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4 marzo 2025 2 04 /03 /marzo /2025 06:26
Piumino con ape (foto di Maurizio Crispi)

Ho fatto dei sogni faticosi questa notte, faticosi nel senso che facevo delle cose faticose, dei lavori ripetitivi che mi lasciavano alla fine con il corpo tutto dolente e i muscoli contratti e carichi di acido lattico

Di queste scorribande oniriche ricordo due dettagli soltanto

In uno ero intento a potare una vite che era del tutto anomala
Era cresciuta a dismisura, formando un tralcio gigante lungo centinaia di metri
Tagliavo via tutte le diramazioni, lasciando intatto il tronco principale, in tutta la sua spropositata lunghezza 
Poi, finito questo lavoro, mi accorgevo che dai nodi rimasti venivano fuori delle gemme dotate d'una crescita straordinaria e che, difatti, si sviluppavano a vista d’occhio come se fossero dotate di una forza propulsiva anomala, ma potente ed inarrestabile che mi faceva pensare ad un romanzo horror letto anni addietro, dal titolo Rovine, i cui protagonisti si confrontano con una pianta tentacolare e assassina che, a metà tra un'edera e una liana, infesta un sito archeologico dello Yucatan)
Mi accorgevo che questi nuovi germogli davano origine a tralci di zucca e allora li tagliavo via, uno alla volta
Quando avevo finito, mi accorgevo che dai primi tagli altri tralci - sempre di zucca - avevano ripreso a venire fuori e quindi ricominciavo ad estirparli con rinnovato vigore

In un altro momento, mi muovevo appollaiato su di un enorme macchinario, ronzante e traballante, delle dimensioni di una mietitrebbia
Andavo avanti lungo una trazzera di campagna, solo che il percorso non era libero del tutto
C’era un contadino che lavorava lungo lo stessa strada con una carriola piena dei suoi attrezzi, intento alla "arrimonatura" degli alberi che erano disposti ad intervalli regolari 
Ma questa sua carriola, malgrado i miei richiami non la spostava di un centimetro
Sicché il mio macchinario semovente ci sbatteva con grande clangore e poi la sospingeva in avanti, sbatacchiandola, qua e là
Il contadino gridava qualche protesta, prendeva la sua carriola e la spostava più avanti, mettendola in un punto in cui era  sempre d’ingombro al mio poter passare liberamente, sicché la stessa scena continuava a ripetersi
Alla fine la carriola, urtata e sbattuta (anche mai schiacciata) era piuttosto malconcia

C’era in questa scena una contrapposizione, un braccio di ferro,
senza apparente soluzione: qui io, appollaiato sulla mia mietitrebbia scoppiettante ero il più forte, almeno in apparenza

Dissolvenza

 

Sogni faticosi questa notte
é stato tutto un sognare,
di cui non ricordo una mazza

Erano sogni in cui lavoravo,
vedevo pazienti,
mi occupavo di loro,
facevo e dicevo cose
che si ripetevano sempre eguali,
o con piccole variazioni

Una vocina interna mi diceva:
Svegliati! Svegliati!
Così potrai cogliere l’attimo
e guardare da sveglio il tuo sogno,
mentre la finestrella
sulla mente che l’ha sognato
è ancora aperta

Ed invece ho continuato a dormire
in letargo
bloccato in una sorta di catalessi
(torna a casa, Lassie)
che non mi consentiva
movimento alcuno
e che mi privava della volontà

Ad maiora!

La prossima volta forse
potrò cogliere qualche frutto
dal giardino segreto
della mia personale onirolandia

Maurizio Crispi (7 marzo 2025)

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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