Tre sogni di treni: i sogni in cui sono di un treno e viaggio sono frequenti. Chi sa perché!
Forse per via del fatto che il Treno ha un elevato simbolismo o forse, perché in passato, per una consistente parte della mia vita ho viaggiato moltissimo in treno, poiché nella mia giovinezza i viaggi in aereo erano ancora molto costosi. Non so.
Comunque, il treno compare spesso nei miei sogni. E qui di seguito vi sono tre esempi relativamente recenti di questo tipo di sogni che ancora non avevo trascritto nel blog, ma soltanto nel mio profilo FB.
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Qualche notte fa ho sognato di essere su un treno
Il sogno era molto complicato,
ma dirò solo questa parte
che mi sembra più interessante e che ricordo meglio
Il treno viaggiava a tutta velocita
e percorreva la steppa siberiana
Io camminavo lungo il treno
e cercavo di arrivare alla sua testa
E, in effetti, ci riuscivo,
anche se il convoglio era molto lungo
Ad un certo punto non potevo andare oltre ero bloccato
Poi tornavo indietro
E cercavo di arrivare proprio alla coda del treno,
ma stavolta non riuscivo mai ad arrivare alla fine
Era come se il treno fosse infinito
Ed io comunque non riuscivo a muovermi abbastanza veloce
Lottavo contro la velocità del treno
e rimanevo sempre ad un palmo dall'ultima carrozza,
senza mai potere arrivare in fondo
Pensavo che ciò succedeva
perché nella mia traslazione in avanti
io mi muovevo ad una velocità superiore a quella del treno
(la velocità del treno cui si aggiunge quella del mio spostamento in avanti),
un pelino più veloce, insomma
Mentre andando all'indietro, invece no
Io ero sempre più lento del treno
che rispetto a me guadagnava sempre strada
facendo sì che la coda del treno fosse per me irraggiungibile
Un problema metafisico oppure semplicemente fisico-matematico?
Non saprei, magari qualcuno mi saprà aiutare!
Durante il sogno succedevano tante altre cose,
ma queste non le ricordo
Sono su di un treno
Decido di scendere ad una fermata prima della stazione
Il treno si ferma alla banchina
con una scossa leggera e uno sbuffo
Le porte automatiche si aprono
Mi affretto verso la porta
Ma devo correre lungo molteplici
fughe di scale alla Escher
prima di raggiungerla
Come se il treno fosse a più piani
e io avessi viaggiato
proprio in cima
over the top
Arrivo alla porta
quando già si sta chiudendo
e il treno si rimette in moto
Schizzo fuori
e con un rapido volteggio
cado sulla banchina
a gambe larghe,
leggermente flesse sulle ginocchia
Uscita perfetta
La prossima volta mi esibirò
in un volteggio
Mancano solo
gli applausi degli spettatori,
gli sguardi stupefatti
e le grida di ammirazione
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1. In realtà questo frammento era già stato pubblicato in un altro posto, con il titolo Due avventure oniriche
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03. Il sogno del treno mancato (15 marzo 2024)
Questa volta
sogno di essere in viaggio, in auto
Guido di notte
lungo strade sconosciute,
dissestate,
impervie
Ci sono altri viaggiatori insieme con me
E' una corsa contro il tempo
e sono costretto a guidare veloce,
malgrado lo stato della strada
Bisogna arrivare ad un certo orario
e in un certo posto
per beccare la coincidenza di un treno
Ricordo alcuni tratti pieni di buche
Ricordo il momento in cui conducevo l'auto,
a velocità folle,
lungo un rettifilo
senza alcuna illuminazione
e dal fondo dissestato,
pieno di fossi che fanno sobbalzare l'auto
e disseminata di sassi che schizzano via
sotto le ruote
Ad un certo punto mi sembra
quasi di poter perdere il controllo dell’auto
ma poi riesco a rimettermi in carreggiata,
evitando in extremis
un rovinoso deragliamento
Siamo dei desperado
e tiriamo avanti,
costi quel che costi
Ma poi ce la facciamo!
Arriviamo così alla piccola stazione decentrata
Mentre fermiamo l'auto,
ecco che c’è un treno azzurro in arrivo
all’unica banchina
É notte fonda
Ci dirigiamo a piedi
verso l’edificio della stazione
All’esterno non c’è nessuno,
un deserto
Ma, l’interno, dove c’è una grande folla assiepata
non sembra quello
d’una piccola stazione periferica,
bensì quello d'una stazione metropolitana
C'è gente in attesa stravaccata
Altri in coda davanti agli sportelli della biglietteria
Siamo in tanti
appicciati, stropicciati, vocianti
come in bazar d’oriente
Alcuni semplicemente attendono il proprio treno
Altri sono in coda davanti ai diversi sportelli
Altri cercano di acquistare uno snack
da mettere sotto i denti,
chi una bibita o un cappuccino
Faccio un giro dei diversi sportelli della biglietteria,
cercando quello meno affollato
Sono in ansia
Temo di non farcela
Finalmente, dopo molto girare,
vedo uno sportello libero
e mi ci dirigo
Dietro il vetro c’è un’impiegata
che chiacchiera facezie e ricette
con altri colleghi
Le dico: Presto! Presto!
Presto che è tardi!
Devo fare il biglietto per il treno
appena arrivato sul binario 1
e che sta per partire
Mi giro e guardo fuori
E vedo che il treno
già si muove lungo il binario
Prendere velocità e se ne va
Il treno già partito
Il treno è già partito
Il treno che dovevo prendere!
Come non detto,
dico alla bigliettaia,
mi hai fatto perdere tempo, mannaggia!
Magari, se non stavi a chiacchierare
come se ci fosse
tutto il tempo del mondo
Avresti potuto staccarmi il biglietto
senza perder tempo
e io sarei potuto saltare su quel treno
E invece sono rimasto a terra
(potrei riversare sulla bigliettaia
ingiurie ed improperi,
ma - pur adirato -
riesco a mantenere il mio linguaggio forbito)
Mi trema la voce mentre recrimino
(dissolvenza)
Un sogno di viaggio - Frammenti e pensieri sparsi
Ho intrapreso un viaggio in treno La linea ferrata si allontana dalla città e s'addentra in un territorio sconosciuto Ora sta seguendo il fondo d'un canyon scosceso e profondo Quando arriva alla ...
http://www.frammentipensierisparsi.net/2022/09/un-sogno-di-viaggio.html
(Maurizio Crispi) Chiunque abbia una certa età - mettiamo attorno ai 6o anni ed oltre - ha vivo dentro di sè il ricordo di lunghi viaggi in treno che rimase a lungo a partire dal Dopoguerra a buona
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