/image%2F1498857%2F20250429%2Fob_e56e18_raddoppiio-prosepettico.jpg)
Una giuria di gara, alla fine di una competizione, si riunisce a porte chiuse, con lo scopo di fare uscir fuori, con uno scrutinio segreto, i nomi dei vincitori
Prima, c’era stata una conferenza sui modi in cui allenarsi ed evitare infortuni molesti e dolorosi
Faccio parte di un altro gruppo, una delegazione internazionale, che deve pranzare
Il tavolo é allestito all’altra estremità del vasto salone dove si tiene la riunione della giuria
S'accede al tavolo da desinare tutto allestito (come dio comanda) da una seconda porta molto distante da quella attraverso cui è entrata la giuria
Quindi, nessun disturbo, nessun problema, nessuna interferenza e nemmeno ingerenza, o tantomeno inferenza
Ma qualcuno solleva il dubbio che il fatto stesso di entrare mentre i lavori della giuria sono in corso potrebbe inquinare l’esito dello scrutinio
Si crea uno scontro di opinioni e, nel dubbio, rimaniamo fuori dalla porta
Io ritengo che siano tutte fisime e quisquilie, ma non posso che uniformarmi
Il sogno è tanto, tanto, lungo, ma è in gran parte svanito e nemmeno con le pinze potrei tirar fuori altri brandelli di esso
[stacco]
Ho sognato altro ma sono quasi troppo pigro per potere trascrivere tutto
Ero in un posto come una grande prigione e bisognava coinvolgere un gruppo di prigionieri che erano anche pazienti in un lavoro collettivo in cui in una forma grafica accattivante bisognava esprimere un pensiero della comunità in occasione di una ricorrenza importante, come ad esempio potrebbe essere il 25 aprile
Io davo delle idee su come si poteva fare, ma all’applicazione pratica condotta da altri il tutto veniva una cagata colossale e quindi cercavo di rispiegare quale fosse stata la mia idea originaria e ci rimettevamo tutti al lavoro
L’idea era buona, perché si partiva proprio dal concetto di comunità e lo lo si cercava di sviluppare con una serie di passaggi associativi il tutto corredato da disegni impressionisti
C’erano lunghe disquisizioni teoriche e qualcun altro faceva lo stesso lavoro con altri gruppi di persone
Dovevo andare in bagno: prendevo un libro per poter leggere con tutta calma durante l’eroico atto, ma proprio quando stavo per chiudermi dentro la ritirata sopraggiungeva un’orda di persone che sciamavano per ogni dove: quindi, il mio desiderio rimaneva un utopia di impossibile privacy
Continuava il confronto serrato con altri operatori della comunità ed io mi pavoneggiavo delle mie conoscenze e delle mie sottigliezze
Poi la scena si spostava all’aperto ed ero con un cane al guinzaglio
Mi distanziato da altre persone ed iniziavo ad andare in salita, ma un monitor mi diceva che dovevo tornare indietro assolutamente cominciando a fare un bip impazzito, come quando non ti allacci subito alla partenza dell’auto la cintura di sicurezza
Ero basito
Provavo ancora una volta e si ripeteva la stessa sequenza
Rinunciavo, allora, e tornavo indietro e tutto si normalizzava
Comprendevo allora in un improvviso lampo di chiarezza che il bip impazziva perché salendo troppo in fretta non davo tempo all’organismo del cane di acclimatarsi alla variazione di altitudine
E vabbè!
Non fu possibile!
C’erano altri momenti in cui mostravo la mia prestanza e il mio ingegno
Poi arrivava un altra scenetta topica, quando camminando con il cane al guinzaglio, mi ritrovavo ad incrociare un altro gruppo di persone conoscenti che conducevano a loro volta un altro cane possente al guinzaglio
C’era un attimo di garbuglio, poi tutto si sistemava
Quel cane era blu
Aveva il pelo tutto blu
Aveva la cornea degli occhi blu
E persino i denti blu
Il mio e questo cane, si tolleravano a vicenda
E capivo che, benché ciò non fosse possibile, il cagnone blu era l’antenato del mio attuale cane e quindi lo riconosceva, si riconoscevano tra loro e riconosceva anche me, poiché c'era nell'aria una comune chimica ed anche in un tempo lontano avevamo vissuto assieme
Dissolvenza
scrivi un commento …