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23 maggio 2024 4 23 /05 /maggio /2024 11:00

Se effetto del sonno sono l’immobilità del corpo e la negazione del movimento, nel sogno niente sta fermo. Tutto in esso cerca un plurimo altrove che ogni desiderio vorrebbe esaudire: e il sonno diviene transito, ponte tra il corpo abbandonato a riposo e il mobile orizzonte additato dai sogni.
Hanno, gli ambienti del sogno, instabili confini e spazi indefiniti: privi di limiti certi e senza soglie che non siano varchi d’evasione da superare fuggendo, vagando, gravitando, volando.

Stefano Lanuzza, I sognAutori. Trame, linguaggi, scritture della notte, Stampa alternativa/Nuovi Equilibri (Collana Fiabesca), 2003, pp. 21-22)

Stefano Lanuzza, I SognAutori, Stampa Alternativa

I SognAutori è un piccolo libro che torno volentieri a leggere e rileggere di tanto in tanto, scoprendo pensieri nuovi e ritrovandone altri che già mi avevano colpito in precedenza.
L’autore, Stefano Lanuzza, ha pubblicato diversi saggi sempre per Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri
Il suo scrivere sui sogni è una fonte una fonte di inesauribili riferimenti a opere letterarie e artistiche che vengono citate ed esaminate in funzione del testo e come esemplificazione didascalica delle sue riflessioni sul sognare.
Mi si parla soprattutto - e questo ne è il filo conduttore - del motivo per cui molti, anzi moltissimi, dai più umili mestieranti - tra quali mi pongo io stesso - ai più grandi scrittori e artisti tendano a trascrivere i propri sogni:

Piaccia o meno a quanti credano solo alla luce del sole, metà della nostra vita è immersa nelle tenebre della notte: nel sonno e nei sogni che si esprimono per immagini talora parlanti e per lo più mute…
Non è tanto per comprendere i sogni quanto ‘per farli esistere’ che taluno li trasporta nella scrittura
” (dalla quarta di copertina)

Forse è per questo che io scrivo instancabilmente le trame dei miei sogni, quando me ne ricordo.
Considerando che io (come tutti del resto) passo una buona parte della mia vita dormendo e sognando, allora cerco di ricordare il più possibile delle molte vite che vivo nei sogni, dei molteplici viaggi ed avventure che mi trovo a sperimentare in quella magica dimensione onirica.

E per questo motivo sono sempre qui a trascrivere o a dettare a volte

A volte sembra proprio di non ricordare: eppure capita, in queste circostanze che si riesce a catturare un piccolo frammento e allora tirando piano piano viene fuori attaccato al frammento che emerge sul piano del ricordo consapevole un parte del sogno che subisce allora una trasformazione narrativa e rimane lì fermo a raccontare un pezzetto di mondo nel quale sono stato

Quando ritorno a leggere le trascrizioni dei miei sogni a volte rimango sorpreso, altre volte meravigliato, altre volte mi sembra che quel racconto riguardi un'altra persona e non certamente me.
Ecco perchè dico che, a volte, i sogni, raccontano di molte vite, di nostre varianti di cui non sappiamo poco o nulla, cose di cui vogliamo mantenere il ricordo o attivare la reminiscenza

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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