla fine, eravamo in 14: una versione potenziata del pranzo che abbiamo fatto per il giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre scorso (vedi l'articolo).
Conversazioni piacevoli, risate e lazzi.
Abbiamo mangiato come non mai.
Cosa?
Questo il menu...
Fichi avvolti nel prosciutto crudo.
L'onomastico di Tatarone e una digressione sul nome Spaghetti fritti alla "mauriziana" (non alla mia maniera, ma secondo quella deglioriginari dell'Isola Mauritius), preparati da un amico di Raul, con una ricetta segreta e resi ancora più gustosi dall'aggiunta di piccantissime salsine.
Uova alla russa.
Un'insalata di riso preparata da Maria.
Un altro piatto di verdure, preparato da Anita.
Anguria tagliata a cubetti con l'aggiunto di perle di cioccolato fondente e cubetti di zuccata.
Gelo di mellone, preparato da Maria con la ricetta della mamma..
Una squisita torta, preparata da Anita.
Tronchetto gelato al gusto di pistacchio.
Gelatini misti, portati da Daria e Aldo.
Il tutto annaffiato, a seconda dei gusti, con coca cola, acqua tonica al pompelmo, vino o semplicemente acua per gli astemi.
Arrivati ai dolci, abbiamo bevuto dell'ottimo Passito di Pantelleria.
E, per cominciare, un antipastino con olive nere, con un sorso di Lancer's rosato freddissimo.
Alla fine, come si potrà ben comprendere, panze chine.
L'onomastico di Tatarone e una digressione sul nome Per l'occasione - e non lo facevamo da tanto tempo - visto il numero dei commensali e visto che c'era tanto caldo e mangiare stipati in cucina non sarebbe stato il massimo, abbiamo allestito il desco nel salotto di casa che, in questo modo - dopo circa un secolo dalla morte della mamma - abbiamo rimesso in uso.
Penso che la mamma sarà stata contenta di quello che abbiamo fatto e dello spirito con cui l'abbiamo fatto.
In fondo, chi non è più vive in noi se, almeno alcune delle cose che facevano, noi continuiamo a farle e a ripeterle, mantenendone lo spirito e la tradizione.
Mi sento di poter dire che la serata sia pienamente riuscita.
Mi ha fatto particolarmente piacere che mio figlio abbia detto alla fine, sul punto di andar via, che si era divertito molto, che era stato bene e soprattutto che era stato contento di aver potuto condividere con qualcuno la sua passione per la saga fantasy di George R. R. Martin.
Un segno indubitabile questo di quanto lui sia cresciuto!
E ringrazio di cuore tutti quelli che hanno partecipato, accettando il mio invito.

 

 

 

(da Wikipedia) Salvatore è un nome proprio di persona italiano maschile.
Dal nome tardo latino Salvator, che, tratto dal verbo salvare, significa letteralmente il salvatore, colui che salva. Di chiara valenza religiosa, il nome nasce dalla traduzione del greco Σωτήρ (Soter), letteralmente Salvatore, che, nei primi ambienti cristiani, traduceva lo stesso nome di Gesù Cristo: etimologicamente, infatti, il nome Gesù deriva dall'ebraico יְהוֹשֻׁעַ (Yĕhošūa’), che, secondo tradizione, viene tradotto come Dio salva o Dio è salvezza. In questo senso, dunque, i primi cristiani adottarono il nome Salvatore come traduzione del nome Gesù.
L'onomastico di Tatarone e una digressione sul nome Largamente diffuso in ambito cristiano, questo nome si riscontra un po' in tutta Italia, anche se risulta maggiormente accentrato nel Sud e, in particolar modo, in Sicilia. Della stessa regione sono anche specifiche le varianti Turi, Ture, Turiddu, etc... e al femminile Salvatrice. Salvatorico, Salvatorica, Tore, Barore, Bobore, Farori e Salvadori sono tipici della Sardegna, mentre Salvadore e Torello, in passato, erano maggiormente diffusi in Toscana, anche se oggi risultano praticamente scomparsi.
Secondo una stima del 2000 è il settimo nome proprio maschile più diffuso in Italia nel XX secolo.
Onomastico. L'onomastico si festeggia il 18 marzo in ricordo di San Salvatore da Horta. In Sicilia e nel Salento l'onomastico viene festeggiato per la festa del Corpus Domini. Sempre in Sicilia, in Campania, in alcune zone della Puglia (ad esempio ad Andria) ed in Calabria il nome Salvatore viene riferito a Gesù Salvatore che viene festeggiato il 6 agosto in occasione della Trasfigurazione di Gesù.

