Nel cielo della sera, quieto,
spezzato solo dagli ultimi voli dei rondoni,
prima del riposo notturno,
si accende una delicata stria di rosa
Palloncini colorati
di tutti i colori dell'arcobaleno,
ascendono verso l'infinito blu
come tante bolle colorate,
ciascuna delle quali contiene il pezzo di un'anima
E salgono,
salgono,
e, mentre salgono,
si disperdono e si fanno piccini
Noi che li guardiamo vincolati, come siamo, alle catene della Terra
pensiamo che siano partiti verso un viaggio lungo,
che forse non avrà fine
In realtà, ma questo noi da terrra
non potremo mai verificarlo,
ciascun pallocino, man mano che la pressione dell'atmosfera si riduce,
si va dilatando, sino a scoppiare alla fine in un plop!
che, nella rarefazione dell'aria, avviene in un profondo silenzio
L'aria - e i pezzi d'anima -
contenuti all'interno -
si disperderanno nell'etere
e quell'anima, finalmente ricongiunta,
potrà riprenderà il suo viaggio
nello spazio incommensurabile,
per arrivare dove?
Non si sa!
Nessuno da un simile viaggio
è mai tornato indietro a raccontarcelo.
Di sicuro, ai pianeti e alle stelle lontani.
Oltre Saturno e Giove.
Oltre la catena dei pianetini,
ai confini del sistema solare,
Di sicuro verso le Galassie,
nate eoni prima dei primi singulti del nostro pianeta
Partire con il palloncino colorato,
aiuta indubbiamente
a liberarsi prima dalle catene della Terra,
dai suoi vincoli,
a trasformarli in pneuma e respiro
che è tutto ciò che di noi rimane,
dopo che il corpo si è dissolto
Il palloncino colorato che viaggia verso l'alto
è come le bandiere di preghiera dei templi buddisti
che, a centinaia, sventolano legate in fila a funi,
tese tra l'asse centrale dello stupa e la terra
All'inizio nuove e dai colori brillanti,
poi sempre più logore e sbrindellate,
recano scrito su di una superficie (a volte su entrambe)
le preghiere, scritte in inchiostro nero, in antichi caratteri.
Con lo sventolio e la carezza del vento,
le preghiere d'inchiostro si staccano dalla stoffa
e anche loro si fanno pneuma,
ascendendo verso l'alto
per raggiungere il Supremo,
incommensurabile e saggio,
che ascolta
Ma i palloncini colorati sono anche
come le campane di preghiera
che il fedele, dopo aver rivolto al suo dio
una preghiera muta
o appena sussurrata,
scuote traeondone argentini tintinnii,
i quali pure salgono verso il cielo
per giungere all'orecchio del Dio
e attirare sulla nostra modesta prece
- infinitesima rispetto alla grandezza del Cosmo -
la sua attenzione
Impigliato nelle spire d'un fuoco
che non può essere placato
e che lo divora ora dall'interno,
così come prima ha divorato le sue cose e la sua casa,
lasciandolo privo di tutto,
anzichè arrendersi alla volontà del Supremo,
alla consapevolezza dell'Impermanenza,
trasformando questo fuoco in energia propulsiva e opportunità,
un uomo chiuso dentro la sua auto
s'è lanciato a tutta velocità verso il mare,
s'è librato leggero in aria
- ma solo per pochi secondi -
e poi la massa di ferro e plastica
avvinta alle catene della gravità
s'è immobilizzato per ricadere con un tonfo greve
sulla liquida superficie,
spezzandone l'immobilità.
L'uomo all'interno dell'auto,
divenuta sarcofago d'acciaio,
ha atteso immobile la sua fine.
Immagino che la sua anima
sia rimasta impigliata in quel relitto
o inghiottita da qualche grosso pesce
Chi sa - forse al prossimo giro della ruota -
allo sventurato sarà dato di partire
a cavallo d'un palloncino colorato
verso il cielo infinito ed oltre