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Brian Evenson: un autore di cui sinora non ho letto nulla e che ha, casualmente, attratto la mia attenzione con questo romanzo del 1998, pubblicato in traduzione italiana solo nel 2024: si tratta di "Il padre della menzogna" (Father of Lies, nella traduzione di Orso Tosco), pubblicato da Nottetempo.
E' questo un thriller inquietante, pervaso da un'atmosfera oscura in cui il crimine viene coperto, sostanzialmente, dall'ipocrisia e dal potere della comunità religiosa di tipo settario, di cui fanno parte sia il prevosto che necessita di un supporto psicoterapico per via di incubi ricorrenti in cui compie orrendi delitti sia il terapeuta (che è stato designato proprio dalla dirigenza della congrega come referente per trattare i propri accoliti bisognosi di supporto).
Una prima parte del romanzo si svolge in modo epistolare, con un'esposizione dei fatti da "caso clinico" e serve ad inquadrare il contesto e le motivazioni che portano il prevosto a richiedere l'intervento del dottor Feshtig.
Poi la narrazione si sposta - come in un thriller classico con venature noir - sulla narrazione degli eventi in cui l'io narrante è a volte il prevosto, altre volte il terapeuta: e tutto ciò ci conduce lentamente all'ineludibile verità.
Questo artificio narrativo (del doppio registro dell'io narrante) ci introduce, a poco a poco, nel mondo delirante in cui vive il prevosto e contemporaneamente getta una luce di inquietudine sullo stato d'animo del terapeuta che, sostanzialmente, sente di avere le mani legate, per poter fare qualsiasi tipo di intervento che non sia quello di congedarlo perchè sente di avere ben poco da fare per lui, dal momento che tutto ciò racconta nel corso delle sedute è ascritto non alla realtà, ma al mondo onirico.
Di questo psycho-thriller ho apprezzato sicuramente la lettura.
(risvolto) Il prevosto Fochs, membro della Chiesa del Sangue dell’Agnello, è inquieto. Le sue notti sono turbate da orrendi incubi in cui abusa di alcuni ragazzini della congregazione, allo scopo di purificarli dal male. In un altro sogno uccide una giovane in una radura vicino a casa. Tormentato dal pensiero della colpa e sollecitato dalla moglie,
Fochs accetta finalmente di vedere uno psicoanalista. Il dottor Feshtig tiene nota delle loro sedute, finché la cronaca cittadina non si popola di episodi che mostrano un’allarmante somiglianza con quegli incubi, e le gerarchie ecclesiastiche fanno grosse pressioni per appropriarsi dei suoi appunti.
E se dietro quelle confidenze si celasse una tremenda verità?
Se il prevosto fosse in realtà un terribile predatore assassino? Di certo la sua Chiesa è determinata a salvarlo e a conservare la propria reputazione, costi quel che costi. Brian Evenson, maestro del perturbante, scrive un romanzo estremo sul lato oscuro e distorto della religione, schierato dalla parte delle vittime. "Il padre della menzogna" ci restituisce così un’immagine limpidissima del male, della paranoia e dei pericoli di una cieca obbedienza.
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L'autore. Brian Evenson (Ames, Iowa, 1966) è scrittore, traduttore critico e docente universitario. Le sue opere gli sono valsi numerosi riconoscimenti, tra cui il premio O. Henry per la narrativa breve, tre Shirley Jackson Awards e l'International Horror Guild Award.
In Italia sono stati pubblicati i romanzi La colpa (ISBN, 2007) e Gli ultimi giorni (nottetempo, 2023)
E' nota la sua controversia con la comunità mormone e con la Brigham Young University (BYU) presso cui egli insegnava, poichè le sue scritture sono state ostracizzate in quanto ritenute lesive dei principi su cui si basa l'affiliazione religiosa all'interno della Chiesa dei Santi degli Ultimi Giorni. Tale controversia ha portato alla sua espulsione dalla sua posizione di insegnamento presso la BYU e all'attivazione di un inchiesta da parte dell'American Association of University Professors a proposito della libertà di pensiero e di parola vigenti presso la BYU.
“Noir, horror, thriller, romanzo umoristico, romanzo psicologico, esistenzialismo e puro surrealismo fanno tutti parte della gamma espressiva di Brian Evenson.”
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