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11 luglio 2013 4 11 /07 /luglio /2013 16:34

alfabeto ebraicoSono aperte le iscrizioni al Corso base low cost di lingua ebraica moderna “Shalòm” organizzato dall’Associazione culturale per il dialogo interreligioso La Tenda di Abramo in collaborazione con le Edizioni La Zisa. Il corso sarà tenuto da un insegnante di madrelingua ebraica e partirà nel mese di settembre del 2013. Strutturato in 10 incontri (uno a settimana), avrà un costo complessivo, e comprensivo di materiale didattico, di euro 120.

Le lezioni si terranno presso i locali della casa editrice La Zisa in via Lungarini 60, a Palermo.

A richiesta, sarà rilasciato un attestato di frequenza.

Le iscrizioni dovranno essere effettuate presso la segreteria della casa editrice sita in via Lungarini 60, a Palermo (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,00 alle ore 13,00).

 

 

 


Per informazioni: Tel. +39 091 5509295 o scrivere a info@lazisa.it 

 

Blog: Edizioni La Zisa

Zisaedizioni mailing list: Zisaedizioni@ufficistampa.org
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21 giugno 2013 5 21 /06 /giugno /2013 19:01

Decalogos Tour Pellegrino ieri e oggi: itinerario sul monte con GoetheSi svolgerà a Palermo il 30 giugno 2013 il Decalogos Tour. Pellegrino ieri ed oggi. Itinerario sul monte di Goethe, con l'esplorazione di Monte Pellegrino seguendo l'itinerario delineato da J. W. Goethe, in occasione della sua visita a Palermo e in Sicilia durante il suo Grand Tour europeo di cui la "visita della Sicilia" era parte fondamentale alla ricerca delle antichità classica tanto da meritare la denominazione di "Grand Tour in Sicilia" (un vero e proprio grand Tour dentro il Grand Tour...).
Il raduno avrà luogo ai piedi della Scala Vecchia di Monte Pellegrino che era nel Settecento la via principale di accesso al monte e alla sua zona "sacra". , alle 5.30 e la partenza della comitiva verrà data auspicabilmente alle ore 5.00.

Nel corso dell'itinerario verranno letti e commentati dei brani tratti da "Il viaggio in Italia di Goethe.


 

Programma

  • Raduno alle ore 5:30 ( all’Alba) presso l’ingresso alla salita “ Scala Vecchia”
  • partenza entro le ore 6:00
  • arrivo previsto alle ore 9:30
  • sono previste 7 tappe che costituiranno momenti di piacevole riposo accompagnati dalla guida alla conoscenza della Riserva attraverso letture tratte da Il Viaggio in Italia di J. W. Goethe e momenti di respiro consapevole guidati da un esperto in meditazione.
  • All'arrivo al Santuario di Santa Rosalia è prevista per tutti una colazione naturale con succo d’arancia, pane e miele e il biscotto del Pellegrino e, quindi, avrà luogo la visita del Santuario
  • Le modalità di ritorno sono le seguenti: ripercorrere il sentiero a ritroso oppure prendere il mezzo pubblico dell’ AMAT n. 812 che parte regolarmente ogni ora (ricordiamo che il costo del biglietto è di € 1,30 e si consiglia a chi volesse ritornare con il mezzo pubblico di venire già provvisti di biglietto).

 

 

Per maggiori Info: Associazione ITIMED (Associazione ITIMED) - email: info@itmed.org mobile: .3483394617
 

 

Per la partecipazione all'iniziativa occorre versare un tributo di € 20,00

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DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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