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Mi accingo a partire per un viaggio
È tutto pronto
Le mie cose sono poggiate sul pavimento
Valigia e borsa, ed altri effetti
Arriva mio padre e non voglio che venga a sapere che sto partendo
È un segreto che non voglio condividere con lui, una cosa solo mia
Lo accolgo sulla porta e faccio in modo che non superi la soglia
Parlo con lui
Sto sulle spine
Non voglio che veda il mio bagaglio già predisposto
Anzi, in un suo momento di distrazione, lo sospingo dietro un mobile, per occultarlo alla vista
Papà se va
Rimasto solo a casa, decido di mangiare qualcosa, così partirò con la pancia bella piena
C’è solo del riso bollito e ne mangio a grosse cucchiaiate
C’è caldo e il sudore mi scorre a rivoli sulla faccia e lungo il corpo
Mi affaccio dal lato della cucina
Vedo la mamma giù che si accinge ad uscire con mio fratello con la sua vecchia FIAT 127, colore verdognolo
Vedo che la mamma ha fatto un qualche adattamento alla vettura e che il fratellone é seduto anteriormente con tutta la sua carrozzina in un alloggiamento che la mamma ha ricavato dal vano motore
Mi sembra una sistemazione precaria e poco appropriata, soprattutto ai fini della sicurezza di mio fratello
Grido dall’alto della mia postazione, cercando di attirare la loro attenzione, ma la mia voce non giunge sino a loro
Dissolvenza
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