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Ho sognato che ero in attesa di partire per un viaggio
C’erano infiniti preparativi,
c’era sempre qualcosa fuori posto,
c’era un lungo filo di cotone
pendente dai uno dei miei indumenti
che avevo cercato di rammendare alla buona
Era un filo grosso ed intrecciato,
quasi una cordicella fatta di tante anime
Lo toglievo via o qualcuno mi aiutava in ciò
Ma il filo ritorto poi rispuntava da qualche altra parte
e di nuovo cercavo di liberarmene,
all’infinito
Poi, ogni tanto, dovevo tirare l'acqua
su dal pozzo con un secchio
sino ad un recipiente che avrei dovuto riempire
una secchiata alla volta
Il secchio era fissurato sul fondo
e nel tragitto tra i due punti
si svuotava quasi del tutto all'infuori di poche gocce
Ma dovevo continuare questa fatica di Sisifo,
all'infinito
Non partivo mai
Non era mai tempo
Ero come arenato
Non era mai il tempo di morire
Invece, ero condannato a vivere
in attesa
in un tempo sospeso
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