La crociata contro gli escrementi dei cani è sempre particolarmente vivace. Ne sono testimonianza i molti cartelli esortativi (e a volte offensivi) disseminati da volenterosi crociati ad ogni angolo di strada (in cui talvolta la gentilezza travalica in intolleranza e gratuite offese).
A fronte dei molti padroni di cani che, solertemente, armati di paletta e sacchetto, raccolgono la merda sparsa in giro dai propri amici a quattro zampe, ci sono quelli - altrettanti, se non di più - che allegramente se ne fottono o che propugnano un principio di "pari opportunità" all'insegna del grido accorato "Dateci le sabbiere, come in tutte le metropoli di livello europeo..."
Sono colpito l'altro giorno da un grazioso avvistamento (che ho documentato fotograficamente): su di un cartone da imballo abbandonato sul marciapiedi era tato collocato un pezzetto di escrementi disseccatti (evidentemente di cani) sul quale per mezzo di uno spillone o di uno spiedino metallico era stato collocato un cartellino scritto a caratteri stampatello.
Il tutto molto grazioso, molto mignon, molto delicato...
Con lo stesso gusto di una composizione floreale o di un origami, solo che si trattava di un autentico pezzetto di merda DOC!
Un avvistamento, indubbiamente, molto particolare...
Che in termini di "avvistamento" (ciò che viene osservato anche fuggevolmente, ma che desta meraviglia e emozioni, attivando al tempo stesso pensieri e riflessioni), dà indicazioni certamente caratteriali sul personaggio ignoto che ha confezionato questa piccola opera d'arte...
Lasciando in sospeso il giudizio sui padroni di cani che lasciano in giro la merda dei propri amici innocenti e senza macchia, risulta chiaro che l'autore dell'"installazione" (sì, secondo me, la si può considerare a tutti gli effetti un'installazione, per quanto animata da un gusto scatologico) debba avere una profonda ambivalenza psichica nei confronti della merda: la detesta al punto da ritenere che i padroni dei cani che non rimuovono le deiezioni canine siano essi stessi dei pezzi di merda, ma - nello stesso tempo - ne è inconsapevolmente attratto tanto da arrivare a manipolarla per confezionare il suo originale messaggio.
L'avvistamento della merda con cartello, autentico esemplare di "ambient art" (ricordate la famosa "merda d'artista" inscatolata alla Biennale di Venezia di tanti anni fa?) è avvenuto a Palermo, nei pressi della Statua della Libertà...
In materia di " avvistamenti" (intesi - ampliando il concetto già esposto sinteticamente prima - come "...quelle piccole grandi scoperte nascoste tra le pieghe della nostra quotidianità e della nostra interiorità, ...relative al nostro ambiente prossimo, quello più legato alla quotidianità, quello di cui conosciamo tutte le pieghe e quello da dove, all'improvviso e quasi per magia, può scaturire, un elemento poetico, di rottura, insolito...") questa immagine ci riconduce a cose più prosaiche e "letteralmente" più terragnole...
Ma ciò nondimeno anch'essa desta meraviglia, perché c'illumina sulla natura umana...