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26 settembre 2023 2 26 /09 /settembre /2023 07:22
Un piccolo disegno ritrovato (foto di Maurizio Crispi)

A volte, rimettendo a posto, soprattutto quando altre mani hanno messo in disordine, senza conoscere il significato o le storie di singoli oggetti sparsi per casa, si ritrovano tracce smarrite o credute tali.
Si tratta di piccoli reperti - giocattolini intatti o loro frammenti -, foto o disegni che raccontano storie e che rappresentano transiti e passaggi in momenti antecedenti della propria vita.

È il caso di un piccolo disegno che mi venne regalato il 19 marzo 1986 (è datato sul retro), in occasione della festa dedicata s San Giuseppe e quindi nel giorno del papà. 

Il regalo proveniva da un bimbetto allora nemmeno decenne che mi era molto affezionato e a cui, di rimando, io ero altrettanto affezionato.

Il disegno in sé è piccolo - una miniatura - realizzato con tecnica mista (pastelli ed acquarello, forse) su di un foglietto rettangolare, 9,50X11,00 cm.
I colori sono un po’ sbiaditi, ma hanno resistito al tempo
Il disegno, policromo e ricco di dettagli, era racchiuso in una sottile cornice lievemente bombata, di colore celestino ed era ricoperto (e protetto) - a mo' di vetro dei quadri in cornice - da una sottile pellicola di plastica trasparente. 

La cornice purtroppo si è persa. Una realizzazione molto accurata nei minimi dettagli e fatta con molto amore.

Il soggetto è la casetta di Altavilla, con il cielo (nel quale si intravede un volo di uccelli) , la campagna circostante e la montagna alle spalle.
In basso a destra si intravedono quattro figurine, tra le quali ci sono sicuramente io e lo stesso autore del piccolo dipinto.

La rappresentazione agreste ispira serenità e pace bucolica.

Questo disegno mi é sempre stato molto caro.

Dopo il ritrovamento prezioso ho fatto questa riflessione che ho condiviso su Facebook.

Non c’è presente poiché il momento presente è effimero costretto tra quello futuro e il tempo passato e anche ciò che era futuro si trasforma in passato, in un'interminabile catena di ricordi che noi possiamo percorrere a ritroso ogni volta che possiamo e vogliamo, cercando di arrivare indietro il più possibile, ma senza mai raggiungere e padroneggiare quelli fondanti (e ci sono anche i ricordi estinti che rimangono come ombra o impressione)
Occorre coltivare i ricordi poiché su di essi poggia il nostro effimero presente e il nostro futuro che di continuo si trasforma in passato.
Perdere i propri ricordi é un po’ perdere se stessi.
Vivere senza ricordi è come stare in una casa vuota, spoglia, senza quadri, senza libri, senza oggetti personali.
Siamo sempre alla ricerca di un ricordo perduto e del suo tempo
”. 

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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