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Il cielo è sempre più blu
I contorni dei monti e delle case
sono nitidi, tanto da essere iper-reali
L’aria è ferma, quasi calda
L’odore della primavera é già nell’aria
Gli alberi, dopo il lungo inverno,
tardano a sbocciare,
anche se la linfa
invisibile agli occhi
spinge verso l’alto,
con impeto
Cammino con i miei cani
a passo felpato
guardandomi attorno
osservando il cielo
sorpreso che le nubi di ieri
si siano dileguate
anche loro in una morbida danza
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Oggi poi ho sentito pigolare
un rondone
nel cassone della serranda
I platani sono adorni
delle prime foglioline tenere
Qua e lá,
ho visto occhieggiare
le fioriture dei glicini
e percepito tracce
del loro sontuoso sentore
E mi sembra di cogliere
la fragranza della zagara
In campagna, l'albero delle perine
si è caricato di fiori,
come non mai prima
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C'è un luogo sulla pubblica via
per la pipì e la popò
Subito dopo il viandante stanco
vedrà un bel materasso
che gli offe riposo,
sporchino, ma pur sempre invitante
E infine c’è una bici
per potersene fuggire via
E poi c’è un posto
dove vorrei andare,
a volte
Un mio posto segreto
dove poter stare dimentico
di problemi e sofferenze e fastidi
Un posto per stare ad osservare,
non visto,
gli altri che rumoreggiano e gridano
Un posto dal quale io possa librarmi
in alto
e sperimentare l’ebbrezza d’un volo
sorretto dalle mie sole forze
Eppure, dopo aver coltivato
questa mia fantasia di un luogo segreto,
penso che soltanto la lotta
possa ben qualificare una vita
Vivere è lottare
Our earthly condition
Is that of passers-by
Of incompleteness moving towards fulfilment
And, therefore, of struggle
Spero di poter lasciare una traccia
del mio passaggio
che non sia effimera come la bava
di una lumaca
Amen
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Ho sognato che volavo
con la semplice azione delle mie braccia
forti e leggere come ali
Mi libravo sul mare scintillante
Poi planavo verso un grande teatro all’aperto
gremito di persone
mentre era in corso uno spettacolo
e tutte le teste si levavano verso di me
con sguardi pieni di stupore
Poi riprendevo a veleggiare sul mare
Ero libero
Ero felice
(Dissolvenza)
«Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare le cose che posso,
e la saggezza per conoscere la differenza.»
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La preghiera della serenità (Serenity Prayer) è stata scritta nel XX secolo dal teologo protestante tedesco-statunitense Reinhold Niebuhr.
Viene spesso riportata in una forma breve, che costituisce solo un estratto dell'originale (le prime tre righe) e che si ritrova anche in leggere variazioni.
Mi sono imbattuto per la prima volta in questa preghiera-mantra leggendo Mattatoio n.5 di Kurt Vonnegut.
La fama della preghiera crebbe enormemente quando gli Alcolisti Anonimi la adottarono, nel periodo della seconda guerra mondiale o poco dopo, nel loro programma dei dodici passi, del quale fa parte tuttora; uno dei fondatori degli Alcolisti Anonimi, Bill W., asserì nel suo libro Alcoholics Anonymous Comes of Age di "non aver mai visto così tanto degli A.A. in così poche parole".
Secondo alcuni critici, almeno negli ambiti inglese e tedesco, la preghiera della serenità è divenuta la più diffusa preghiera originatasi in tempi moderni, rivaleggiando forse in popolarità anche con il Padre nostro; il libro dei fatti (1868) la inserì tra le dieci citazioni di statunitensi più celebri.