Al mattino gli scoiattoli escono per mangiare...ed anche se oggi, in una metropoli come Londra, dove è certo che nessun Umano li disturberà, anche per non essere mangiati: si sa, la prudenza non è mai troppa. Meglio non abbassare mai la guardia e mantenere le buone ataviche abiturdini.
E gli scoiattoli - anche se per natura - sono degli animaletti gioiosi - non perdono mai la loro proverbiale prudenziale.
Non sono mica come l'irriverente Squirrel Nutkin, protagonista del racconto di Beatrix Potter, che troppo osò con il vecchio gufo Old Brown!
Si aggirano per i prati cauti e guardinghi
Si guardano attorno e procedono, a volte si infilano sotto un cespuglio se qualcosa attira la loro attenzione, potrebbe essere una bacca o un insetto succulento, non so.
Poi, improvvisamente si stancano di camminare e procedono a balzi, usando la loro grande coda cotonosa come stabilizzatore.
Balzano con tale leggiadria che sembra di vedere il loro movimento in moviola, rallentato: un movimento che si svolge senza audio, come ai tempi del cinema muto.
A volte si radunano in consessi numerosi: sembra che parlino tra loro e che si mettano d'accordo per compiere qualche grande impresa collettiva.
Attorno ad un cesto della spazzatura, ad esempio.
Chi sa se lì non si possa trovare qualcosa di saporito da mettere sotto i denti?
I più ardimentosi si avventurano dentro la fessura del cesto, alla scoperta.
Gli altri attendono fuori in postura eretta, vigili, quasi fossero sentinelle che scrutano l'orizzonte pronti a cogliere i segnali dell'avvicinarsi di un possibile pericolo.
In questa posizione sembrano oltremodo simili ai Cani della Prateria (che ho solo visto in fotografia, però).
Cerco di fotografarli a volte nelle loro posture più caratteristiche: zoomo in avanti, inquadro cercando di cogliere la postura più interessante, attendo il momento più favorevole ed ecco che, all'improvviso, nel display non c'è più nulla: solo l'erba rasata di fresco.
Lo scoiattolo Vigil è scomparso, quasi che avesse indossato il Mantello dell'Invisibilità.
Il più delle volte mi ritrovo con un pugno di mosche in mano, il che - fotograficamente parlando - significa aver collezionato una serie di foto del tutto inutili.
Ma qualche volta, se si è fortunati si coglie il movimento guizzante nel suo svolgersi.: ed è meraviglioso...
The tale of Squirrel Nutkin